sabato 25 luglio 2015

"Ti dico che si tratta di un sabotaggio" la voce squillante di Katy gli risuonò nell'orecchio destro, Khellendrox non disse nulla aspettando gli ordini che sarebbero arrivati di lì a poco, e infatti la voce tornò a squittire "...e dovrai sistemare la faccenda, quindi ora vai alla petrolchimica abbandonata e ti affianchi ai vigili del fuoco e cerchi prove".
Il nano non fece alcun commento, schiacciò un pulsante viola sul volante e prendendolo con entrambe le mani sterzò violentemente a destra entrando in una via fortunatamente deserta.
"Petrolchimica Pinch" disse scandendo bene le due parole e sul barabrezza si illuminò una porzione del vetro facendogli vedere la strada che doveva percorrere.
Il tragitto fu breve e riuscì a sfruttare tutta la potenza del mezzo. Quando arrivò, una squadra di pompieri si aggirava nei dintorni del capannone e si stava dando da fare per spegnere gli incendi.
Scese dall'hummer e dopo aver mostrato il tesserino magnetico all'ufficiale in comando si mise la corazza termica.
"Io vado" disse iniziando a camminare lentamente verso l'ingresso della fabbrica dismessa.
Uno dei pompieri lo seguì e quando fu pronto per entrare nell'edificio gli spruzzò addosso una sostanza verde che gli si appiccicò sulla corazza termica "questo dovrebbe darti un po' più tempo".
Khellendrox entrò in quell'inferno, c'erano fiamme ovunque e le tubature, rotte in alcuni punti, sprigionavano gas che si levavano tutt'attorno e di tanto in tanto prendevano fuoco.
Camminava a fatica, dentro quella corazza il caldo era quasi insopportabile, prese una grossa pinza e la usò come bastone per procedere in mezzo alla ferraglia incandescente che era sparsa sul pavimento.
Da una delle finestre gli arrivò addosso della schiuma che gli diede un po' di refrigerio, avanzò ancora di qualche passo e finalmente raggiunse il pannello principale da dove pensava si fosse sprigionato l'incendio. 
Abbassò il visore e iniziò a verificare tutti i collegamenti, poi alle sue spalle ci fu una violenta esplosione ed egli venne sbalzato a terra, avvertì un dolore lancinante al ginocchio destro e il calore all'interno della corazza iniziò a salire. Guardò sul braccio destro il visore delle funzioni vitali, sembravano tutte a posto, poi schiacciando un tasto esaminò le funzioni della corazza e così scoprì di aver subito dei danni piuttosto ingenti, ecco scoperta la causa del caldo che continuava a salire.
Cercò a tentoni la pinza che gli era caduta nello sbalzo, la trovò e aiutandosi con quella, riuscì ad alzarsi, le fiamme sembravano essersi alzate e il quadro, distante un paio di metri era completamente circondato dal fuoco, oramai era inutile cercare indizi.
Camminò a fatica verso l'uscita, la giuntura del ginocchio destro si era bloccata e si era formato uno squarcio sulla calotta dell'articolazione.
"Mi serve aiuto all'interno" disse alzando la voce per cercare di farsi intendere dalla squadra che stava operando all'esterno e che gli avevano detto sarebbe stata sempre in collegamento audio.
"Mi sentite? Mi occorre aiuto per uscire" disse nuovamente sforzandosi di alzare ulteriormente il tono della propria voce.
Nessuna risposta giunse dall'esterno. Si guardò attorno e proprio in quell'istante cadde una trave dal soffitto andando a bloccare il passaggio da dove era venuto.
Voltando lo sguardo a destra e a sinistra, individuò un'apertura, si trascinò da quella parte, poi, quando vide l'enorme cisterna che pendeva dal soffitto alla sinistra dello spazio aperto gli si raggelò il sangue, veloce impartì un ordine e poi aggiunse "Frequenza libera. Ho bisogno di aiuto, qualcuno mi sente?"
Ci vollero alcuni secondi prima che una voce rispondesse alla sua chiamata "Ti sento, di cosa hai bisogno?" era una voce metallica, il nano cercò di spiegare la situazione e impartì l'ordine di avvertire la squadra di pompieri che era all'esterno.
La voce metallica si limitò a dire che avrebbe fatto tutto il possibile, poi calò il silenzio.
Il visore sul casco si spense all'improvviso, Khellendrox rimase praticamente al buio, senza la tecnologia, guardandosi attorno, vedeva solo dei bagliori rossastri accendersi e spegnersi ovunque. Avanzò ancora un po' verso l'apertura che aveva individuato precedentemente, guardò preoccupato verso l'alto, con il visore spento non riuscì a vedere la cisterna ma questo lo rassicurò, probabilmente era vuota oppure, al suo interno nulla stava bruciando.
Oltrepassò l'apertura e sentì delle voci, cadde a terra e avvertì il calore aumentare immediatamente, le forze gli stavano venendo meno, l'unica cosa che riuscì a fare fu quella di battere la pinza sul pavimento sperando che qualcuno lo sentisse.
Avvertì aria fresca sul viso la voce di una donna gli stava dicendo qualcosa, aprì gli occhi. Qualcuno gli aveva tolto lo scafandro, era sdraiato in sospensione su una barella e una giovane donna lo stava medicando.
"Va tutto bene" gli disse sorridendo "ti hanno recuperato"
Il nano sospirò e chiuse gli occhi, dopo avrebbe pensato a stendere rapporto e a parlare con il responsabile della squadra antincendio.
Illustrazione di Ignacio Bazán Lazcan

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