giovedì 29 ottobre 2015

Una gita particolare - Quarta parte -


Le tre ragazzine si ritrovarono presto circondate, alla loro destra Agata stringeva Cristina a sé mentre dalla parte opposta Ophelia teneva tra le braccia Luisa e con un braccio cingeva la vita a Sofia. I canini aguzzi di Agata affondarono nel collo della sua preda, la quale, con sguardo perso nel vuoto sembrò essere felice di quell'affetto vampiresco, il sangue iniziò a scorrere e macchiare i vestito bianco che indossava la ragazzina.
Ophelia non attese ulteriormente, alzò il braccio di Sofia e le morse il polso, la bambina sorrise, e lasciò fare. Luisa guardò con sguardo languido Ophelia, che bramasse lo stesso trattamento?
La vampira non se lo fece ripetere, una volta prosciutaga Sofia rivolse le sue attenzioni a Luisa e girandole il collo affondò i canini.

Il pasto delle due vampire durò alcuni minuti, le tre ragazzine non fiatarono, forse impaurite o ancora assonnate dalla droga contenuta nei biscotti.
Il sangue aveva macchiato i vestiti delle tre fanciulle e si macchie scure si erano depositate sul pavimento di cotto mischiandosi alla polvere accumulata da anni. Ophelia e Agata soddisfatte del sangue prelevato alle tre ospiti, si alzarono e abbandonarono la stanza appartandosi in una vicina.
"E ora dobbiamo sbarazzarcene" disse Ophelia, non possiamo certo pensare che i genitori arrivando alla villa le vedano in questo stato.
Agata si appoggiò alla grezza parete riflettendo, "potremmo abbandonarle nel bosco, ci vorranno giorni prima che le ritrovino. Facciamo come abbiamo fatto con i due maschietti che spavaldi hanno varcato la soglia del castello alcune settimane fa, ricordi?".
Ophelia scosse il capo "certo, è stato divertente, ma poi li hanno ritrovati quasi subito e abbiamo passato tre giorni d'inferno continuando a nasconderci come se fossimo delle reiette".
Agata sorrise "non le siamo, forse?".
Ophelia si grattò la testa, poi si mise a posto la fluente chioma e si stirò l'abito che mostrava larghe chiazze di sangue quasi ovunque.
Nel frattempo nella stanza, le tre ragazzine sembravano aver ripreso conoscenza, si sedettero e si guardarono l'un l'altra.
"Che sciocche sono state" iniziò Cristina.
Luisa si limitò a ridacchiare aggiustandosi il vestito e gattonando verso il proprio zaino.
Sofia, che sembrava la più scossa non si mosse "è stato un gran bel salasso, ma avranno ciò che meritano".
Dopo aver recuperato gli zaini e frugato al loro interno presero i loro cari oggetti di caccia, poi silenziose tornarono al posto occupato in precedenza.
"Zitte, zitte, sentiamo cosa dicono".
Malgrado le due contesse si fossero appartate in una stanza lontano, le loro voci giunsero cristalline alle orecchie delle tre giovani cacciatrici.
"Stanno tornando, bisogna agire in fretta. Ricordate divise sarà più facile".
Le ragazzine si sdraiarono e finsero di dormire attendendo il ritorno delle due vampire.
Ophelia e Agata, una volta raggiunto un accordo, si divisero "io vado a preparare la carrozza" disse Ophelia "stai attenta che non facciano scherzi"
"Tranquilla, prepara il tutto, intanto io mi occuperò di loro, in effetti tutto questo chiacchierare mi ha messo nuovamente fame" disse Agata.
Mentre Ophelia scendeva le scale Agata tornò nella stanza dove aveva lasciato le ragazzine. Trovandole addormentate si avvicinò a loro e fu allora che capì di aver commesso un grossolano errore...
(Con Ophelia Winter e Agata Borghesan e Luisa, Cristina e Sofia. Foto di Marco Elli)
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