martedì 2 febbraio 2016

I quattro cavallieri non morti

La leggenda risuona ancora nelle lande sperdute del Grondaiin e della Brusillis. Molti secoli orsono un nobile e i suoi tre figli, giunto da molto lontano a capo di un drappello di uomini senza paura, seminò il panico tra le genti delle due regioni. Una volta sconfitti entrambi i signori che regnavano al momento di stipulare la resa non chiese nulla se non il permesso di costruire la propria fortezza sul cucuzzolo della montagna che univa i confini dei due regni.
Entrambi i regnanti seduti al tavolo delle trattative rimasero stupefatti della misera richiesta e prima che lo straniero potesse aggiungere altre pretese firmarono l'accordo senza fiatare.
Si dice che il castello fu costruito in una notte e che all'interno di quelle mura tetre vi rimasero solo i quattro uomini mentre tutti i soldati che li avevano seguiti in battaglia tornarono in patria.

"Io li ho visti" disse l'uomo che sedeva di fronte al nano "vestono ancora gli stracci che portavano secoli fa e il capo è coperto da un cappuccio consunto".
Il chierico trangugiò tutta la birra rimasta nel boccale poi attese paziente che l'uomo riprendesse a narrare quella strana storia.
"La carne si è consumata e le orbite dei loro occhi sono vuote, mani ossute brandiscono spade e lance. Non temono nulla e soprattutto non si fermano davanti a nessuno".
"Dunque hanno ripreso a seminare il terrore?" chiese Khellendrox
"Nel Grondaiin e nella vicina Brusillis non hanno trovato alcuna resistenza, ora quelle terre sono abitate solo da nomadi pastori e sono rari i mercanti che percorrono l'unica via di comunicazione che attraversa il passo, così si sono spinti a nord nel Chesserix e qui il conte ha tentato di fermarli mandando a morire buona parte del suo folto esercito..."
"... e ora è qui per chiedermi di intervenire" si intromise il nano chiudendo il discorso dell'uomo.
L'ospite seduto al tavolo abbassò lo sguardo sullo stufato oramai freddo che aveva nel piatto "sarete ben pagato".
"Non è questione di pagamenti, qui è questione di conoscere l'avversario e da quello che dite trattasi di non morti o ancor peggio demoni" il chierico guardò i pochi astanti nel locale, poi frugò nella borsa e tirò fuori una pergamena consunta srotolandola sul tavolo "ci vorrà qualche giorno prima che gli amici mi raggiungano, poi partiremo".
L'uomo sembrò risollevato e un sorriso stiracchiato comparve sul suo viso solcato da rughe scure "dunque siete disposto?".
"Quando si tratta di non morti o demoni non posso rifiutarmi" ridacchiando poi indicò un punto sulla mappa "ci troveremo qui tra una settimana e da lì partiremo. Voi verrete con noi" aggiunse perentorio.
L'uomo si alzò di scatto facendo cadere a terra la sedia alle sue spalle "dev... devo proprio?" balbettando.
"Lo esigo" alzandosi a sua volta e riarrotolando la mappa "ci guiderete in quelle terre".
L'uomo bevve l'ultimo sorso di vino e poi uscì dal locale borbottando qualcosa, il nano al contrario si risedette e chiamata a se la camerriera ordinò un'altra birra rimugginando sul da farsi.(Foto di You Are Better Off Dead)

Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate?