martedì 7 giugno 2016

Ivy Poison e John Fox

Mentre camminava tranquilla, Ivy, sentì un fruscio alle sue spalle, si addossò ad un albero divenendo un tuttuno con il tronco di questo e vide passare due uomini armati che si guardavano attorno, probabilmente stavano cercando qualcosa o qualcuno.
Poison, dopo averli lasciati passare si mise sulle loro tracce, la cosa non fu affatto difficile, lei, infatti conosceva molto bene quell'ambiente.
Camminò silenziosa e quando li vide aggirarsi sul sentiero fischiettò attirando la loro attenzione.
I due uomini si voltarono impugnando le pistole "Ivy, arrenditi, sappiamo quali sono le tue intenzioni, e abbiamo l'ordine di ucciderti".
La ragazza, per niente sorpresa dall'atteggiamento dei due, fece alcuni passi verso di loro "signori, non mi pare il caso di essere così aggressivi, sono sicura ci si possa accordare".
I due si guardarono sbigottiti poi tornarono a guardare Ivy che nel frattempo li aveva raggiunti.
Cinse alla vita il primo e lo baciò sul collo, poi si scostò indietreggiando di qualche passo "non vorrai certo che lui abbia la possibilità di restare solo con me vero?" disse con voce flebile.
L'uomo irretito dalle parole di Poison la guardò con un sorriso ebete, poi puntò la propria arma verso il suo compagno "devo ucciderti" disse con una sicurezza che non ammetteva repliche.
L'altro lo guardò, poi provò a persuaderlo "sei caduto nella sua trappola, dobbiamo ucciderla".
Ivy guardò l'uomo che in precedenza aveva baciato "stai forse aspettando che mi faccia del male o che addirittura ne faccia a te?".
A quelle parole l'uomo, oramai del tutto prigioniero della pozione di Ivy, guardò nuovamente il suo compagno e senza attendere oltre premette il grilletto della propria arma, esplosero due colpi che, vista la vicinanza del bersaglio andarono a segno. L'uomo colpito cadde a terra.
"Ora vai, ci vedremo alla fabbrica questa notte e poi ti porterò con me".
L'uomo, oramai divenuto un automa nelle mani di Poison, girò sui tacchi e lasciò il bosco.
Ivy soddisfatta, finì di raccogliere le foglie, decisa a preparare nuova pozione per la missione serale con Harley Quinn.
Nascosto tra gli alberi John Fox aveva assistito alla scena, avrebbe voluto intervenire e sarebbe stato abbastanza veloce perché nessuno se ne accorgesse, ma quando stava per farlo, sentì alle proprie spalle dei rumori, una strana creatura si mosse velocemente verso di lui tentando di mordelo, egli, utilizzando la sua ipervelocità, riuscì a evitare quel morso, scostò le fauci della cratura e stringendo il collo lungo del suo assalitore lo strinse fino a soffocarlo.
"Che fosse tutta opera di Poison?" Si chiese mentre ancora stringeva il collo dell'animale che non ne voleva sapere di morire.
Le zampe anteriori dell'animale, si sollevarono piegandosi in maniera innaturale, e due artigli a tre dita, strinsero le braccia di John tentando di divaricarle, probabilmente nel tentativo di fargli allentare la presa.
I tre artigli affondarono nella carne delle braccia di John Fox che socchiuse gli occhi, si concentrò, allontanando il dolore, strinse ulteriormente il collo della creatura che continuava a divincolarsi per sottrarsi a morte certa, poi strabuzzò gli occhi e gonfiando il petto setoloso, aprì la bocca sputando in faccia all'uomo.
La saliva acida investì il viso di John che iniziò a sfrigolare, perse la vista per un istante, allentò la presa e fece un passo indietro.
La creatura, tornò a respirare e prendendo vigore si gettò su di lui, colpendolo nuovamente con gli artigli.
John, sbattendo le palpebre tornò a vederci normalmente, la pelle del viso stava guarendo velocemente e non sarebbe rimasta traccia di quello scontro, poi incurante delle ferite alle braccia e al petto, avanzò veloce, la creatura non si accorse neppure del nuovo attacco, John questa volta colpì furibondo la testa triangolare dell'animale che sanguinante cadde a terra.
John diede un calcio al corpo oramai senza vita della creatura, poi si girò nuovamente verso Ivy e i due uomini. Sentì uno sparo e vide uno dei due cadere sull'erba, poi sentì Ivy dire all'uomo che si sarebbero rivisti la sera stessa alla fabbrica, quindi dopo che l'uomo si fu allontanato la vide scomparire tra le frasche a sua volta. Si guardò le braccia, le ferite si erano quasi del tutto rimarginate e la pelle del viso, stava lentamente tornando normale.
Sorrise tra sé e sé "inutile andare a cercare Poison, la troverò stasera alla fabbrica e chissà che insieme a lei non riesca a catturare anche Harley Quinn, due piccioncine con una sola fava". (Foto di Davide Eddy Ederle)

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