venerdì 13 gennaio 2017

Katy la strega


In un piccolo paesino della spagna era giunta da pochi giorni una giovane donna, le guardie al cancello, tempo dopo, giurarono di non averla vista passare.

Lei preso alloggio in una casa disabitata vicino alla spiaggia, un giorno, prese accordi con un pescatore, era curiosa, l'isola a poche miglia era stata abitata dalle sue antenate.
partirono alle prime luci dell'alba, l'uomo robusto e barbuto muoveva i remi con maestria, e la barca scivilando sull'acqua increspata dal vento, ridusse velocemente la distanza tra l'isola e la terra ferma. L'uomo non disse nulla, la guardò scendere e poi incrociò le braccia. Lei fatti pochi passi sulla battigia scomparve alla sua vista in una nuvola di fumo.
Malgrado non fosse mai stata su quel lembo di terra, sorvolò l'intricata boscaglia e le rocce aguzze che salivano verso l'unica vetta fumante del vulcano.
Il suo sguardo si posò su un qualcosa di insolito, vista da quell'altezza poteva sembrare una massa di rocce messe lì a caso ma lei, lei sapeva di cosa doveva trattarsi. "Il vecchio tempio...".
Scese lentamente, l'aria fresca le sferzò il viso. Tornata in forma umana camminò guardinga tra le rocce fumanti e dopo alcuni minuti trovò ciò che stava cercando.
 Un simbolo, tracciato con cura, le indicò dove fosse l'ingresso, lei venne scossa da un brivido e riconobbe la presenza di un Yusuf.
La cratura, malgrado fosse celata da una potente magia non sfuggì allo sguardo indagatore del terzo occhio della strega. La donna fingendo di non averlo individuato, iniziò a salire il sentiero.
Katy non volle voltarsi, si inginocchiò a terra e posando entrambe le mani su una lastra di granito assaporò la magia delle antenate, poi bagnandosi l'indice della mancina tracciò la runa d'ingresso.
Il largo masso si sbrecciò, crepandosi esattamente dove le linee della runa si univano. Fu allora che lo Yusuf comparve alla sua vista.
Enorme la sovrastava di almeno due metri, muscoloso e con sguardo minaccioso tentò di bloccare la sua fuga dentro al tempio. La magia non ebbe l'effetto desiderato e la strega scomparve nel corridoio.
Il genio urlò iracondo e aprendo i palmi delle mani lasciò che la sua ira si trasformasse in due mezze dozzine di folgori che saettando seguirono la strega. Katy divenne fumo eludendo la minaccia.
La sua corsa terminò davanti ad un muro, alle sue spalle il genio furibondo ad ogni passo faceva tremare il pavimento e le urla sempre più acute non facevano presagire nulla di buono.
Katy esaminò la parete, non trovò ciò che stava cercando, volse le spalle a quel vicolo cieco e si preparò ad affrontare il folle nemico. "A noi mostro".
Il genio pronto a vederla trasformare nuovamente in fumo prese le contromisure. La strega mosse le mani e pronunciando parole arcane non volle sfuggire allo scontro, al contrario attaccò per prima dal soffitto sovrastante la creatura imbestialita caddero punte accuminate di ghiaccio che trafissero la carne grassa del genio. La strega dopo quell'attacco sentì il pavimento tremare sotto di sé, larghe crepe si aprirono sotto i suoi piedi ed ella sprofondò quanto basta per non poter più muovere le gambe.
"Ora morirai!" azzardò il genio.
 Il mostro si avvicinò i loro sguardi si incrociarono e lui capì. "Tu sei venuta per loro" poi allungò un braccio protendendo la mano in aiuto.
"Io sono il protettore, le streghe non sono più qui, le troverai nell'angolo più remoto del cubo delle resurrezioni" detto questo l'aiutò ad uscire dal crepaccio e poi scomparve.
 Katy restò sola in quel luogo ancora pregno del potere magico delle sue antenate, rimugginò sulle parole del genio, poi lentamente tornò dal pescatore che diligente l'aveva attesa.
 "Torniamo"

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