lunedì 4 luglio 2016

Incubi nell'ombra

Da tempo quel sogno non l'aveva più assillata, da tempo la sua presenza era scomparsa.

In quella notte afosa di agosto lui tornò, non fu come era stato tempo prima, non fu un sollievo sentire il suo sguardo posarsi su di lei e attendere le mani di lui sul suo corpo, fu piuttosto un incubo.
Il viso di lui, sbucato all'improvviso dall'oscurità era apparso straziante, quasi fosse consumato, i suoi occhi rossi profondi la osservavano e quel sorriso che un tempo l'aveva ammaliata ora la trascinò nell'abisso.
Si ritrovò improvvisamente stesa e appesa nel vuoto, spaventata e al contempo eccitata da quella condizione lasciò che lui si impadronisse dei suoi sensi, avvertì le dita ancora una volta esplorare il suo corpo, dita ossute accarezzarono il suo viso, e scesero sull'incavo del collo. Quando dall'oscurità ricomparve quel viso lei chiuse gli occhi, attese qualche istante e riaprendoli sperò di vedere tutt'altro, ma lui era ancora lì a fissarla.
Sentì le sue dita riprendere a scendere, piccole gocce di sudore le imperlarono la pelle nuda. Per un solo istante apparvero le spalle di lui, poi la sua figura tornò a confondersi con l'oscurità che la circondava.
Sentì le dita stuzzicare i suoi seni e la sua eccitazione crebbe, inarcando la schiena desiderò che lui le parlasse dolcemente come aveva fatto in precedenza, guardò davanti a sé sperando che quel viso tornasse e la bocca si aprisse. Nell'oscurità fumosa apparve solo una macchia biancastra e distintamente quei due puntini rossi sbucarono dal nulla osservandola nuovamente.
Legata non riuscì a far altro che attendere e avvertì nuovamente le dita ossute di quella creatura scendere ulteriormente.
Un alito di vento caldo le sfiorò il viso, ora all'eccitazione subentrò la paura, l'incubo si stava impossessando di lei e lei, inerme nulla poteva per scacciarlo.
Quando ormai realizzò di essere in trappola e di aver voluto lei stessa quella condizione lacrime calde le sgorgarono dagli angoli degli occhi, provò ad implorare il suo aguzzino ma dalla bocca non le uscì alcun suono.
Un suono al contrario, finalmente uscì da quella bocca che prima aveva anelato...
"Sono tornato".  (Immagine di You Are Better Off Dead)

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