Da prima lo guardai stupito, poi frugai nella mia memoria che giorno fosse ma non trovai nulla per cui si dovesse festeggiare qualcosa, allora lo guardai nuovamente negli occhi e lessi la felicità e la spensieratezza dei suoi anni.
Gli sorrisi "hai ragione oggi è un giorno speciale".
Il ragazzino mi prese la mano e avvertii la sua energia fluire in me "domani mi racconterai cosa lo ha reso speciale?".
Staccando la mano dalla sua trassi un sospiro "promesso ragazzino" le mie parole uscirono spontanee, non l'avevo mai visto prima e non pensavo certo di rivederlo "promesso" ripetei più a me stesso che a lui.
Quando ci separammo pensai "devo fare in modo tale che questa giornata sia speciale, altrimenti cosa gli racconterò domani?" e proseguii giù per la collina verso il grande fiume...
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