mercoledì 23 settembre 2015

Menaphirre

Quando la nave attraccò al molo, il nano avvertì un leggero scossone. Si era lasciato convincere da Alartes a prendere quell'imbarcazione e attraversare il lago "vedrai il viaggio sarà tranquillo" aveva detto il guerriero e aveva mostrato al nano i biglietti comprati la mattina stessa.
Il viaggio, in effetti, era durato molto meno di quanto ci avrebbero messo se avessero dovuto attraversare la valle di Fresth e svalicare seguendo il fiume Novko, ma il chierico aveva dovuto portare parecchia pazzienza e soprattutto era dovuto intervenire per salvare alcuni uomini dell'equipaggio che si erano esposti allo sguardo di una creatura incantata degli abissi lacustri.

Finalmente Khellendrox, tirando un sospiro di sollievo sbarcò e dopo aver dato un'ultima occhiata all'imbarcazione guardò Alartes con aria di rimprovero.
Il guerriero sostenne lo sguardo del nano per alcuni secondi, poi si affrettò a rincuorarlo "al ritorno prenderemo una nave volante" ridacchiando.
Il nano sbuffò non del tutto soddisfatto dell'affermazione della sua guardia del corpo, aggrottò la fronte e si dedicò ad osservare le mura della cittadina.
Fu Alak a prendere la parola "Sono stato a Menaphirre diverse volte, è una cittadina tranquilla anche se gli abitanti sono piuttosto pigri e schivi"
Shin guardò Alak pensando ai furtarelli messi a segno dal mezzo sangue, poi affiancandosi al nano proseguì il discorso di Alak "...ma la cosa più interessante è la leggenda del drago".
Il nano si fece più attento.
"Si dice, infatti, che sulla città gravi la presenza di un drago che la protegge dai malintenzionati. Infatti è da qualche secolo che nessuno si attenta più ad assalire le sue mura".
"Il drago esigerà sicuramente un tributo, se così fosse" replicò il chierico.
"Certamente" disse l'elfo "quale drago non fa qualcosa in cambio di altro? E infatti, questa protezione rende i cittadini catatonici e come diceva Alak pigri e schivi".
"Tutto qui il tributo?" chiese Alartes un po' incredulo.
"All'apparenza, ma se si scava nel profondo, si può notare tra la popolazione delle creature che di umano hanno ben poco"
"Draconici" disse sottovoce quasi riflettendo Khellendrox "creature demoniache che abitano sotto la città".
"Esattamente" disse il mago quasi a rispondere al nano "il drago ha voluto costruire una città sotto la città e l'ha popolata di creature a lui affini".
"La conquista è iniziata dunque" disse Alartes sfiorando involontariamente l'elsa della spada.
"Già, ed ecco svelato il motivo della nostra visita" disse Khellendrox varcando l'arco d'ingresso alla città "ora faremo visita al vecchio Sufhy, da lui esigo delle spiegazioni dettagliate del perché e del percome abbiamo dovuto fare tutto questo viaggio". Foto di Zero Distance

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