sabato 5 settembre 2015

La grotta

L'aria nella grotta era fetida, i due uomini dovettero indossare le mascherine per poter avanzare senza avere problemi allo stomaco. La pavimentazione, piuttosto sconnessa presentava diverse pozze di acqua stagnante che in alcuni punti assumeva una colorazione giallastra poco rassicurante. Colonne di pietra reggievano il soffitto dal quale calavano delle formazioni calcaree dalle quali di tanto in tanto scendevano gocce d'acqua che al contatto con l'acqua sottostante producevano un'eco assordante.

Bongio, lasciatosi alle spalle l'ingresso e la luce diurna fu costretto ad accendere la propria lampada per vedere meglio dove stava camminando, al suo fianco Grix più fortunato non aveva bisogno di accendere nessuna luce artificiale, infatti, i suoi occhi ben presto si abituarono a quella penombra e al contrario del suo compagno ci vide molto meglio di quanto non avesse fatto prima di entrare nella cavità.
"Cosa stiamo cercando?" chiese Grix al compagno di viaggio?
"Si dice che qui abiti una creatura immortale, sono stato incaricato di portare alla luce prove della sua esistenza" rispose sotto voce Bongio alzando la lampada sopra la sua testa e andando ad illuminare una parte della caverna che si estendeva alla loro destra.
Grix si fermò di colpo, guardò alla sua destra e poi con un gesto violento spinse l'amico verso la parete. I due per poco non ruzzolarono in terra, poco dopo un volo di creature nere, passò sopra la loro testa. A centinaia, si erano staccate dal soffitto ed ora giravano alla rinfusa probabilmente spaventate dalla luce.
"Pipistrelli" disse Grix più per rassicurare se stesso che Bongio.
"Già" disse l'altro restando appoggiato con la schiena contro la parete rocciosa.
"Scusa, pensavo fosse qualcosa di peggio"
"Non fa nulla" e sul viso del Bongio comparve un lieve sorriso "proseguiamo?"
 Grix in tutta risposta fece qualche passo verso l'interno della grotta seguito dall'altro che procette più lentamente.
I pipistrelli si erano nuovamente attaccati al soffitto della cavità ed era tornato il silenzio, ora si avvertiva ritmicamente il ticchettio delle gocce d'acqua che dal soffitto si perdevano sul pavimento.
Bongio alzò nuovamente il braccio destro e la luce della lampada illuminò il cammino davanti a loro. Cumuli di detriti erano ammonticchiati a destra e a sinistra, e al centro, il terreno divenne liscio e in alcuni punti riuscirono a distinguere un disegno. Grix fece qualche altro passo poi, si fermò proprio sopra a quello che sembrava il viso di un uomo anziano.
"Guarda, potrebbe essere la creatura che stiamo cercando?".
Bongio si affiancò all'amico e appoggiò la lampada in terra. La luce illuminò il disegno che parve prendere vita. Gli occhi rossastri del personaggio sembrarono roteare e poi, e questo lo videro entrambi, le palpebre da prima solo accennate nel disegno, si chiusero.
Grix fece un passo indietro e cadde carponi dentro una pozzanghera "hai visto anche tu vero?".
"Sì" disse Bongio chinandosi sopra al disegno "...e per rispondere alla tua domanda, questo è l'uomo che stiamo cercando".
Grix si alzò e iniziò a strofinare i palmi delle mani sul tessuto della blusa cercando di levare il liquido giallastro che le aveva immondate.
"Non viene via" disse sfregando più energicamente.
"Sarà solo la tua impressione" disse Bongio riprendendo la lampada e girando su se stesso per illuminare tutto intorno.
"Ti dico che si asciuga ma è come se si fosse seccato inglobando le mie mani"
"Deve essere proprio una brutta sensazione!" ridacchiò Bongio fermando la lampada che puntava la luce alla sua destra "dobbiamo andare da quella parte"
Grix guardò la direzione indicata dalla lampada e vide un ombra passare veloce "non siamo soli" sussurrò facendo un passo avanti.
Bongio gli si affiancò e la mano sinistra si posò sull'impugnatura della propria arma.
"Sei sicuro che quella possa fargli qualcosa?"
"A dire il vero, non proprio"
"Lascia perdere, se non facciamo del male a lui, è più probabile che lui non lo faccia a noi"
"Saggio, come sempre, ecco perché ti ho portato con me"
I due dovettero procedere per alcuni metri in fila indiana, l'anfratto roccioso si restrinse fino a diventare uno stretto cunicolo, per poi tornare ad allargarsi in una sala illuminata.
La luce proveniva da diversi fori prodotti artificialmente nella roccia, raggiungendo il pavimento metteva in luce altri disegni che rappresentavano uno scontro tra creature mostruose.
"Questa deve essere..." Bongio non terminò la frase, infatti con la coda dell'occhio vide qualcosa muoversi veloce nell'ombra e poi avvertì dell'aria gelida colpirgli il collo.
Grix al contrario di ciò che aveva suggerito all'amico in precedenza prese la rivoltella e girando su se stesso la puntò davanti a sé.
La creatura uscì dall'ombra facendosi vedere "state cercando me?" disse con voce bassa e sicura.
Alto poco più di due metri, doveva essere visibilmente denutrito, infatti il suo viso, pelle e ossa, aveva un ché di sinistro. Occhi rosso fuoco, infossati, li scrutarono, forse in attesa di una risposta che non arrivò mai.
Bongio fece un passo indietro, Grix, dopo aver guardato nell'abisso di quegli occhi spaventosi, premette il grilletto più e più volte verso quella figura, fino a scaricare l'intero caricatore.
La creatura aprì le braccia  e dal mantello nero caddero i bossoli a terra tintinnando.
"Quindi stavate cercando me" disse nuovamente con voce rassicurante.
Bongio spense la lampada, forse sperando che al buio quella figura potesse scomparire, un po' come un incubo al suono della sveglia.
Alla sua destra avvertì un grido strozzato, quando riaccese la lampada Grix era sdraiato in terra, le gambe erano accavallate, e le braccia sembravano slogate nei polsi e nei gomiti a tal punto da fargli assumere una posizione del tutto innaturale.
Bongio si chinò su Grix e ne constatò la morte, quindi alzò la lampada illuminando la sala. La creatura doveva essere scomparsa o tornata nell'ombra, di lui nessuna traccia.
Bongio, cercando la lucidità persa con la paura crescente prese a correre verso quella che pensava fosse l'uscita ma, ben presto si accorse di star girando in tondo, ritrovandosi nuovamente nella sala precedente, le scene di guerra sul pavimento erano cambiate, come se la battaglia avesse preso vita e fosse progredita nella sua ferocia. Ora i morti erano più numerosi e tra questi vide anche Grix.
Pensò che presto sarebbe toccato a lui far parte del disegno.
Si sedette, abbassò la luce fino a spegnerla e poi attese, attese la fine...

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