Trovai questa tabella in una taverna del Millith, gestita da una ragazza molto spigliata. Mi accolse con un sorriso e mi stampò un bacio sulla fronte dicendo che era di buon auspicio. Poi mi rimpinzò con le migliori leccornie del territorio. A fine pranzo, fuori da quelle che furono le mie ordinazioni mi diede da bere un ultimo calice, un vino rosso molto speziato e fu allora che la vidi nella sua vera natura. Era una fata.
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