sabato 26 settembre 2015

Buongiorno!

Settembre, oramai alla fine del suo ciclo, fa sentir ancor più la sua presenza ingombrante, le sue spire mi avvolgono facendomi sentire tutta la sua potenza residua, il mio sguardo si appanna e in un angolo, dentro una grotta, vedo una sagoma, si nasconde nell'ombra, pronto a saltare fuori e prendere il posto di Settembre che sta esaurendo le sue forze. I nostri sguardi si incrociano per un istante, i suoi occhi piccoli e innettati di sangue guizzano in un giallastro fluorescente e poi si ritrae aspettando il suo momento.

venerdì 25 settembre 2015

Omicidio al molo abbandonato

Il porto nel tempo aveva subito parecchie modifiche, da prima, frequentato da pescatori e piccole imbarcazioni, era divenuto meta di turisti e quindi aveva visto alloggiate natanti ben diversi dalle piccole barche con le reti che facevano la spola dal mare alla terra ferma. Poi, qualche anno prima, era diventato un porto industriale, l'estrazione intensiva di diverse materie prime sull'isola aveva fatto fuggire i turisti e fatto arrivare grandi navi da trasporto.
Oggi, il tutto, viveva uno stato di abbandono e apparente letargo. Il nano, arrivato con il suo hovercraft si era spinto fino alla caletta di sabbia nera e poi, una volta ormeggiato il mezzo era sceso e raggiunto la donna che lo aveva chiamato via radio.
"Eccomi" disse accostandosi a Ricky "cosa abbiamo?".
La ragazza portava i segni di una notte in bianco, nella mano sinistra teneva un bicchiere di carta con un tappo e di tanto in tanto se lo portava alla bocca ma non beveva nulla.
"Ragazza, bianca, straniera, morta almeno otto ore fa, probabilmente non qui. Segni particolari un braccio e una gamba positronica. Chiunque l'abbia assalita doveva essere forte. Molto forte" si corresse.
Khellendrox premette un pulsantino sui polsi e le sue mani si ricoprirono di una sostanza gelatinosa azzurrina, si chinò sul corpo freddo della vittima, e la girò di schiena, la osservò brevemente, poi rialzandosi fece un cenno all'ometto calvo che stava fumando vicino a loro "appea hai i risultati facci sapere".
Due portantini trasbordarono il corpo su una barella e si allontanarono con il cadavere seguiti a breve distanza dal coroner.
"Cosa ne pensi?"
"E' la quarta vittima questa settimana, e se la prima impressione non mi inganna, credo che abbiamo a che fare con lo stesso aggressore".
"Potrebbe trattarsi di un robot" disse Khellendrox aggiungendo un po' in ritardo l'inflessione giusta perché la frase potesse essere intesa come una domanda.
Ricky alzò le spalle "sai bene che è raro si verifichi un guasto ai robot, soprattutto un guasto di questo tipo".
Il nano premette nuovamente i puntini sulla tuta all'altezza dei polsi e le sue mani tornarono del colore originale, poi guardò il molo fatiscente che si estendeva per alcuni metri verso il mare "e pensare che solo pochi decenni fa, questo era un paradisolo".
"I tempi cambiano" disse la donna con tono piatto "vieni, ti devo far vedere una cosa".
I due camminarono costeggiando alcuni scogli palesemente artificiali, poi raggiunsero l'inizio del molo.
"Cosa vedi?" chiese dopo aver sorseggiato un po' della bevanda che aveva nel bicchiere.
Khellendrox guardò il molo, la piccola lingua di sabbia sottostante e il mare, poi si girò a guardare ciò che restava del complesso di case che componevano il porto commerciale.
"Un mondo in rovina"
"Sforzati un po' di più" disse lei sorridendo.
Il nano abbassò il visore e iniziò ad analizzare tutti quei frammenti di vita che aveva guardato prima con aria "umana".
"Tracce di petrolio sulla superficie del mare e sulla spiaggia. Al molo è stata attaccata una corda piuttosto robusta, di lei ci sono ancora alcuni filamenti, è stata sganciata con fretta e violenza. L'aggressore deve essere fuggito velocemente e probabilmente verso la terra ferma".
"Bravo" si limitò a dire la donna "qui non troveremo nulla o..."
Il nano la interruppe, "raccolgo alcuni campioni di quella sostanza oleosa e poi riparto".
"Pensi davvero che possano dirci qualcosa di più?".
"Oggi come oggi, sono in pochi ad usare ancora carburanti fossili"
Scese verso la riva e prendendo due barattoli che teneva legati in cintura li riempì con la sabbia che mostrava delle tracce nerastre il primo e il secondo con l'acqua salmastra. Guardò il molo ed entrò in acqua.
Fredda gli raggiunse presto la vita, fortunatamente il mare era calmo e non faticò a camminare sul fondo avvicinandosi al molo. Quando fu a un metro dalla struttura fatiscente guardò i piloni che lo sorreggevano, purtroppo di lì a pochi anni quello sarebbe stato solo un ricordo. I legni erano consunti e portavano i segni dell'incuria e del tempo.
Si avvicinò ulteriormente e aggrappandosi con la mano sinistra, con la destra prese un coltellino laser e staccò alcuni frammenti di legno al quale si era incastrata della fibra.
"Fatto" urlò verso Ricky che era rimasta sulla riva ad attenderlo.
Quando uscì dall'acqua, Khellendrox avvertì il freddo salirgli dagli arti inferiori, si mise le mani in tasca e la tuta divenne di un colore chiaro "fra poco sarò asciutto".
La ragazza scosse la testa "questa tecnologia prima o poi ci farà un brutto scherzo".
Khellendrox tornò verso l'hovercraft "sarai la prima a sapere i risultati. Se dovesse succedere altro non esitare a chiamarmi e mi raccomando, inviami i risultati dell'autopsia, Shalgy era pur sempre la figlia del governatore".
La ragazza alzò la mano e salutò il nano che acceso il motore del suo mezzo anfibio si allontanò verso la terra ferma.

Buongiorno!

L'importante è non esitare. Se dovessi avere dei ripensamenti, e trovarti a dover ripensare a quello che stai facendo, tutti coloro che ti osservano, che siano amici o nemici, scopriranno i tuoi lati deboli e sicuramente ne approfitteranno. Dunque, quando hai deciso, porta a termine ciò che hai pensato senza alcuna esitazione, purtroppo ci sarà sempre qualche imprevisto o qualche evento avverso che potrebbe rovinare magari in minima parte i tuoi piani. Lascia correre, se inizialmente ti sembrava una buona pensata, vedrai che la sarà in ogni caso...

giovedì 24 settembre 2015

Un pasto caldo

Il colonnello Maxx poco per volta iniziò a ritrovare la memoria, fu quando uscì da quella casa che ebbe un sussulto. La bocca ancora rossa e appicicaticcia del sangue degli occupanti. Uomini e donne ignare del pericolo che avevano aperto a quello straniero vestito in maniera assai strana. La guerra era finita da tempo ma aveva modi gentili e sembrava parecchio spaesato.

Cyberpunk - La droga cinese - Terza parte

Al mattino Sonia, vedendo che le ferite non erano ancora rimarginate, decise di chiamare Massimiliano La Torre.
Il chirurgo, arrivato in ospedale piuttosto presto, fece la visita del reparto e poi accettò di buon grado di vedere l'amica.
"La ferita si sta rimarginando, ora ci dò dei punti e te la medico, sarà guarita in uno, massimo due giorni. Per questa mattina resterai in ospedale, potrai uscire dopo pranzo".
Giancarlo, sveglio di buon mattino, accese immediatamente la sua console, spulciò le notizie principali e mentre stava leggendo l'articolo dell'incendio al quartiere cinese gli arrivò una mail. Anonima, lo metteva in guardia da certa gente russa che era sulle sue tracce.
Mettendo a frutto tutto il suo sapere, tentò di rintracciare da dove venisse quella mail, ma l'unico risultato fu quello di ricevere altre mail che lo intimavano di non cercare di scovare il mittente, poi concludevano dicendo "ci troviamo ai Mercati generali oggi alle 16".

Buongiorno!

Il cammino si fa impervio. Settembre, imprevedibile, di tanto in tanto attacca senza preavviso, scombussolando la routine giornaliera. Lasciando che i nostri progetti vadano a gambe all'aria. Nulla è più sconfortante di dover ogni momento riorganizzarsi...

mercoledì 23 settembre 2015

Cyberpunk - La droga cinese - Terza parte (anticipazioni)

Guerriglia tra bande. Russi e cinesi si spartiscono il grosso mercato della droga che per un caso fortuito o forse no, passa da Parma. Pierangelo e Marco sono stati i primi a venire a contatto con questa realtà e se è vero che il primo ne ha subito le conseguenze perdendo un braccio durante una sparatoria, è anche vero che ha recuperato bolle di carico e scarico che potrebbero rivelarsi cruciali per prendere possesso di tutti i carichi di droga. Il secondo pur avendo perso un amico caro, potrebbe risultare importante per i contatti che ha soprattutto con il tessuto sotterraneo della piccola Parigi. Al loro fianco il chirurgo Massimiliano entrerà in azione per poter valutare le varie droghe e curare ferite nel caso si dovesse ancora ricorrere all'uso delle armi, non del tutto scontato. Il solitario Antonio, avvezzo a sparare con qualsiasi tipo di armamentario, si è offerto per far la guardia del corpo al ricco Pierangelo, che non si pensi che il suo sia un nobile scopo, egli ha un secondo fine, e questo, se scoperto potrebbe portarlo alla rovina. Per ora Sonia ancora convalescente e il netrunner Giancarlo restano fuori dai giochi ma quasi sicuramente anche loro saranno coinvolti in questi affari loschi...

Menaphirre

Quando la nave attraccò al molo, il nano avvertì un leggero scossone. Si era lasciato convincere da Alartes a prendere quell'imbarcazione e attraversare il lago "vedrai il viaggio sarà tranquillo" aveva detto il guerriero e aveva mostrato al nano i biglietti comprati la mattina stessa.
Il viaggio, in effetti, era durato molto meno di quanto ci avrebbero messo se avessero dovuto attraversare la valle di Fresth e svalicare seguendo il fiume Novko, ma il chierico aveva dovuto portare parecchia pazzienza e soprattutto era dovuto intervenire per salvare alcuni uomini dell'equipaggio che si erano esposti allo sguardo di una creatura incantata degli abissi lacustri.
Un reperto archeologico trovato in Egitto risalete a quasi 2000 anni fa... 

Buongiorno!

Le albe e i tramonti, questi probabilmente sono i momenti migliori, ma migliori per cosa? Riflessioni, davanti ad uno spettacolo così unico, ci si può permettere di riflettere su ciò che è stato, su ciò che potrebbe esssere e su ciò che sarà. Fermo restando che il tempo è una variabile che ha inventato l'uomo per imbrigliare l'esistenza...

martedì 22 settembre 2015

Buongiorno!

Settembre. mostruoso mi avvolse come una spira, lusingandomi con le sue brezze mattutine e i suoi calori pomeridiani, poi, verso la fine spalancò le porte all'Autunno, egli avanzò maestoso, spazzando via ogni segno di Estate che mi aveva riscaldato le ossa e portato allegria.
Quando vidi il compagno di Settembre, rabbrividii, portava addosso i segni della morte, celati da tenui multicolori. Si affiancò a Settembre e brandendomi alle spalle mi immobilizzò.
"D'ora innanzi, il tempo per te sembrerà eterno, rifuggi ogni tentativo di tornare ai fasti estivi, perché questi sono oramai alle tue spalle".
A quelle parole socchiusi gli occhi, dovetti lottare per non cadere nel suo tranello, a salvarmi furono i moniti del mio maestro.
"Nulla è come sembra, scava e troverai quello che cerchi".

lunedì 21 settembre 2015

Buongiorno!

Qualcuno potrebbe dire che questo giorno è il giorno del passaggio, altri, che inizia l'autunno, altri ancora non avrebbero nulla da dire. Si sa, il lunedì è sempre un giorno dove sono in tanti a mugugnare più che dire, e allora speriamo passi alla svelta, così che non si abbia a dire né tanto né poco, ma il giusto...

domenica 20 settembre 2015

Il ritorno del milite dall'oltretomba

Era un pomeriggio di marzo, i colpi della fanteria fischiavano ovunque, il graduato nazzista era stato incaricato di assicurare la ritirata agli uomini stanziati al confine con la Russia. Dietro di sé una mezza dozzina di uomini di tanto in tanto rispondevano al fuoco che proveniva dalle linee nemiche. Vedendo una cascina illuminata, decise che quello sarebbe stato un buon posto per aspettare i rinforzi che li avrebbero aiutati a passare il confine. 
Avvicinandosi alla struttura, spalancò la bocca per dare l'ordine ai suoi uomini di fare irruzione quando un proiettile lo raggiunse alla spalla destra, poi sentì un'altra esplosione e lo stomaco iniziò a bruciargli, si accasciò a terra e tutto divenne buio.
Inizialmente avvertì solo dei suoni ovattati, mosse le mani e avvertì l'umidità del terreno che lo tratteneva in quella buca, aprì gli occhi, la vista ancora appannata, non gli permise di guardare al meglio cosa lo circondasse, faticosamente tastò il terreno sopra al suo costato e iniziò a scavare, la terra non oppose molta resistenza e senza perdersi d'animo, si aprì un varco sopra di sé e la luce, seppure fioca della sera lo colpì sul viso scarno. 
Ricordava di essere stato colpito da qualcosa, ma i suoi ricordi erano confusi, si alzò a sedere, si guardò attorno, non riconobbe il campo dove era stato sepolto, vide una casa, era ad un centinaio di metri e le finestre erano illuminate. La divisa, piuttosto malconcia portava ancora i segni della battaglia consumata molti anni prima. 
Che avesse "dormito" così a lungo? Appena riuscì a ritrovare la posizione eretta avvertì immediatamente un senso di fame, non come quello che ricordava, ma qualcosa di più devastante, fame chimica, fame di carne umana.
L'aria fresca gli colpì il viso, nessuna sensazione, guardò nuovamente la casa poco distante, le finestre erano illuminati e una sagoma scura passò davanti ai vetri chiusi, la sensazione di fame aumentò, aprì la bocca e un suono gutturale uscì dalla sua ugola, poi lentamente iniziò a procedere verso il pasto serale, il primo di tanti... (con Maxx Melato Foto di Davide Eddy Ederle)

Buongiorno!

Mi svegliò un rumore ovattato, mi parve fosse vento, il torpore della notte lentamente abbandonò il mio corpo rattrappito, avevo trovato riparo in un anfratto umido e sconnesso. Aprii lentamente gli occhi, guardai verso l'apertura, il cielo era grigio e uniforme e il rumore che aveva risvegliato la mia curiosità non era vento ma pioggia, pioggia battente.
Mi trascinai fuori dal mio nascondiglio, l'aria era fresca ma puzzava tremendamente di muffa e... un odore che era parecchio che non sentivo, socchiusi gli occhi, cercai di ricordare dove avessi già sentito quell'odore e così, oltre che dalle gocce di pioggia fui colpito da una piccola sagoma che scivolò sulla mia armatura.
Riaprii gli occhi e guardai il terreno. Doveva piovere già da diverso tempo, infatti, sul terreno erano comparse le prime pozzanghere, segno che l'acqua non veniva più assorbita alla stessa velocità di quanto scendesse. Mi alzai di scatto, nelle pozze nuotavano delle creature giallastre, simili a piccoli scorpioni all'estremità avevano code lunghe che si alzavano e mostravano tre aculei pronti a colpire ferocemente la preda e pungerla probabilmente con un veleno micidiale. Settembre, sapeva di avere i giorni contati e allora iniziava a mostrare le sue armi, armi che avrebbero portato allo sconforto e alla guerra e probabilmente mi avrebbero preparato ad Ottobre, mostro ancora peggiore di quelli incontrati fin'ora...