giovedì 19 novembre 2015

Recensione di Premonitions

Anthony Hopkins si presta per un giallo inedito. Lui, con poteri paranormali, viene rintracciato da un vecchio amico agente di polizia, per aiutarlo a risolvere un caso di omicidi seriali. L'anziano dottore nasconde il "dono" della premonizione e dovrà scontrarsi con un suo pari che lo metterà alla prova fino alla fine.
Se durante tutto il primo tempo, il film prende e mantiene la piega di un giallo in piena regola  disseminando le scene di indizi e colpi di scena, nel secondo tempo la tensione cala, il caso si risolve da sé ma lo spettatore si troverà di fronte ad un'annosa questione.
Il regista Afonso Poyart, chiama sullo schermo nomi di grande impatto come lo stesso Hopkins e
Farrell per portare alla ribalta la questione spinosa dell'eutanasia. Il serial killer infatti, non è affatto uno squilibrato ma piuttosto un uomo che con la preveggenza, vuole porre fine alle sofferenze delle persone che stanno per morire tra atroci sofferenze.
Così, due menti geniali che hanno il dono della premonizione, si sfideranno all'ultima visione, per risolvere la questione nel migliore dei modi.
Il film, a tratti deludente e scontato (forse colpa delle premonizioni troppo frequenti) appare incompiuto. Gli attori ci mettono del loro per mantenere un certo patos ma spesso cadono nel banale e nella lacrima facile. Il finale te lo aspetti eccome, e questo probabilmente rovina i piani dello spettatore che dopo tutto questo deja vu avrebbe forse voluto un colpo di scena finale. Voto 5,5

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