venerdì 29 gennaio 2016

Le avventure del giovane Svirnebling

Avevo sentito dire che un uomo molto ricco aveva lasciato in queste cavità tutti i tuoi tesori, coloro che avevano tentato di recuperarlo o non avevano fatto ritorno oppure erano fuggiti spaventati dalle aberrazioni e creature che questi luoghi celavano agli occhi dei più.
Il nostro gruppo, a dir il vero molto strano per conformazione, volle provare a recuperare quel tesoro e così di buon mattino, dopo aver fatto le ultime compere in città ci dirigemmo all'entrata del dungeon.

Appena entrati nella caverna ci si presentò una scena degna dell'inferno. Un enorme lago di lava si estendeva placido davanti a noi a perdita d'occhio, le pareti nere venate di rosso davano un senso di claustrofobia, il caldo e i vapori toglievano il fiato.
Dopo aver osservato quel panorama un po' sconfortante fu lo stregone a prendere la parola "pare che non ci sia una via per attraversare questo lago, a meno che..."
"A meno che?" chiese il guerriero mezzo celestiale già voglioso di usare la sua falce.
"A meno che non sia tutto un inganno" disse il nano accanto a me.
Si concentrò brevemente e agitanto le braccia recitò una breve filastrocca, davanti a noi l'immagine del lago infuocato tremolò e poi scomparve.
Tutti tirammo un sospiro di sollievo e muovemmo i primi passi in quell'ambiente ostile.
La stanza, molto grande, portava ancora i segni dell'incantesimo che l'aveva avvolta, sulle pareti e sul pavimento erano disegnati dei simboli che lo stregone e il crociato si misero a controllare. Nel frattempo io mi misi all'opera nella ricerca di trappole e porte che potessero condurci all'interno del dungeon.
Mi ci volle qualche minuto per cercare sui muri, sul pavimento e negli anfratti se ci fossero trappole insidiose o porte segrete che portavano a nuove stanze, fortunatamente non trovai nulla di pericoloso, e riuscii a disinnescare due trappole che avrebbero certamente ostruito il nostro cammino. Mi ritrovai davanti ad una porta, di legno aveva intarsi sulla superficie, sembrava non avere meccanismi strani e così dopo aver dato un'occhiata alle mie spalle l'aprii delicatamente.
Al centro campeggiava un enorme tavolo ingombro di pergamene e ai lati, su tutte le pareti, scansie ricolme di libri antichi, feci l'errore di mettere il piede appena all'interno della stanza senza controllare ulteriormente se ci fosse qualche meccanismo di autoconservazione, avvertii un rumore leggero e subito dopo le fiamme avvolsero tutta quel materiale altamente infiammabile.
Prima di uscire per non rischiare di restare ustionato, guardai con sdegno tutta quei tesori che stavano andando in fumo e poi, il mio sguardo si soffermò sulle pareti, a quanto pare non c'erano porte che portassero altrove, dunque, nella stanza che avevo appena lasciato doveva esserci un pertugio segreto che ci avrebbe permesso di continuare la nostra esplorazione.
Tornati sui miei passi e controllai nuovamente accanto alle pareti per vedere di trovare un nuovo passaggio. Questa volta non mi fu difficile trovare una porta segreta; perfettamente mimetizzata con la parete rocciosa la individuai e facilmente l'aprii.
Davanti a me si ergevano quattro creature piumate che puntarono gli occhi su di me atendendo la mia mossa.
In realtà a prendere l'iniziativa fu lo stregone, si mise a recitare una nenia e tutti noi ci sentimmo rinfrancati e pronti per la battaglia.
L'orco al mio fianco, brandendo uno spadone a due mani enorme si avvicinò alla prima creatura e la colpì violentemente, così fece anche l'altro guerriero mentre il nano, che si era attardato a controllare nuovamente la prima stanza che ci eravamo lasciati alle spalle arrivò dietro di noi pronto a combattere a sua volta.
Non me la sentii di arrivare in bocca a quelle strane creature e così decisi di estrarre la balestra e prendendo la mira colpii il bersaglio in pieno petto.
Non vi sto a raccontare tutta la battaglia, le quattro creature ci resero l'accesso alla nuova via piuttosto difficoltoso, i due guerrieri affiancati dal nano riuscirono ad uccidere le quattro creature non senza subire ferite anche profonde, mentre dietro io e lo stregone tentavamo di dare il meglio di noi stessi, lui per agevolare lo scontro di quelli davanti fornendo loro magie di supporto, io limitandomi di tanto in tanto a colpire con i miei dardi le creature che continuarono a danzare fino alla fine.
Quando i loro corpi restarono immobili sul pavimento scorgemmo alcuni oggetti e delle monete, naturalmente mi affrettai a cercare se ci fossero trappole nascoste e non trovandone recuperai tutto quel piccolo tesoro.
Io e lo stregone decidemmo che ci sarebbe servita una di quelle borse miracolose dove si possono "nascondere" un sacco di oggetti senza per questo sentirne il peso, così tornammo al villaggio e facemmo compere.
L'aria esterna era fresca e stava scendendo la notte. Sembrava fossero passati pochi minuti da quando eravamo entrati e invece ci accorgemmo che erano già passate ore.
Ritornati alla stanza dove avevamo ucciso le quattro creature, trovai un'apertura e con circospezione aprii quella porta.
La stanza successiva non era altro che un'armeria in disuso, le rastrelliere che avevano un tempo ospitato armi di ogni tipo erano vuote e in un angolo una forgia spenta e un incudine praticamente mai usato erano le uniche cose visibili.
Come già in precedenza mi misi a cercare trappole ovunque e nella mia ricerca trovai tre porte segrete, ora non restava che valutare quali delle porte prendere per continuare la nostra esplorazione...

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