Quella
sera risuonarono le sirene, solo gli anziani avevano già sentito quel
suono straziante, era accaduto molti anni prima con l'avvento della
guerra. Le sirene indicavano il momento peggiore, il momento dei
bombardamenti.In casa Maria guardò spaventata Guido "cosa dobbiamo fare?"
"Chiudi tutto, porte e finestre, vado a dire a Serena di scendere, andremo nello scantinato".
In altre case succedeva
più o meno la medesima cosa, gente che chiudeva le imposte e sbarrava
le porte, mentre la paura crescente dilagava tra i cittadini.
Finito
il lamento della sirena, il silenzio calò in quella sera di inizio
estate, alcuni, i più temerari avevano scelto di sbirciare di tanto in
tanto fuori da una delle finestre, curiosi di vedere il motivo di tutto
quel trambusto.
Ad accorgersi prima, del pericolo, furono gli
abitanti del centro, notarono alcune figure barcollanti, procedere
lentamente lungo i portici della via principale, a prima vista si
sarebbero potute scambiare per scolarette, poi, a guardarle meglio
affioravano particolari agghiaccianti.
Le due ragazze avevano gli
abiti imbrattati, macchie rosse tingevano il candido vestito bianco
tracciando su quei corpi ancora giovani un'ombra di malvagità. I visi,
non erano certamente più quelli di un tempo, la bocca sporca di sangue e
gli occhi infossati erano segno che qualcosa in loro era mutato.
Simone, guardando fuori, vide le due ragazzine, ricodava perfettamente i
loro nomi, aveva parlato con la più grande solo qualche giorno prima.
Quando le due ragazze, continuando a camminare furono davanti alla sua
abitazione voltarono la faccia verso la finestra dietro il quale Simone
le stava spiando, ebbe un tremito e tirando con violenza chiuse la
persiana sperando che non l'avessero notato.
Rimase dietro la
barriera di legno in religioso silenzio, smettendo pure di respirare per
sentire anche il più piccolo dei rumori. Nulla.
Poi ecco dei passi,
trascinati e un lieve ticchettio che gli fece accaponar la pelle,
"stanno arrivando" pensò tra sé e sé, voleva allontanarsi dalla
finestra, ma non ci riuscì, impietrito com'era per il terrore.
Sentì
grattare contro il legno della persiana e poi dei mugugni. Riuscì,
sforzandosi di fare un passo indietro continuando a fissare la finestra
da dove giungevano i rumori.
Le due figure ora affiancate si stavano
accanendo contro le listarelle di legno della persiana, fameliche,
sentivano l'odore della carne fresca di Simone. Un lauto pasto... (Foto di Marco Elli)
Nessun commento:
Posta un commento
Cosa ne pensate?