sabato 21 novembre 2015

Buongiorno!

La nebbia saliva dal terreno e avvolgeva ogni cosa, Novembre, svolazzava al di sopra e osservava le cavità cercandomi. Sapevo delle sue condizioni precarie, ma avendo a mia volta riportato ferite avevo il dubbio se attaccare o riprendere le forze per un assalto finale. Poi lo vidi, enorme, si avvicinò a me tanto da sfiorarmi, era Dicembre. I due mostri vicini, si parlarono in una lingua a me sconosciuta, Dicembre rise fragorosamente poi scomparve in attesa di dare il cambio ad un morente Novembre.

venerdì 20 novembre 2015

Cyberpunk - La droga cinese - Ottava parte -

Il grande giorno è arrivato, Antonio, dopo aver fatto riparare la macchina e escogitato un piano di fuga per la notte, porta a casa Pierangelo e quindi, riceve una misteriosa telefonata.
"Devo uscire, se non torno per le sette ci vedremo direttamente alla gara".
Giancarlo, approfittando della calma si mette al computer e continua a programmare, le sue dita scorrono sulla tastiera veloci, non ricorda di aver mai fatto una cosa simile, ma a quanto pare l'ha già fatta, i codici disposti ordinatamente fanno a formare alcune righe incomprensibili ai profani, scorre la videata e poi sorride "sembra funzionare".

Buongiorno!

Novembre, sa di essere giunto alla fine e si contorce sotto i miei colpi. Dopo le meraviglie mostrate i primi giorni, ora non sa come divincolarsi, appiccicoso, tenta le ultime carte per spiazzarmi e lasciarmi sul terreno esanime.

giovedì 19 novembre 2015

La maga Tidde e Triptix

La giovane Tidde sapeva di essere inseguita, ne aveva la certezza ormai da diverso tempo. Doveva raggiungere la fortezza che gli uomini di Khellendrox stavano costruendo a nord, sarebbe servita per controllare il passo e tenere a bada le creature che abitavano i monti impervi del Groth.
Aveva galoppato sul nero destriero restando sul sentiero, come le aveva consigliato l'elfa dei boschi Emmeraldh. La giornata era fredda ma soleggiata, la vegetazione, sempre più fitta nell'ultima mezz'ora aveva posto in ombra il cammino della giovane donna, tando che aveva dovuto tirar le briglie di Grenda e procedere al trotto.
Appena passato il mezzogiorno, sentì dei rumori alle sue spalle, volse il capo per vedere cosa fosse a muovere le fronde dei cespugli, ma non vide nulla. Restò calma e tornò a spronare il cavallo, qualcunque cosa fosse tra sé e la vegetazione avrebbe dovuto uscire allo scoperto per raggiungerla.
Fatti qualche centinaia di metri avvertì nuovamente i rumori alle sue spalle, il cavallo sterzò improvvisamente e Tidde faticò non poco a restare in sella, avvicinò la bocca all'orecchio del proprio destriero e accarezzandolo sul possente collo gli disse qualcosa sottovoce. Il cavallo tornò a correre, questa volta fiondandosi nel folto del bosco.
Tidde portò la mano destra all'elsa che teneva legata al fianco, voltò nuovamente il suo sguardo alle spalle e questa volta vide due ombre, che, superati i cespugli strisciavano verso di lei.

Buongiorno!

Siamo diventati la società dei "venditori di fumo", nulla è più reale, tutto è teorico. La realtà ci spaventa a tal punto che ci rifugiamo sempre più spesso nel virtuale e ci crogioliamo in ciò che la nostra mente crea. Si potrebbe forse definire una nuova era dell'Illuminismo? Non credo, anche se diciamo di essere democratici, abbiamo perso per strada il vero significato che quella parola ingombrante, ha significato per secoli. Il mondo dell'effimero è scoppiato, tutto è fumo negli occhi, tutto è luccicante e irreale e più lo è e più ci sta bene...

Recensione di Premonitions

Anthony Hopkins si presta per un giallo inedito. Lui, con poteri paranormali, viene rintracciato da un vecchio amico agente di polizia, per aiutarlo a risolvere un caso di omicidi seriali. L'anziano dottore nasconde il "dono" della premonizione e dovrà scontrarsi con un suo pari che lo metterà alla prova fino alla fine.
Se durante tutto il primo tempo, il film prende e mantiene la piega di un giallo in piena regola  disseminando le scene di indizi e colpi di scena, nel secondo tempo la tensione cala, il caso si risolve da sé ma lo spettatore si troverà di fronte ad un'annosa questione.
Il regista Afonso Poyart, chiama sullo schermo nomi di grande impatto come lo stesso Hopkins e
Farrell per portare alla ribalta la questione spinosa dell'eutanasia. Il serial killer infatti, non è affatto uno squilibrato ma piuttosto un uomo che con la preveggenza, vuole porre fine alle sofferenze delle persone che stanno per morire tra atroci sofferenze.
Così, due menti geniali che hanno il dono della premonizione, si sfideranno all'ultima visione, per risolvere la questione nel migliore dei modi.
Il film, a tratti deludente e scontato (forse colpa delle premonizioni troppo frequenti) appare incompiuto. Gli attori ci mettono del loro per mantenere un certo patos ma spesso cadono nel banale e nella lacrima facile. Il finale te lo aspetti eccome, e questo probabilmente rovina i piani dello spettatore che dopo tutto questo deja vu avrebbe forse voluto un colpo di scena finale. Voto 5,5

mercoledì 18 novembre 2015

Buongiorno!

Se dovessimo dare ascolto al nostro lato animale agiremmo d'istinto e spesso ci troveremmo nei guai. Ma poi se pensiamo a quanto abbiamo imbrigliato il nostro lato animale, potremmo renderci conto che abbiamo solo fatto in modo che il nostro lato oscuro si manifesti nel peggiore dei modi. In alcuni resta sopito e cova l'attimo migliore per scatenare il proprio inferno, in altri muore sopraffatto. Nessuno può sapere quando accadrà l'una o l'altra cosa...

martedì 17 novembre 2015

Buongiorno!

Il pensiero, sicuramente più veloce dell'azione, di tanto in tanto risulta bloccata dai nostri risentimenti, quindi sicuramente meglio agire piuttosto che pensare e poi, potremo pensare a come risolvere le eventuali magagne dell'azione fatta senza riflessione...

lunedì 16 novembre 2015

Buongiorno!

Non tentare di dare spiegazioni a ciò che non comprendi, presto o tardi ti accorgerai che ciò che hai pensato ti ha portato fuori strada...

domenica 15 novembre 2015

Buongiorno!

Niente viene lasciato alle spalle, tutto invece resta latente e torna alla mente quando meno ci se lo aspetta. Diffidate dunque delle vostre emozioni scomparse perché presto torneranno a farvi visita come i fantasmi di un vecchio film, vi accompagneranno per giorni fino a quando non avrete modo di ricacciarli nell'abisso della vostra infinita esperienza umana...