domenica 31 luglio 2016

Il portale/5

I quattro una volta terminate le scale si ritrovarono in uno stretto corridoio, Alak che guidava il gruppo si impegnò a fondo per cercare e disinnescare le trappole che erano state messe per impedire di progredire verso ciò che pensavano fosse la tana del drago e quindi il tesoro.

La pavimentazione sconnessa era ricoperta da uno strato spesso di polvere segno che nessuno aveva utilizzato quel passaggio da diverso tempo. Shin, dietro ad Alak si voltò verso Khellendrox "Visto che non ci sono tracce fresche suppongo che i due arceri che abbiamo rimandato nell'aldilà non siano arrivati utilizzando questo passaggio ma probabilmente siano stati evocati".
"Vorresti forse dire che abbiamo sbagliato a scendere?" chiese il nano sbuffando.
Alak si fermò di colpo e si accucciò sul pavimento "attenti a dove mettete i piedi, temo che la pavimentazione da qui in poi sembra essere molto instabile, temo che sia..." si azzittì improvvisamente andando a togliere la polvere da una delle pietre sconnesse davanti a lui.
"Sia?" chiese l'elfo tornando a guardare la schiena del mezzodrow.
Khellendrox allargò le braccia, pronunciò tre volte il nome del divino e aggiunse una breve preghiera. Nella sua mente si formò un immagine ben precisa, un esercito di creature scheletriche e informi uscivano dalle fiamme e dietro di loro una gigantesca figura si ergeva spronandoli ad avanzare.
Il nano abbassò le braccia e sospirò "avevi ragione, siamo finiti direttamente nella trappola ordita da Vriultrox" poi si voltò verso Alartes che chiudeva la fila "riesci a fare dietrofront?".
Il guerriero che già camminava chinando la testa e di tanto in tanto doveva addirittura ingobbirsi per seguire i tre che lo precedevano, si girò verso la via che avevano appena finito di percorrere, mosse un passo in quella direzione e il piede appena appoggiato dove prima erano passati sprofondò diversi centimetri e iniziò a bruciargli dentro il robusto scarpone. Immediatamente indietreggiò verso il nano guardandosi gli scarponi per valutare se avessero subito danni.
"Temo saremo costretti ad avanzare mastro nano" disse in tono sommesso.
Alak riprese a camminare molto lentamente e percorsi alcuni metri il corridoio iniziò ad allargarsi e alzarsi. Shin si portò al fianco del ladro e sondò lo spazio davanti a sé con la magia.
Alle loro spalle Khellendrox e Alartes, avendo armature massicce e complete erano un po' in affanno. Il corridoio scomparve e anche il lastricato malfermo sul quale stavano camminando fu sostituito da un terreno composto da sassolini minuti neri che emanavano un calore intenso.
Come già era successo in precedenza non riuscirono a capire se fosse giorno o notte. L'unica fonte di luce era rossastra e sembrava una barriera che lontana si ergeva davanti a loro.
Poi la visione del nano si materializzò davanti a loro, creature sbucarono dal nulla. Non morti, orchi, creature deformi venivano verso di loro e dietro Vriultrox si ergeva altissimo e scheletrico.
Alak e Shin si fermarono e Alartes e Khellendrox si accostarono a loro "non ricordavo che il drago fosse morto e si fosse così trasformato" disse il nano preparandosi a respingere le forze venute dall'oltretomba.
"Sono troppi, non riusciremo mai a passare oltre" aggiunse il mago preparando a sua volta un incantesimo. Alartes e Alak impugnarono le armi preparandosi al peggio ma soprattutto sul volto del guerriero si dipinse un'espressione di terrore.
Lo scontro fu intenso ed inevitabile, dalle mani del chierico, rivolte verso le schiere guidate dal drago, una volta finita la preghiera, si sviluppò una luce bianca che divenne intensa e accecante, si spinse ad avvolgere l'esercito nemico e quando scomparve molti di questi erano scomparsi lasciando al loro posto cumuli di cenere o spazi vuoti che vennero rimpiazzati da nuovi mostri.
Alak e Alartes, spalla a spalla ingaggiarono un duello senza fine e Shin sparò sfere infuocate contro le creature che tentavano di avvicinarsi.
Alak venne veritò e dovette arretrare, Alartes tentò di difenderlo ma a sua volte venne circondato e si trovò in difficoltà contro l'aumentare del numero dei nemici.
Il ladro e il guerriero caddero sotto i colpi incessanti delle creature evocate, Shin fu sopraffatto e circondato a sua volta. Khellendrox tentò di invocare nuovamente il potere divino ma venne colpito e atterrato.
Fu proprio allora, quando ormai sembrava giunta la fine che piombò su di loro il buio e una voce profonda sovrastò il clangore e le urla della battaglia "Andate e non tornate,  lasciate che Vriultrox riposi prigioniero di se stesso e delle sue ricchezze, se sarà nuovamente disturbato uscirà e le sue creature infesteranno la terra e la guerra sarà globale".
Il monito durò solo pochi istanti, poi, quando tornò la luce i quattro si ritrovarono davanti al portale che avevano attraversato qualche tempo prima.
Incolumi ma stanchi si guardarono attorno un po' spaesati poi volsero le spalle al portale e si allontanarono sapendo di essere scampati a morte certa.
 (Immagine Zero Distance)

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