giovedì 6 ottobre 2016

Storie di maghi e draghi

 

Marco, un mago oramai anziano, viveva sulle colline dei Chelmintow.

 Era giunto in quella regione in giovane età seguendo il maestro Yulik. Durante i primi anni aveva appreso incantesimi attingendo dalle diverse scuole, poi alla morte del maestro aveva deciso, malgrado il suo consiglio, di salire sulla vetta più alta di quel complesso montuoso e di costruire la propria dimora in un luogo inaccessibile ai più.
Durante la lenta scalata aveva sentito strani rumori giungere dalla vetta, più volte si era dovuto fermare per non incorrere nei numerosi massi che rotolavano verso di lui tentato di impedirgli la salita, poi, finalmente aveva scoperto chi tentasse la sua resa.
Quando, dopo tre giorni di salita, riuscì finalmente a raggingere le caverne che si aprivano appena sotto la sommità del monte, il drago Oleef si presentò a lui.
Era un drago azzurro, non più giovane tentò di dissuadere il mago nel prendere dimora in quelle grotte "sappi che sono abitate da demoni e di certo con la tua inesperienza avranno la meglio su di te".
Marco rise a quelle parole e spavaldo come al solito si inoltrò nel buio della prima caverna. Con un piccolo incantesimo illuminò la sommità del proprio bastone, così da poter procedere più spedito nella sua esplorazione. Non trovando nessuno a intralciare il suo passo sentenziò tra sé e sé che il drago celasse un tesoro immenso e che di certo non avesse nessuna intenzione di dividerlo con quell'estraneo.
Il mago si inoltrò ancora e ancora, fino a quando non arrivò in una immensa caverna al centro della quale uno specchio d'acqua rifrangeva la luce proveniente dal suo bastone. Al principio notò soltanto alcune gabbie che sospese al soffitto mettevano in bella mostra ossa bianche di prigionieri oramai morti da tempo.
Soltanto una era ancora abitata. Un essere basso e tarchiato, con una barba lunga bianca era rannicchiato sul fondo e stringeva con entrambe le mani le sbarre della sua prigione tentando di allargarle per scappare.
Marco si avvicinò alla gabbia e fu proprio allora che alcune creature uscirono dalle acque placide del lago. Incorporee e scure si avvicinarono al mago circondandolo. Marco agitò il proprio bastone sperando che la luce le allontanasse ma i demoni non si dimostrarono per nulla intimoriti, anzi al contrario si fecero ancora più vicini al mago e poi senza alcun preavviso lo attaccarono.
Marco, prima di affrontare i demoni decise che fosse utile liberare il nano che stava tentando la fuga senza posa.
Sfoderò tutta la sua sapienza, e svelto recitò le parole di un incantesimo incantesimo, le sbarre che il nano teneva tra le mani si rammollirono e con un balzo fu al fianco del nano brandendo il suo martello. I demoni si fecero avanti e la lotta fu senza quartiere, il mago e il nano spalla contro spalla tentarono di ricacciare i loro assalitori nelle acque gelide del lago, ma con più ne uccidevano e con più, sembrava che il numero delle creature aumentava.
Quando furono sul punto di soccombere, un ruggito ruppe il solenzio, sull'apertura della grotta, Oleef si mostrò in tutta la sua grandezza e affiancando i due, sconfissero le creature.
Da quel giorno Marco, Khellendrox e il drago Oleef sono divenuti i guardiani dei monti Chelmintow e chiunque si trovi a passare da quelle parti può star sicuro di trovare ospitalità e protezione.

Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate?