sabato 27 febbraio 2016

L'arlia fa brutti scherzi...


La loggia nera/4


La notte successiva Drakar e Elysa decisero di perlustrare la zona e capire come potevano agire i rapitori di bambine. Pattuglie di uomini armati si aggiravano silenziosi per le vie, alcuni sostavano ai bordi delle piazze, altri perlustravano borghetti bui e maleodoranti.

Buongiorno!

Il weekend alle porte vi porterà gioia o tristezza? Giorni come altri che arrivano e se ne vanno con la stessa velocità e che per convenzione osiamo chiamare diversamente si affacciano a noi come chimere e presto o tardi ci sfuggiranno dalle dita lasciandoci l'amaro in bocca.

venerdì 26 febbraio 2016

Le avventure del giovane Svirnebling

Una volta aver fatto il giro di diversi mercanti e speso buona parte del gruzzolo guadagnato nella prima parte del dungeon, il gruppo pensò bene di riposarsi. Dopo una notte di riposo, decisero di rientrare e già fatti pochi passi oltre l'ingresso avvertirono un senso di stanchezza come se quel luogo avesse lanciato su di loro una maledizione.

Della serie ciò che non uccide ingrassa...


Neologismi


Buongiorno!

Avere un'occupazione che ti possa far dimenticare le brutture di questo millennio è fondamentale...

Buona notte!

Non sempre sei costretto a entrare nella mischia, prima di una qualsiasi battaglia pensa alle possibilità che hai di uscirne a testa alta e poi affronta il nemico.

giovedì 25 febbraio 2016

Le avventure del giovane Svirnebling - Anticipazioni

Dopo aver trovato il tesoro e averlo speso per rinforzarsi il giovane ladro torna insieme ai suoi amici a perlustrare il dungon sapendo che nuove e pericolose sfide lo attendono.

La loggia nera/3

Il connestabile, persona sicuramente molto influente, dopo che le ricerche della figlia non ebbero alcun risultato si recò dal conte per avere notizie.
Per l'occasione sia Amelia che il suo consorte Samahel si fecero trovare molto ospitali, il signore della città tentò di rassicurare l'uomo che schimava di rabbia.
"Non importa quanti uomini avete impegnato nelle ricerche di mia figlia e neppure mi importa della minaccia di cui avete sentito parlare, io non mi darò pace fino a quando non l'avrete trovata".
Amelia, pallida come sempre, non si scompose davanti alla verve del connestabile, guardò il marito e i due si scambiarono un sorriso che il connestabile non nascose di aver visto.

mercoledì 24 febbraio 2016

La loggia nera/2



Da quell'incontro passarono alcuni giorni, poi, come aveva ordinato il duca i due uscirono a notte fonda dalla loro casa e si recarono in città. La prima bambina da rapire era la figlia del maniscalco, un uomo burbero che si era rifiutato più volte di pagare le gabelle. Silenziosi si intrufolarono nella casa del maniscalco, sapevano cosa e dove cercare. Entrarono di soppiatto e raggiunta la camera della bimba. La piccola, probabilmente avvertendo la presenza degli intrusi aprì gli occhi e incrociò lo sguardo di Carmilla che, chinatasi su di lei sussurrò alcune parole in una lingua astrusa.

Buongiorno!

Se pensi di avere già tutte le risposte, non avrai più nessuna spinta a cercare nuovi orizzonti e ti chiuderai presto in te stesso. Quando arriveranno delle novità potresti esserne spaventato e sopraffatto...

martedì 23 febbraio 2016

La loggia nera

Tutto iniziò una sera di quel tardo inverno, la duchessa era da tempo afflitta da uno strano malessere, spossata e pallida si era ritirata nelle sue stanze del castello senza cenare. Il marito, piuttosto preoccupato per le condizioni della moglie aveva fatto chiamare a corte diversi specialisti ma solo uno di loro, non certo un "dottore", una volta visitata la donna si era appartato con lui e gli aveva sussurrato una cura alquanto bizzarra.
A sentir quelle parole aveva scacciato quell'uomo che aveva definito rozzo e crudele, poi nei giorni successivi, vedendo la sua dama peggiorare, aveva rimugginato sulla proposta di quello straniero.
Certo, se qualcuno fosse venuto a conoscenza di ciò che stava per fare lo avrebbero tacciato di crudeltà o forse peggio, l'avrebbero bruciato in pubblica piazza, ma del resto a lui poco importava di ciò che pensava o credeva la gente, lui, solo di una cosa era sicuro Amelia doveva ritornare ad essere la donna che aveva conosciuto e amato.
La notte non riuscì a dormire, i suoi sogni si popolarono di presagi e inquieto si svegliò sudato e ancor più stanco di quanto non fosse prima di coricarsi. Chiamato uno dei ciambellani gli aveva ordinato di trovargli Ivan e Carmilla, solo loro avrebbero potuto fare ciò che aveva elaborato.
L'uomo, conoscendo la fama che avevano i due loschi individui desiderati dal sovrano fu lì lì per protestare ma poi, vedendo lo sguardo risoluto del suo signore non aggiunse altro e uscito dal castello si recò al vicino villaggio.
Quando raggiunse l'abitazione dei due, non fu necessario neppure bussare, Carmilla si presentò alla porta "il signore richiede i nostri servigi dunque".
Il ciambellano non rimase sorpreso più di tanto, sapeva infatti, per sentito dire, s'intende, che la ragazza aveva delle manifeste proprietà non del tutto ortodosse, più di uno dei villani aveva riferito che sia lei che Ivan erano conoscitori di magia nera e praticavano arti non del tutto chiare.
Forse erano solo voci o forse erano chiacchiere scaldate dagli effluvi dell'alcol, fatto sta che anche quel mattino, sembrò che la donna già sapesse cosa era venuto a fare lì quel emissario.
"Ivan è uscito ma sarà mia cura riferirgli che il duca ci cerca".
All'uomo, mandato dal sovrano non restò che chinare il capo e gettare ai piedi della donna un sacchetti di pelle scura che al contatto col terreno tintinnò.
Carmilla, senza varcare la soglia si chinò a raccogliere l'omaggio dell'ambasciator del duca e poi richiuse la porta alle sue spalle.
Il ciambellano, rislito a cavallo corse all'impazzata al castello e una volta trovato il duca gli disse che la missione era stata portata a termine con successo e che presto i due si sarebbero presentati a corte.
Il duca tornò al capezzale della moglie e le sussurrò all'orecchio che presto quello stato sarebbe finito, la consolò dicendole parole dolci e soprattutto cercò, senza entrare nei dettagli, di rassicurarla sul suo prossimo stato di salute.
Ivan e Carmilla si fecero annunciare a tarda sera.
Il conte, li invitò a desinare con lui, ma i due declinarono l'invito e così i tre si appartarono in una stanza al secondo piano e qui vi rimasero per alcune ore lontani da orecchie e occhi indiscreti.
Quando il conte tornò a tavola sembrò essere di buon umore e il  ciambellano che lo stava attendendo per conoscere i suoi piani futuri, si complimentò con lui sperando che il sovrano si aprisse e gli dicesse cosa avesse in mente.
Il duca mangiò il resto della cena in silenzio poi tornò dalla moglie in attesa che durante la notte accadesse ciò per cui aveva chiamato i due "accoliti". (Foto di Massimo de Chirico)

Buongiorno!

Quando fuori sembra tutto buio, è allora che devi chiederti cosa vedono veramente i tuoi occhi...

lunedì 22 febbraio 2016

La strega


Notte fonda, il bosco si anima di suoni. Il nano accampato insieme ad alcuni uomini è seduto schiena contro un albero e fuma la pipa. La luna piena campeggia nel cielo che lentamente va rannuvolandosi.

Buongiorno!

La meta si allontana e si avvicina. In realtà il risultato finale è sempre stato a portata di mano, è la prospettiva che cambia e quindi appare, e siamo certi, appare più o meno distante, ma se allunghi un dito potrai sicuramente già sfiorarla...

domenica 21 febbraio 2016

Incitamento nanico alla campestre

Forse c'erano anche elfi alla campestre ma non sono arrivati...

Buongiorno!

Si dice che le "cose" sospirate siano le migliori, forse perché quando arrivano si assaporano con più gusto. In effetti è così, ma temo sia solo un contentino per coloro che aspirano a qualcosa di troppo lontano e che hanno davanti a loro attese infinite...