martedì 22 marzo 2016

La strega

Scese la sera e il gruppo dovette inevitabilmente fermarsi, Alak si prese l'incarico di raccogliere legna per il fuoco, Alartes e Shin sistemarono il campo, Khellendrox si inginocchiò e pregando il divino andò a scandagliare i dintorni alla ricerca di presenze malvage.
Stava per completare la preghiera quando dalla boscaglia giunsero dei rumori, poco dopo comparve Alak, si teneva entrambe le mani sul fianco destro che sanguinava copiosamente, pallido come un cencio balbettava qualcosa di inconsulto. Il nano, alzandosi gli si fece incontro per cercare di capire cosa gli fosse successo. Alartes portò istintivamente la mano destra all'elsa della spada mentre Shin, finita di sistemare la sua tenda si guardò attorno silenzioso.Guardando la ferita riportata dal mezzosangue, il nano non ebbe alcun dubbio, era stato morso.
"Chi ti ha fatto questo" gli chiese mentre stava già praticando sulla ferita la sua potente guarigione.
Alak subito non rispose, sospirò e poi disse in un sussurro "una strega".
Il nano guardò verso i cespugli da dove era arrivato il compagno di viaggio e la vide.
Una piccola donna, dai tratti anziani sbucò dai ginepri con un balzo. Portava una lunga tunica nera e impugnava un bastone nodoso "siete tutti morti" urlò agitando il bastone verso i quattro uomini.
Alartes, veloce le fu addosso, senza pensare sollevò la spada impugnandola con entrambe le mani, il colpo, preciso e violento si infranse a pochi centimetri dalla testa incappucciata della donna, poi scivolò a destra malgrado il guerriero la volesse dirigere altrove.
Shin, richiamò a sé la forza del fuoco e sul palmo della sua mano destra comparve una sfera infuocata, con forza la gettò verso la donna, che, già alle prese con gli attacchi di Alartes, non riuscì a parare l'ennesimo colpo.
Le sue vesti presero fuoco e l'odore acre riempì l'aria della radura.
Khellendrox chino si Alak non poté far altro che assistere alla scena impotente.
La strega riuscì ad estinguere le fiamme divampate sulla sua tunica e fulminò con gli occhi il mago, poi, pronunciando parole arcane fece crescere dei rampicanti intorno alle gambe dell'elfo che si trovò ben presto intrappolato e immobilizzato.
Alartes, approfittando del momento affondò la propria spada nel costanto della donna che si accartocciò su se stessa.
"Colpiscila ancora" disse il nano restando chino su Alak che continuava a perdere sangue dal costato.
Il guerriero seguendo le istruzioni del nano alzò nuovamente la spada sulla donna che vedendosi sconfitta decise di scomparire con un ultimo incantesimo.
"Ci rivedremo..." queste furono le sue ultime parole.

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