lunedì 9 maggio 2016

Le avventure del vampiro Jeff Khell

Sono giorni interlocutori. Dopo che Olivia è stata catturata e ho ricevuto quella telefonata minatoria, sono stato pervaso da una voglia di vendetta. Il barone mi ha ricevuto senza preavviso, gli ho spiegato quale che fosse la situazione e lui, senza battere ciglia, mi ha solo detto: "dovete agire, parlane con gli altri".

E così è stato. Dopo le ricerche del caso e gli appostamenti di X abbiamo scoperto alcune cose piuttosto interessanti. Il "Mandarino" ha comprato tutto il quarto e il quinto piano dello stabile dove abbiamo scoperto che iniziano i suoi traffici.
E' stato facile convincere gli altri che bisognava intervenire e se John Doe ne fu entusiasta immediatamente Margareta Von Taufers e Charles Xavier meno inclini all'azione cercarono tutti i modi di rimandare poi, dovettero convincersi che rimandare poteva essere un rischio, un modo per far sì che il nemico potesse organizzarsi meglio e controbattere ogni nostra mossa.
Da parte di Johnatan, appena lo misi al corrente della cosa, ci fu un po' di perplessità "se pensi che sia necessario, fai pure, ma non posso lasciarti coinvolgere altri del nostro clan".
"Che mi dici di X?" chiesi speranzoso.
"Se riesci a convincerlo puoi prenderlo con te. Come ti ho già detto, ha bisogno di farsi le ossa".
Lasciai le fogne, non potevo farmi vedere troppo in giro, sapevo che gli uomini del "Mandarino" avrebbero spifferato tutto e così avrei messo in pericolo la vita della mia ghol già piuttosto segnata.
Gli altri si riunirono per decidere il da farsi, un piano un po' arraffazzonato, nulla di sicuro, e mentre John insistette per agire immediatamente e colpire, gli altri, soprattutto il suo capo, riuscì a fargli cambiare idea.
"Avremo due furgoni e un'auto, parcheggeremo distanti, in questo parcheggio" guardando una mappa stesa sul tavolo.
"Al quarto piano ci sono sicuramente gli appartamenti dove potremmo trovare della resistenza, mentre tutto il quinto potrebbe essere un buon posto per il magazzino e per nascondere la prigioniera".
"Sarà una mattanza" disse Margareta scuotendo la testa per niente convinta di agire così in fretta "e pensare che ero vicina alla soluzione, il tizio che è stato trovato morto, e altri casi, tutti riconducibili alla droga probabilmente. E ora questa cosa e questa fretta".
"Dobbiamo sentire Serena. Manderemo X a fare un sopralluogo della scena, quindi avremo dati a sufficienza o meglio avremo ciò che potremmo comunque avere al massimo".
La notte passò senza scossoni.
Charlse Xavier chiamò a raccolta i suoi collaboratori e volle sapere come stava andando l'attività mentre Margareta si concentrò sui dati in possesso della polizia su morti sospette e simili a quella di cui aveva visto il filmato.
"Peccato non sapere dove siano le raffinerie. Abbiamo ancora poche informazioni, ma non possiamo permetterci di aspettare oltre".
La sera dell'attacco ci raggiunse un altro vampiro, un ex militare che aveva assoldato Charles, armato fino ai denti si dimostrò pronto al combattimento e non fece domande. X partì per l'esplorazione e qualcuno tentò invano di contattare Serena. Poche ore e sarebbe stato tutto pronto. Lo scontro era inevitabile e oramai contavo le ore che mi avrebbero ancora separato da Olivia o dal mio destino...


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