sabato 5 settembre 2015

La grotta

L'aria nella grotta era fetida, i due uomini dovettero indossare le mascherine per poter avanzare senza avere problemi allo stomaco. La pavimentazione, piuttosto sconnessa presentava diverse pozze di acqua stagnante che in alcuni punti assumeva una colorazione giallastra poco rassicurante. Colonne di pietra reggievano il soffitto dal quale calavano delle formazioni calcaree dalle quali di tanto in tanto scendevano gocce d'acqua che al contatto con l'acqua sottostante producevano un'eco assordante.

Buongiorno!

La questione è se sai affrontare le situazioni, è trovare il modo migliore per affrontarle. Spesso ci troviamo di fronte a eventi che abbiamo già vissuto e che magari abbiamo affrontato al meglio, ma, altrettanto spesso, siamo pronti a cambiare strategia, pur sapendo che questa, porterà a delle mutazioni non sempre ottimali. L'uomo difficilmente impara dai propri errori...

venerdì 4 settembre 2015

Il martello di Khellendrox

Potente e distruttivo... (di Pierre GuitarSolos Zeta)

La Torre Nera: Gennaio 2017 il primo film

http://www.fantasymagazine.it/notizie/23759/the-dark-tower-il-primo-film-uscira-il-13-gennai/
Sarà il 13 gennaio 2017: ai primi di agosto  la Sony Pictures Entertainment ha rivelato la data d'uscita del primo film  tratto da La Torre Nera, saga fantasy scritta da Stephen King nell'arco di trent'anni.

Buongiorno!

Non occorre che ti affanni per raggiungere un obiettivo, se avrai le carte giuste per conquistarlo, prima o poi avrai ciò che meriti. Porta pazienza, prenditi il tuo tempo e la conquista sarà assicurata, qualunque siano le condizioni che ti si parereanno innanzi...

giovedì 3 settembre 2015

Il progetto rubato - Quarta parte

Il netrunner si sedette alla postazione e iniziò a scandagliare il server, sapeva di aver pochi secondi, poi sarebbero entrati in azione Sonia e Raffaele. Non trovando quello che stava cercando imprecò sotto voce, poi finalmente sullo schermo apparve qualcosa di nuovo, una planimetria. Piccole spie verdi erano disseminate un po' ovunque e Giancarlo schiacciando i tasti velocemente individuò le telecamere, un sistema a circuito chiuso molto ingegnoso, chiunque fosse passato sotto quegli occhi elettronici sarebbe stato individuato immediatamente.

Buongiorno!

"Il vento è cambiato! Era questo quello che molte generazioni volevano sentir dire dai regnanti, per poi scoprire che il vento non era affatto cambiato, almeno non per coloro che dovevano vivere ai margini delle grandi città. Il vento cambia se noi vogliamo che cambi, e ci vuole del tempo prima che possa mostrare veramente il suo cambiamento. Ma niente trionfalismi, anche quando il cambiamento sembra oramai cosa fatta, basta un attimo perché tutto torni come era prima o anche peggio, i passi indietro sono molto più rapidi e facili dei passi avanti...". Mentre ero immerso in questi pensieri filosofici mi inoltrai in una foresta, da qualche giorno avevo individuato le tracce del mostro che gli abitanti del luogo chiamavano Settembre. Egli, sembrava voler giocare con me, mi lusingava le miti temperature, sembrava volersi far prendere e assaporare, poi d'un tratto spariva lasciando però, inequivocabili tracce profonde sul terreno. Fu così che iniziò la caccia e il vento cambiò.

mercoledì 2 settembre 2015

Buongiorno!

Le piogge. Il cielo non promette certamente una giornata assolata, le nuvole corrono da est a ovest, nere e gonfie guardano verso la pianura desolata e di tanto in tanto piangono. La pioggia, è calda e impastata con sabbia gialla proveniente da chissà dove. Ovunque cada lascia un sottile strato di poltiglia giallastra che resta sulle superfici con l'avanzare della giornata. L'aria si è rinfrescata, ma la cappa che si è formata in cielo trattiene un'umidità spaventosa. Il mostro mi guarda, resta distante, sento il suo pesante respiro. Il suo sguardo severo sembra dire solo una cosa... "Benvenuto, io sono Settembre".

martedì 1 settembre 2015

Buongiorno!

Una volta abbandonato il territorio di Agosto, mi inoltrai nelle lande di Settembre. Mi avevano parlato di un mostro dalle mille spire, molto volubile nei suoi modi, a tratti ammalliante. Lo vidi in lontananza, strisciava mellifluo e non so ancora per quale ragione mi attirò a sé...

lunedì 31 agosto 2015

Chi non ha letto la saga di Shannara?


Ophelia la vampira

... l'uomo entrò nella stanza senza curarsi di accendere la luce. Dalla finestra filstrava solo il flebile chiarore della luna piena che di tanto in tanto veniva coperta dalle nubi scure. Si sedette sul letto iniziando a spogliarsi. Una volta tolta la camicia avvertì alle sue spalle un fruscio, si chinò per slacciarsi le scarpe e sentì due mani gelide appoggiarsi alle sue spalle larghe. Mani di una donna, leggere, strinsero le sue spalle e poi, avvertì il fiato di lei sul suo collo. Tornò a sedersi comodamente, non disse nulla e attese, l'ospite inatteso appoggiò le sue labra sul collo di lui e lo baciò, poi, senza nulla aggiungere, veloce e famelica, aprì la bocca e i suoi prominenti canini affondarono nella carne della preda. L'uomo avvertì un leggero dolore, poi fu pervaso da una splendida sensazione, un senso di calma ed eccitazione lo invasero, la vampira iniziò a succhiare quel nettare rosso e caldo. Le forze fluirono da lui a lei e dopo alcuni secondi l'uomo socchiuse gli occhi in estasi. La ragazza si fece più vicino, i suoi seni sotto il tessuto sottile del vestito, aderirono alla schiena di lui, non smise mai di trangugiare il vitale liquido fino a quando non avvertì farsi più veloce il battito del cuore della sua preda. Staccò la bocca dal suo collo e gli sussurrò all'orecchio "Ora sei mio". (Foto di Antonella Marazzi con Ophelia Winter)

Buongiorno!

L'ultimo giorno di agosto, un giorno da vivere profondamente, il mostro Agosto, agonizzante giace a terra, batte ritmicamente il suo braccio, sembra un richiamo. Il nano lo guarda soddisfatto, è stata dura, le giornate afose, intervallate da temperature miti spesso sono riuscite a sconvolgere i suoi bioritmi, ma tutto questo non è bastato, e ora la battaglia è vinta. Settembre sarà ancora più duro, pieno di lusinghe e soddisfazioni ma anche colmo di sorprese non sempre buone. Un altro mostro da vivere, un altro mostro da sconfiggere...

domenica 30 agosto 2015

La fuga del necromante

La costruzione sembrava affondata nel terreno, dalla strada si vedeva a mala pena il tetto che non versava in buone condizioni. Tutti gli indizi portavano in quel posto. Il necromante, dopo aver affrontato Khellendrox in campo aperto e aver sfoderato tutte le sue doti, vedendosi sconfitto, si era dileguato. Shin, che aveva contribuito a sconfiggere il potente mago, quando il nano l'aveva guardato con sguardo interrogativo, aveva alzato il braccio destro e puntando l'indice aveva indicato un luogo oltre la piccola collina che limitava loro la vista. Il sentiero, una volta aver scollinato, era diventato meno visibile, la vegetazione sembrava aver mangiato letteralmente il tracciato crescendo folta e intricata. Alartes e Alak spade in mano si fecero largo tra la vegetazione e finalmente arrivarono a vedere il tetto della costruzione.
"Ecco il suo covo" si limitò a dire l'elfo che senza attendere oltre si era inginocchiato e prendendo una manciata di sabbia l'aveva fatta cadere lentamente osservandone la traiettoria. "Lui è ancora dentro".
"Voi resterete fuori" disse guardando Alak e Alartes "tu, sorveglierai l'esterno" guardando il mago "io entrerò".
Nessuno mosse obiezioni e il nano scese verso l'ingresso della malandata struttura.
La porta era solo socchiusa. Il nano, prima di aprire la porta tentò di ascoltare i rumori che provenivano dall'interno. Percepì un brusio, quindi, pensando che il necromante stesse facendo un'incantesimo per rinforzarsi o per fuggire, spinse la porta con violenza verso l'interno e fece il suo ingresso con figa nella stanza.
L'ambiente era parzialmente illuminati, quando entrò vide solo per un attimo la figura alta e slanciata del mago, che svanì all'interno di uno specchio che stava sulla parete opposta.
Alcuni seggiolini di diverse misure erano sparpagliati ovunque, ma l'oggetto che attirò l'attenzione del chierico fu lo specchio e il tavolino sul quale era appoggiato.
Iniziò a recitare una breve preghiera di protezione e poi, una volta finita la prece si avvicinò per osservare meglio il manufatto. Il tavolino era in legno chiaro e sotto di questo c'erano diversi teschi umani. Lo specchio emanava una luce rossastra e quando Khellendrox cercò di capire quale fosse l'immagine riflessa, lo specchio si spense e tornò riflesso sulla sua superficie comparve il viso del nano. Sopra lo specchio, seduto, apparentemente pensieroso, stava la riproduzione argentea di un demone, probabilmente colui che aveva permesso la fuga al necromante.
Khellendrox si guardò attorno, il resto della stanza era deserta. Non potendo più far nulla per riportare l'uomo fuori dallo specchio uscì dalla stanza. Fuori, Shin, Alak e Alartes erano rimasti immobili come li aveva lasciati.
"Visto qualcosa?" chiese speranzoso.
"Nulla" disse il mago e gli altri si limitarono ad assentire con il capo.
"Allora possiamo andare. E' fuggito ma penso di sapere dove lo potremo ritrovare" disse il nano ripensando al demone che sovrastava lo specchio e poi sottovoce "se il demone è il padrone dello specchio, il necromante non può che essere a casa del demone" e quindi sul suo viso comparve una smorfia.  (
Foto di Skullz Domination)

http://www.badtaste.it/2015/08/30/lo-hobbit-ecco-limmenso-modellino-lego-di-erebor-costruito-con-120-000-mattoncini/140740/
Lo Hobbit: ecco l'immenso modellino Lego di Erebor, 120.000 mattoncini

Buona domenica

Ultima domenica del mese, probabilmente ancora piccoli scampoli di estate, poi Settembre, andiamo è tempo di migrare...