giovedì 17 settembre 2015

L'alieno

"Mi sono fiaccato di questo pianeta" disse in un sussurro l'alieno guardando il cielo notturno.
"Non imparano neppure dai loro errori" poi facendo una pausa e dando un calcio ad un sasso "pensi seriamente che possano imparare da insegnamenti di coloro che non hanno mai visto ne sentito in prima persona?".
Nessuna voce rispose a quella domanda, l'alieno fece ancora qualche passo e poi si sedette sul prato umido di pioggia "ma sì, in fondo a noi cosa importa, presto tutto questo sarà ben diverso".
Passò una mano a sfiorare il manto erboso e poi guardandosi il palmo sorrise, un piccolo insetto gli si era appiccicato e camminava veloce esplorando quel territorio a lui sconosciuto.
Altri mondi da esplorare" continuò, parlando sempre a voce bassa. Poi appoggiando la mano sul terreno attese che il piccolo scarabeo scendesse dalla sua mano e ritrovasse il fresco e umido terreno. Il cambio di conformazione sembrava averlo disorientato, fermo agitava le piccole antenne sul capo come a cercare di captare nuovi segnali che lo potessero rassicurare di quel cambiamento repentino. Fu questione di pochi istanti che sembrarono durare un'eternità, poi l'insetto riprese a zompettare scomparendo nell'erba.
L'alieno, aiutandosi con le mani si alzò, guardò ancora una volta il cielo che stava tornando buio, si portò le mani al viso e aspirò l'odore della notte, poi, premendo un pulsante che spuntava dalla cintura scomparve.
La collina tornò silenziosa e buia, in fine comparvero le stelle che divennero via via più numerose fino a riempire quell'angolo di universo.

Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate?