giovedì 28 settembre 2017

La donna misteriosa della Torre di Glinner

 
Entrando in una città straniera, sono tre le cose che guardo e due quelle che cerco. Naturalmente sbircio il numero di guardie sui camminamenti delle mura, parlo con quelle al cancello che solitamente non disdegnano di perquisirmi fino poi a rendersi conto che la mia carica di chierico gli impedisce di fare ciò che stavano facendo pena la morte istantanea e divertito entro in città. Qui osservo lo stato dei palazzi e delle strade.
Ora vi starete chiedendo dopo queste tre osservazioni cosa vado cercando. Come tutti i nani, la prima cosa è una taverna. Mangiare e bere bene, sono la priorità assoluta, poi vado cercando la persona o il palazzo per cui mi sono recato in questa città.
Ebbene, l'altro giorno entrando in Exaliath, una piccola cittadina del deserto interno del Flugin, dopo essere passato al solito controllo al cancello, mi sono addentrato per la via maestra, ho superato agevolmente il mercato e visto che dovevo incontrare un mercante per delle informazioni su una donna che pare sia molto pericoosa, ho cercato e trovato l'unica, taverna del posto.
Entrando mi ha assalito un odore di carne speziata e vino e dopo aver dato una veloce occhiata ai commensali presenti ho preso posto in un tavolo non troppo vicino alla porta ma neppure troppo lontano dal bancone.
Ho individuato immediatamente il mercante che mi doveva le informazioni ma non l'ho interrotto nelle sue occupazioni, anzi, al contrario, dopo aver ascoltato inevitabilmente una buona parte della conversazione che stava avendo con uno gnomo, non ho potuto far a meno di avvicinarmi e ascoltare la storia.
"Due eroi, un ladro e un guerriero, qualche tempo fa si sono fatti spiegare come raggiungere la torre di Glinner e poi sono partiti per andare a cercare la fiamma dell'immortalità" stava dicendo lo gnomo.
Il mercante, che doveva aver sentito parlare della torre e di ciò che custodiva al suo interno, chiese poi da quanto fossero partiti e se secondo lui, avevano il necessario per tale impresa.
Lo gnomo, quando mi sedetti al tavolo, mi salutò con un sorriso e riprese a narrare.
"Voi certo non sapete quanti hanno tentato di entrare nella torre e vi posso dire con certezza che nessuno di loro ha fatto ritorno".
Si dà il caso che io sia a conoscenza della torre e sapessi la sua storia, ma volevo conoscere quanto ne sapesse lo gnomo e quindi non lo interruppi.
"La torre era in mano a una setta che custodiva il segreto dell'immortalità. Alta una decina di metri era divisa su tre piani, ad ogni piano alcuni sacerdoti di numero crescente salendo verso il cielo, tramite riti segreti alimentavano le tre fiamme che a quanto si racconta, avevano tre diverse proprietà. La prima donava l'immunità alle malattie, la seconda ai veleni e a qualunque contagio e la terza donava appunto l'immortalità.
La setta riuscì a tenere vive le tre fiamme per migliaia di anni, poi, non si sa bene il motivo, il gran sacerdote decise di scavare un pozzo al di sotto del piano terra della torre e così, dalle profondità della terra arrivarono le disgrazie".
Il mercante agitandosi sulla sedia sembrava impaziente di far proseguire lo gnomo ma con suo sommo dispiacere lo interruppi esattamente quando stava per riprendere a parlare.
"Del resto chi non sa che sotto le sabbie del deserto del Flugin non ci sono le creature del fuoco di Agrasmar?".
"Quella leggenda non è mai stata provata, almeno non da cantori ufficiali, ma credo abbiate ragione nano. I sacerdoti sembra siano andati incontro alla rovina proprio per mano di creature del fuoco.
La torre ha subito un cedimento strano e buona parte del piano terra è sprofondato nella sabbia. Come dicevo, chi è andato in quei luoghi non ha fatto ritorno e chi si è solo avvicinato ha potuto sbirciare dalle finestre un volto straziato di un uomo le cui fattezze ricordavano molto Usglom il nonno del conte che governa questa regione, il quale però è morto da almeno un secolo".
Il mercante non pago della spiegazione finale mi guardò finalmente riconoscendo in me il suo interlocutore per via di quella donna...
"Poi vengo da voi, ma lasciate che Juann finisca il racconto" e guardando lo gnomo "da quanto sono partiti? E' possibile raggiungerli?".
Lo gnomo socchiuse gli occhi per un'interminabile decina di secondi, poi quando li riaprì sfoderando un sorriso sputacchiò in terra "non vorrete andare alla torre spero?!".
Il mercante guardò lui e poi me "non io andrò alla torre ma il chierico che si è unito a noi".
Io rimasi esterrefatto e probabilmente sul mio viso si dipinse un'espressione alquanto bizzarra perché percepii gli sguardi dii buona parte dei presenti puntarsi su di me.
"Io? E per quale motivo dovrei andare alla torre?" chiesi con un filo di voce.
"Voi, siete venuto per avere informazioni e io ve le sto dando. La donna che cercate è nella torre" sentenziò il mercante tutto d'un fiato.
Sospirai abbassando il capo sicuro del mio destino, quindi guardai l'oste e ordinai una birra, dovevo bere la birra migliore del posto prima che si compisse il mio destino.

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