mercoledì 12 agosto 2015

Il progetto rubato - Prima parte

Quando il netrunner rientrò dal solito giro serale, trovò sulla segreteria telefonica un messaggio stringato "L'ingegner Chiesi vuole vederla nel suo ufficio domani mattina alle nove. Mi raccomando sia puntuale, se non si presenterà, l'incarico a lei assegnato sarà assegnato ad altro netrunner".
Giancarlo Ugolotti, aveva da poco terminato un altro lavoro e viste le finanze misere rimaste sul suo conto, aveva giusto bisogno di un nuovo lavoro. Il datore di lavoro, era famoso e ricco, quindi c'era da sperare che anche il lavoro potesse essere remunerativo.
Nello stesso istante anche altri due individui ricevettero lo stesso messaggio. Il primo era un giovanotto intrallazzato un po' ovunque, aveva raggranellato una mezza fortuna ed era solito spenderla per sfoggiare nuovi abiti firmati e frequentare gente alla moda. Quando sentì il messaggio sul suo viso si dipinse un sorriso sornione "soldi facili" si disse tra sé e sé, sicuramente avrebbe accettato il lavoro.
L'altra pesona contattata dalla segretaria del dottor Chiesi fu un killer, venivano chiamati "solitari" agivano per conto di corporazioni oppure, all'occasione diventavano guardie del corpo di personaggi in vista in visita a Parma. Appena sentito il messaggio, controllò le sue armi che fossero in ordine, poi si preparò per andare a letto. Sarebbe partita presto al mattino, in moto avrebbe evitato il traffico cittadino.
Il mattino seguente i tre si presentarono in una viuzza del centro che alcuni decenni prima era stata teatro di situazioni molto losche legate alla prostituzione e alla droga, ora, il governo reggente, aveva deciso di istituire il coprifuoco serale e un servizio militarizzato di polizia, quindi la delinquenza, almeno quella più visibile era sparita.
La donna arrivò davanti al palazzo in stile liberty puntuale, parcheggiò la sua moto e percorse gli ultimi metri a piedi. All'ingresso, per pochi secondi, scorse un buono ben vestito che subito dopo scomparve all'interno del palazzo.
Arrivata davanti alla porta diede una rapida occhiata alla pulsantiera del citofono, la luce della telecamera si accese, non fece in tempo a dire il suo nome che già la porta stava scattando "primo piano".
Quando fu entrata, salì le scale, e poi si accostò al giovanotto che aveva visto entrare in precedenza "anche tu qui?"
L'uomo d'affari la degnò di un leggero sguardo poi, visto che la porta si stava aprendo fece un passo avanti preparandosi a varcare la soglia.
Il netrunner, appiedato dalla sua moto arrivò qualche minuto dei primi due, salì le scale ed entrò nell'appartamento riccamente arredato.
"Buon giorno, l'ingegnere vi sta aspettando" disse la ragazza che li aveva accolti all'ingresso.
I tre senza indugiare oltre avanzarono nel corridoio poi fecero il loro ingresso in una stanza molto spaziosa. Dietro una scrivania in mogano sedeva un ometto basso e tracagnotto, il suo corpo, non più giovane era fasciato da un gessato Armani alla bocca aveva una sigaretta elettronica che emanava un fumo bianco dolciastro.
"Sedetevi" disse addocchiando tre sedie poste vicino alla scrivania.
I tre, come indicato dal signor Chiesi si sedettero e attesero istruzioni.
"Vi ho fatto chiamare perché dalle informazioni che ho raccolto, voi siete le persone adatte per risolvere un problemino che è accaduto la notte scorsa. Dall'ufficio brevetti è sparito un importante documento e voi dovrete assolutamente recuperarlo prima che questo prenda il volo. Mi intendente vero?".
I tre annuirono, poi iniziarono le domande alle quali l'ingegnere rispose con cortesia e puntualità, "per altre informazioni, vi invito a recarvi alla sede della ditta, là troverete il  direttore tecnico addetto alle ricerche e altri, che sapranno dirvi di più sull'accaduto. Per facilitare il vostro ingresso e permanenza all'interno della Chiesi vi darò dei passy".
L'uomo si alzò, frugò in una scansia e tirò fuori tre tessere magnetiche "ecco, fatene buon uso".
I tre presero i budge e poi, dopo aver salutato uscirono dall'ufficio.
Arrivati davanti alla Chiesi, videro immediatamente un gruppo di uomini armati che presidiavano l'ingresso e di tanto in tanto facevano la ronda intorno al palazzo.
Bastò mostrare la tesserina magnetica per farli passare senza domande. Nella hall, una ragazzina poco più che quindicenne li accolse un un gran sorriso, alcuni tatuaggi sulle braccia affusolate della ragazza si illuminarono prendendo tonalità di colore differenti.
"Sono stata avvertita del vostro arrivo" sempre sorridendo e mostrando due brillantini posti sugli incisivi "al primo piano troverete il dottor Cristian Dioni, che vi darà alcune informazioni utili, al quarto piano, invece, potrete vedere la scena del crimine. Vi avverto ci sono quattro morti e ancora la scientifica al lavoro".
I tre si avvicinarono alle cabine degli ascensori e dietro di loro la ragazzina disse con voce mogia "dovrete fare le scale".
Il palazzo tutto vetri e metallo, salendo offriva una vista dei dintorni, la zona industriale si era allargata fino a lambire l'autostrada, unico neo, un palazzo forse in costruzione, forse abbandonato che copriva una parte della visuale.
Quando raggiunsero il primo piano il dottor Dioni, probabilmente avvertito dalla ragazza al pian terreno, era già sul pianerottolo. Li salutò cordialmente e rispose alle loro domande. Il netrunner chiese se ci fossero dei dispositivi di sicurezza e si fece mostrare il tubo contenente il progetto rubato. Gli altri due si limitarono a prendere appunti mentalmente e a farsi un'idea di chi e quanti potessero essere gli esecutori di tale opera.
Raggiunto poi il quarto piano, i tre si divisero, il corporativo guardò le finestre da dove erano penetrati i ladri, mentre la ragazza fece alcune domande agli uomini della scientifica per avere informazioni sulle possibili cause della morte dei quattro uomini in terra.
Dopo aver raccolto anche quelle informazioni, mentre il netrunner disse che avrebbe preso informazioni dal circuito interno di sorveglianza, gli altri due decisero di scendere, chiedere alcune cose alle guardie e poi dare un'occhiata in giro.
"Hai visto quel palazzo?" chiese l'uomo alla ragazza "sì, secondo me potrebbe essere un buon punto di osservazione, che ne dici se andiamo a darci un'occhiata?".
I due attraversarono la strada ed entrarono nel palazzo fatiscente proprio accanto alla sede della Chiesi.
Cosa li attenderà in quel palazzo decadente? E nel frattempo il netrunner cosa avrà scoperto riguardando i video della sorveglianza?

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