lunedì 24 agosto 2015

La contessa Monik - ultima parte -

Il sole caloò prima del previsto quella sera, i cittadini, fiaccole in mano tentarono di raggiungere il maniero per appiccare il fuoco ma furono fermati da un branco piuttosto numeroso di lupi famelici, si difesero come meglio riuscirono e alla fine furono dispersi. Padre Griumill arrivò allo spiazzo antistante il portone d'ingresso della fortezza e si inginocchiò iniziando a pregare.
Hidalgo nel frattempo era riuscito a liberarsi di alcuni lupi che lo avevano circondato e altri li aveva dispersi senza bisogno di altro spargimento di sangue.
Il guerriero prese a salire il sentiero, sapeva che doveva raggiungere il prelato e insieme combattere Monik ma qualcosa in cuor suo, diceva il contrario, avrebbe dovuto fermare tutto questo e lasciar la cittadina al suo destino.
Il prete finì di recitare la preghiera, si alzò e mosse alcuni passi verso il portone che in quell'istante si spalancò. Una giovane donna vestita di rosso venne fuori e richiuse il portone alle sue spalle.
"Prete, pensi davvero di sconfiggermi?" chiese con voce sprezzante.
Padre Griumill alzò lo sguardo fissando la vampira "sono qui in nome della Sacra Inquisizione e ti comando di lasciare che io ti catturi. La clemenza della Sacra Romana Chiesa ti aiuterà a espiare i tuoi peccati".
La vampira avanzò di un passo e spalancò le fauci mostrando i lunghi canini, poi guardò il cielo. La luna piena era già alta e la sua luce biancastra illuminava il terreno proiettando ombre sinistre in ogni dove.
Hidalgo finalmente raggiunse la spianata davanti alla fortezza, guardo l'anziano uomo di chiesa e poi, per la prima volta, vide Monik, le sue gambe iniziarono a tremare vistosamente.
"Cosa ti succede?" chiese Padre Griumill distogliendo lo sguardo dalla donna e portandolo sulla sua guardia del corpo.
"Voi, voi non capite, io devo, devo..." visibilmente confuso Hidalgo non riuscì a terminare la frase.
La contessa aveva alzato le braccia e muoveva le dita delle mani come se stesse muovendo i fili di una marionetta invisibile.
Hidalgo, molto lentamente, portò la mano destra all'elsa della spada e la sguainò "io, io..." poi avanzò verso Padre Griumill che capì cosa stesse succedendo, guardò il guerriro e tirò fuori dalla tasca destra un crocefisso, lo tenne in alto e recitando una preghiera lo mostrò a Hidalgo che fermò immediatamente il suo incedere.
Il suo sguardo era completamente assente, girò la testa verso la ragazza che continuava a tenere le braccia alzate e a muovere freniticamente le dita di entrambe le mani.
Hidalgo riprese a camminare verso l'uomo di chiesa che a questo punto, vedendosi oramai raggiungo dalla marionetta della vampira, prese dalla tasca sinistra un'ampolla, la portò alla bocca e con i denti tolse il tappo di sughero, quindi, gettò il contenuto sull'uomo che oramai era a meno di un metro da lui.
L'acqua santa investì Hidalgo ed egli cadde a terra. La vampira, vedendo il proprio alleato inerme abbassò le braccia e corse verso il prete.
Padre Griumill si aspettava quella mossa e girandosi verso la contessa le gettò addosso il resto del contenuto dell'ampolla.
L'acqua santa questa volta non trovò il bersaglio e cadde a terra lasciando sul terreno una piccola pozza che fu subito assorbita.
Monik arrivò a portata del prete e lo gettò a terra con uno spintone. Padre Griumill cercò di divincolarsi dalla successiva stretta della donna, gli riuscì solo di appoggiare sulla fronte di Monik il crocefisso. La vampira urlò di dolore ma non lasciò la presa inchiodandola a terra.
Dietro di lei Hidalgo aveva ritrovato il senno e una volta rialzatosi andò in soccorso del prelato.
"Ora ti uccido" alzando la spada e poi calando la lama affilata sulla schiena di Monik.
La lama lacerò lo spesso manto rosso che la donna indossava e poi trafisse le carni della giovane, una macchia rosso vermiglio si allargò sul tessuto.
La vampira dovette mollare la presa, e dette due parole scomparve alla vista dei due uomini.
Hidalgo, alzò nuovamente la spada e tornò a calarla, ma la lama questa volta non incontrò nessun ostacolo e per poco non raggiunse la gamba del prelato che ancora era immobile sul terreno.
"Siete ferito?" chiese Hidalgo guardando Padre Griumill e allungando la mano destra per aiutarlo a rialzarsi.
L'inquisitore strinse la mano al soldato e faticosamente ritrovò lo stazionamento eretto. Era stanco e entrambe le braccia mostravano larghe e profonde lacerazioni.
"Ci è sfuggita" disse acido guardandosi attorno.
Poi sentì un leggero sbatter d'ali e vide una creatura scura planare sul guerriero e staccargli di netto la testa.
Il corpo mutilato di Hidalgo si inginocchiò e poi cadde sul terreno, mentre la testa iniziò a rotolare giù per il sentiero.
Il prete, visibilmente scosso, frugò nelle tasche e tirò nuori una seconda ampolla, la stappò e si preparò a colpire la creatura volante nel caso avesse tentato di attaccarlo.
Con la mancina prese un pugnale e iniziò ad agitarlo davanti a sé.
Monik, tramutata in pipistrello, dopo aver ucciso Hidalgo avrebbe voluto far fare la stessa fine anche all'uomo dichiesa, questo sarebbe stato di monito per tutti gli abitanti del villaggio e per gli uomini dell'Inquisizione che sarebbero venuti in futuro.
Volò in alto volteggiando sull'anziano, poi, quando le nuvole andarono a coprire la luna e tutt'in torno si fece buio si gettò sulla sua preda.
Padre Griumill vide per un istante quell'enorme topo volante venir verso di lui, alzò il pugnale per difendersi e quindi agitando la mano destra iniziò a far uscire l'acqua santa tutt'intorno.
Monik fu colpita solo da qualche schizzo del liquido e con una manovra lesta, riuscì a schivare un colpo casuale del coltello, poi avvicinandosi al prete vide il suo collo scoperto e lo morse.
Il sange del prelato, caldo e viscoso la rinfrancò ridandole le forze sufficienti per poter riprendere la forma umana.
La vampira, si staccò da quel bacio mortale e riprese le proprie sembianze esattamente alle spalle di Padre Griumill, poi lo costrinse a girarsi verso di lei e lo pugnalò al cuore.
L'anziano uomo dell'inquisizione già debole per il salasso subito poc'anzi si afflosciò a terra, prima di morire riuscì a dire solo due parole "altri verranno" poi spirò.
Monik, si inginocchiò davanti a Padre Griumill e dopo averne constatato la morte alzò l'abito scarlatto e tornò all'interno della sua fortezza. D'ora innanzi sarebbero stati giorni cupi, sarebbero arrivati altri, più agguerriti e più forti di colui che era stato mandato per primo. Questo lo sapeva e doveva solo prepararsi al peggio.  (Foto di Marco Elli) 

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