martedì 6 ottobre 2015

Recensione - The martian

Il nuovo film di fantascienza di Ridley Scott porta lo spettatore direttamente su Marte e come Robinson Crusoe, il protagonista interpretato da Matt Damon dovrà vedersela con le difficoltà della solitudine e le avversità del pianeta rosso.
Scenari sconfinati da Gran Canyon fanno da cornice ad un uomo che abbandonato dal proprio equipaggio perché creduto morto, si ingegnerà per sopravvivere fino alla prossima missione sperando in un recupero.

Il film, ben diretto, mostra fin dall'inizio alcune pecche. Malgrado i 400 e passa giorni, a Mark Watney astronauta-botanico accade poco o nulla e questo non da mordente al film che avrebbe avuto bisogno di più patos. Anche la caratterizzazione del personaggio è poco chiara, non si legge a chiare lettere lo sconforto che prenderebbe chiunque nel sapere che abbandonato a sé stesso gli resta poco da vivere. Oppure, la rabbia, che traspare e solo a tratti, nell'unica disavventura (un po' pochina) che gli capita.
Se il primo tempo riesce comunque a tenere lo spettatore incollato al video speranzoso che possa avere un lieto fine, il secondo tempo non ha nulla da dire, i pochi colpi di scena, sono piuttosto "pilotati" e anche il finale risulta scontato e scialbo. Un film di fantascienza come ne abbiamo visti tanti in questi ultimi tempi, senza infamia e senza lode. Voto 6

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