giovedì 30 giugno 2016

Un brutto incontro

Dalle pagine del viaggio allucinante di Khellendrox.

Ricordo come se fosse ieri, quando camminando in quella foresta sconfinata, sentimmo d'improvviso la puzza salire dal terreno, Alak si inginocchiò tastando il terreno muschioso "zolfo" disse guardandomi.
"Attenti a dove mettete i piedi e soprattutto, niente magie".
L'elfo, che camminava leggiadro al mio fianco fece una smorfia e mi sorpassò stizzito.
Mentre il nostro cammino, con il passare delle ore, divenne stranamente sempre più agevole, l'odore si fece ancora più intenso e ogni tanto Alartes mi fece notare piccole nuvole giallognole che si alzavano dalle crepe del terreno, poi d'un tratto il terreno sotto i nostri piedi tremò, ci acquattammo attendendo il peggio, e quando rialzai la testa i miei occhi si confrontarono con quelli di una creatura mastodontica.
Alak portò d'istinto le mani alle armi imitato immediatamente da Alartes, io feci un gesto eloquente sperando di calmare i loro bollenti spiriti.
La bestia annusò l'aria, aprì le fauci e l'odore del suo stomaco mi colpì il viso, disgustato a stento trattenni un'imprecazione.
La fila di denti gialli e aguzzi che mi mostrò in quel sorriso sgraziato mi fece accaponar la pelle, calcolai che con un solo morso avrebbe potuto ingoiarmi. Tenni il mio sguardo sul suo senza proferir parola; la creatura sbuffò nuovamente e un muco lattigginoso mi inondò lasciandomi umidiccio e sudicio, poi come improvvisamente era comparsa davanti a noi, improvvisamente scomparve tra la vegetazione lasciandoci impietriti davanti al nulla.
Giorni dopo, parlando con un vecchio scoprimmo trattarsi di Gratrix, la creatura dei boschi, una aberrazione creata da un mago pazzo che abitava la torre Est.
Alartes disse che avrebbe voluto assaggiare le sue carni, l'elfo ne fu disgustato a tal punto che rivide la sua cena e dopo aver bevuto una tisana corroborante si chiuse nella sua stanza senza neppure salutarci.
Il mattino successivo, riprendemmo il cammino lasciandoci alle spalle la foresta pluviale e prendemmo la via carovaniera che ci avrebbe portato, probabilmente per l'ora di pranzo a Norgod, la capitale, dove dovevo incontrare Frighia la sacerdotessa.  (Foto di You Are Better Off Dead)

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