giovedì 12 maggio 2016

Un lauto pasto

Quella sera risuonarono le sirene, solo gli anziani avevano già sentito quel suono straziante, era accaduto molti anni prima con l'avvento della guerra. Le sirene indicavano il momento peggiore, il momento dei bombardamenti.In casa Maria guardò spaventata Guido "cosa dobbiamo fare?"
"Chiudi tutto, porte e finestre, vado a dire a Serena di scendere, andremo nello scantinato".
In altre case succedeva più o meno la medesima cosa, gente che chiudeva le imposte e sbarrava le porte, mentre la paura crescente dilagava tra i cittadini.
Finito il lamento della sirena, il silenzio calò in quella sera di inizio estate, alcuni, i più temerari avevano scelto di sbirciare di tanto in tanto fuori da una delle finestre, curiosi di vedere il motivo di tutto quel trambusto.
Ad accorgersi prima, del pericolo, furono gli abitanti del centro, notarono alcune figure barcollanti, procedere lentamente lungo i portici della via principale, a prima vista si sarebbero potute scambiare per scolarette, poi, a guardarle meglio affioravano particolari agghiaccianti.
Le due ragazze avevano gli abiti imbrattati, macchie rosse tingevano il candido vestito bianco tracciando su quei corpi ancora giovani un'ombra di malvagità. I visi, non erano certamente più quelli di un tempo, la bocca sporca di sangue e gli occhi infossati erano segno che qualcosa in loro era mutato.
Simone, guardando fuori, vide le due ragazzine, ricodava perfettamente i loro nomi, aveva parlato con la più grande solo qualche giorno prima.
Quando le due ragazze, continuando a camminare furono davanti alla sua abitazione voltarono la faccia verso la finestra dietro il quale Simone le stava spiando, ebbe un tremito e tirando con violenza chiuse la persiana sperando che non l'avessero notato.
Rimase dietro la barriera di legno in religioso silenzio, smettendo pure di respirare per sentire anche il più piccolo dei rumori. Nulla.
Poi ecco dei passi, trascinati e un lieve ticchettio che gli fece accaponar la pelle, "stanno arrivando" pensò tra sé e sé, voleva allontanarsi dalla finestra, ma non ci riuscì, impietrito com'era per il terrore.
Sentì grattare contro il legno della persiana e poi dei mugugni. Riuscì, sforzandosi di fare un passo indietro continuando a fissare la finestra da dove giungevano i rumori.
Le due figure ora affiancate si stavano accanendo contro le listarelle di legno della persiana, fameliche, sentivano l'odore della carne fresca di Simone. Un lauto pasto... (
Foto di Marco Elli)

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