martedì 18 ottobre 2016

Un tripode a cena - Prima parte

Quella sera, di ritorno da un lungo viaggio, Khellendrox decise di invitare a cena due dei suoi amici più cari. L'occasione era ghiotta, doveva raccontar di come avesse affrontato un Tripode bicefalo e di come ora l'aveva cucinato e messo in tavola.
Il primo invitato, un nano delle montagne aveva accettato con piacere l'invito anche se fatto all'ultimo momento, e nella missiva di risposta, portata da uno strano quanto bizzarro pennuto, aveva ringraziato il cugino e aveva aggiunto che non avrebbe certo dimenticato di portare qualcosa per arricchire la tavola, magari uno dei suoi ultimi prodotti.
Dovete sapere che il nano Dacostyev oltre che essere un superbo cacciatore ora aveva riscoperto altre piccole attività, giusto per ingannare il tempo tra una scaramuccia e l'altra con le creature che infestavano i valichi.
I due nani si erano conosciuti alcuni inverni prima proprio durante una di queste fastidiose invasioni. Orchi e goblin erano transumati dalla pianura Toasca e una volta saliti i monti, vedendo la lussurreggiante piana dove Khellendrox aveva stabilito i suoi possendimenti, avevano deciso di svalicare invadendo così, di fatto, le terre di Dacostyev.
I nani delle montagne giammai avrebbero chiesto l'aiuto dei confinanti e fu un caso che Alartes, messaggero e guardia del corpo di Khellendrox si trovasse a passar di là proprio nel mentre le truppe si preparavano per bloccare la sortita delle creature orripilanti.
Al vedere i nani armati fino ai denti non esitò a chiedere chi comandasse quell'esercito e come mai muovesse guerra visti i tempi di pace raggiunti faticosamente.
A rispondere fu Dacostyev in persona "andiamo a sbarrar il passo ad orchi e goblin che tentano di svalicare. Di certo conoscerete quali sono i loro usi. Se fan tanto a metter piede in nuove terre, poi..."
A finir la frase ci pensò il guerriero "... son dolori, iniziano a depredare, bruciare e buttar tutto all'aria".
Il nano rise non tanto per le parole pronunciate dall'uomo ma piuttosto per la sua cantilena assai strana da quelle parti.
"Di dove venite? Se posso?".
"Vengo dalle terre confinanti mi manda Khellendrox, incaricato di arrivare nel regno degli elfi delle Querceto".
"Per la vostra incolumità vi intimo di tornar sui vostri passi, qui sarà presto guerra".
Il guerriero mandato da Khellendrox storse da prima il naso poi sul suo viso si dipinse un'espressione divertita "non partite, vi prego, lasciate che vi mandi rinforzi dai nani delle pianure. Il mio sire non me lo perdonerà mai se non sarà protagonista in questa battaglia".
Il nano sbalordito a tali parole confermò che non sarebbe partito se non l'indomani e che il cugino confinante avrebbe fatto bene a prepararsi in fretta e furia perché lui non aveva tempo da perdere.
I due si separarono e Alartes, una volta tornato a corte mise al corrente Khellendrox che poche ore dopo partì per la battaglia.
L'altro commensale, un elfo delle Querceto, venne invitato ancor dopo il nano.
Khellendrox, per velocizzare la cosa fece non uno ma due incantesimi, trasformò un ratto in scoiattolo e poi gli diede il dono della parola, quindi una volta intuito che l'animale messaggero era pronto per la missione gli sussurrò all'orecchio cosa doveva dire a Cristdal.
"La signoria vostra è invitata al castello di Khellendrox per la cena il piatto principale sarà un succolento Tripode in salmì".
Non dovete pensare che tutta la totalità degli elfi aborri mangiar carne, ci sono alcune eccezioni e poi con la frequentazione dei nani, spesso gli elfi tendono ad assaporare e alla fine a gustare con piacere piatti che non fanno sicuramente parte della loro dieta.
Comunque sia, Khellendrox e Cristdal si conobbero molto tempo prima, della guerra al valico. La loro conoscenza risale all'infausto momento della cacciata degli elfi da parte di un gran numero di drow usciti dalle profondità e sciamati nell'isola di Isyendlej.
L'isola fu messa a ferro e fuoco e molti elfi, non certo preparati a quell'evento rimasero uccisi. Altri si batterono con onore e alla fine, sopraffatti in numero dovettero darsi alla fuga.
Khellendrox dovette, suo malgrado, ospitare una gran quantità di elfi che rimasti senza terra vagavano per quelle lande chiedendo asilo.
Fu così che conobbe il mago Cristdal, un elfo dalle innate capacità magiche, che ben presto si fece notare nella scuola di magia che il nano aveva creato apposta per gli elfi e che lo accompagnò per diverse avventure affiancando il ben più noto e amico Shin anch'egli elfo.
Cristdal rispose utilizzando l'animale messaggero mandato dal nano, accettando di buon grado l'invito e aggiungendo che era piacevolmente sorpreso del fatto che ci fosse anche Dacostyev "porterò sicuramente qualcosa che solleticherà il vostro palato di nani" aggiunse con un alone di mistero.
Durante il pomeriggio il nano si dedicò alla cucina, la creatura, a dir il vero enorme, era stata fatta a pezzi e le parti commestibili erano state messe in ghiacciaia pronte per essere cucinate in un eventuale banchetto di estimatori.
Non vi racconterò ora in quali circostante il nano venne ad uccidere il Tripode anche perché la spiegazione dettagliata, la darà lo stesso nano durante la cena. Vi dirò soltanto che la ricetta resta tutt'ora un mistero, in quanto il nano si dilungò sul lodarsi e imbrodarsi come avesse combattuto e ucciso quel gigante ma quando gli fu chiesto quale ingrediente avesse usato per insaporir le sue carni chiuse la bocca, versando a tutti un boccale di birra lo alzò e poi brindò al Tripode morto e della sua fine in bellezza.


Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate?