venerdì 24 giugno 2016

Non solo ombre - Quinta parte

Finalmente smise di piovere e la luna piena si fece largo nel cielo, la radura era più brulla di quanto non si fossero accordi. Khellendrox e Beatrix si presero cura dei feriti. Alak era piuttosto messo male, dei colpi subiti, soprattutto quello inferto dall'ombra aveva debilitato molto la sua fibra.
Beatrix, una volta bendato il mezzosangue e fatto un incantesimo di cura, si rese immediatamente conto che non sarebbe bastato per farlo ritornare nel pieno delle forze, quindi andò vicino al nano che stava curando Alartes.
"Mastro nano, Alak mostra segni di maleficio".
Il chierico, terminò l'incantesimo di cura, poi disse al guerriero di riposare, l'indomani avrebbe potuto nuovamente impugnare la propria arma, poi guardò la paladina e iniziò a lisciarsi la lunga barba. Tra di loro si intromise Shin "brutto segno...".
Beatrix che poco conosceva i due attese la risposta del nano con pazienza.
A rispondere invece fu Maddy "Alak dovrà essere portato al tempio, solo lì potrà ricevere le cure che gli permetteranno di non perdere altra prestanza".
"La strega ha ragione, le creature degli inferi hanno ferito il mezzosangue troppo in profondità".
"Ma..." tentò di protestare Beatrix "anche io sono stata ferita eppure non ho i suoi stessi segni".
"Tu hai il divino che ti progette, le creature infernali poco o nulla possono contro la tua forte tempra".
La ragazza alle parole del nano ricordò gli insegnamenti del maestro Giuhk e sorrise, poi cambiò argomento "dovremo stabilire turni di guardia".
"Certo" si affrettò a dire l'elfo, mentre voi curavate i feriti io ne ho approfittato per riposare, farò io il primo turno".
"Il secondo lo farò io" disse la strega.
Beatrix guardò il nano, poi alzò gli occhi al cielo, il suo drago stava planando. "Io farò il terzo".
Khellendrox si diresse alla propria tenda, "aspetto il cambio, buona notte"
Solo il nano si ritirò subito, gli altri restarono accanto al fuoco e parlarono a lungo, quando Maddy entrò nella sua tenda, in cielo comparve una scia luminosa, all'impatto con il terreno ci fu una piccola esplosione, poi una bolla di luce raggiunse il campo, il fuoco tremolò e poi si spense lasciandoli al buio.
Beatrixi si avvicinò al drago e vi salì in groppa.
Un uomo era inginocchiato sul promontorio, e poco dopo Shin notò spuntare sulle sue spalle delle ali che di tanto in tanto assumevano un color porpora.
Il nuovo arrivato si alzò e guardò il campo, poi i suoi occhi si illuminarono e fiamme uscirono dirette verso il mago che fu investito in pieno.
Beatrix ordinò al drago di alzarsi in volo, mentre alle sue spalle Maddy iniziò a sputare parole veloci e indistinguibili.
L'uomo alato seguì il drago in cielo. I due si inseguirono per diverso tempo, poi il drago, raggiunta una posizione favorevole, tentò di colpire l'angelo nero con una fiammata che si diramò dalla sua bocca.
Il fuoco sembrò colpire le ali dell'uomo ma invece che strinarsi si ingigantirono e l'uomo prese velocità e si allontanò.
Beatrix, tentò allora di lanciare un incantesimo divino sul fuggitivo, ma probabilmente quando la preghiera finì, il bersaglio era probabilmente troppo distante e non sortì nessun effetto.
Maddy, dal suolo ebbe più fortuna, una volta terminato l'incantesimo, dal suolo si levò un fascio di luci verdi che andarono a colpire l'angelo imbrigliandolo e iniziando a trascinarlo verso terra.
Beatrix, vedendo che il bersaglio ora era occupato a tentare di liberarsi da quella sorta di pianta luminosa che lo stava trascinando verso il suolo, ordinò al drago di planare su di lui, prese la spada e una volta vicino menò un fendente sull'ala di destra, la lama della spada al contatto con l'ala nera si illuminò, e recise di netto l'appendice alare e l'uomo volse il viso verso la paladina, aprì una mano e le scagliò contro una sfera infuocata. Il drago, fulmino deviò il suo volo e la sfera si perse nel cielo.
Raggiunto quasi il terreno, l'angelo nero riuscì a liberarsi dal fascio di luce verde e guardando verso la strega, ancora una volta, i suoi occhi si illuminarono e fuoco e fiamme la colpirono. Le sue vesti presero fuoco e la donna iniziò a contorcersi dal dolore rotolandosi a terra tentando di spegnere il fuoco che la stava divorando.
Fortuna in suo soccorso arrivò Khellendrox, probabilmente svegliato dal trambusto era uscito veloce dalla tenda e aveva visto il mago a terra, stava per andare a soccorrerlo quando l'angelo nero aveva colpito Maddy e così aveva deciso di lasciare l'elfo che sembrava solo svenuto e precipitarsi dalla strega.
Quando la raggiunse disse alcune parole velocemente e dalle sue mani iniziò a sgorgare dell'acqua che egli diresse direttamente sul corpo della donna.
Le fiamme si estinsero e Maddy, ancora dolorante smise di urlare.
nel frattempo Kivy scese a terra e Beatrix scese camminando verso l'angelo nero con sguardo truce "Creatura, devi tornare da dove sei venuta, te lo ordino" disse alzando la voce e allargando le braccia.
L'angelo, impossibilitato a volare per la mancanza di un ala si alzò e guardò la paladina "non andrò da nessuna parte" gli disse perentorio.
"Creatura, devi tornare da dove sei venuta, te lo ordino" ripeté nuovamente continuando ad avanzare verso il bersaglio del suo incantesimo.
L'uomo sguainò la spada che teneva sul fianco e accorciò le distanze dalla paladina, la quale, sguainata a sua volta la spada, riuscì a parare il colpo violento infertole dalla creatura nera.
Il duello tra i due durò alcuni minuti, nessuno dei due voleva cedere e scintille si levavano di tanto in tanto dalla lama di una o dell'altra arma, poi l'angelo nero con un balzo, riuscì a disarmare Beatrix e dopo averla gettata in terra fu su di lei "arrenditi donna, vieni dalla mia parte e ti darò la vita che non hai ancora assaporato".
Beatrix non rispose, sapeva che disarmata e in quella posizione nulla poteva fare, poi le venne un idea, prese con entrambe le mani lo stivale dell'angelo nero e dopo aver socchiuso gli occhi recitò una preghiera.
L'uomo, sopra di lei cambiò colore e a quel punto fu il chierico a capire quale incantesimo lo avesse colpito, chinò leggermente il capo e dopo essersi inginocchiato terminò la preghiera della paladina.
L'angelo nero fece solo in tempo a guardare il nano, poi, mentre stava per trafiggere Beatrix al cuore con la sua lunga lama, scomparve.
"E' tornato" disse Beatrix rialzandosi.
"Appena in tempo" rimbrottò il nano volgendosi nuovamente verso Maddy "tu, sei stava fortunata" quindi le allungò un braccio e l'aiutò a rialzarsi.
"Basteranno delle semplici cure e le bruciature spariranno".
Il resto della notte passò tranquilla e il gruppo, il giorno seguente tornò alla cittadina portando buone notizie. Il passo era finalmente stato liberato dalle creature che lo infestavano.

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