martedì 7 giugno 2016

L'unione fa la forza

Khellendrox, sul promontorio attese nascosto che i tre lo raggiunsero. Fu la mutaforme a scovarlo, toccando una roccia divenne un tuttuno con il territorio circostante, si mosse silenziosa e si avvicinò al nano che stava tenendo d'occhio gli altri due."Mastro nano" sussurrò appena gli fu accanto "non c'è motivo di nascondersi, siamo amici".
Il nano si guardò attorno, poi socchiuse gli occhi e sussurrò alcune parole, prima che la preghiera potesse essere esaudita, la donna sfiorò il nano e si trasformò nuovamente, questa volta in una nana che apparve proprio davanti al chierico.
"Come ho detto non occorre che vi nascondiate, siamo venuti in tuo soccorso".
Khellendrox fece un passo indietro "soccorrermi?"
"Una creatura gigantesca è nascosta su questa montagna e quasi sicuramente ti ha già individuato, presto arriverà qui"
"Sciocca mutaforme, pensi che non sia in grado di affrontarla?"
La ragazza sembrò risentita da quelle parole, portò due dita alla bocca e fischiò e subito accorsero anche gli altri due avventurieri che avevano salito il sentiero con lei.
Fu il grosso guerriero a parlare "Khellendrox, la tua fama ti precede, e un uomo ci ha mandato a cercarti, sappiamo dove sei diretto e sappiamo anche, per via delle visioni di Khyre che incontreremo un enorme creatura.
Vhyre piegò leggermente il capo "insieme riusciremo a sconfiggere il mostro e raggiungeremo il villaggio".
Il nano si guardò attorno "non vedo nessun mostro e..." le parole gli morirono in gola, infatti un ombra si proiettò su di loro.
Il guerriero impugnò le due lunghe spade Khyre agitò il bastone mentre la mutaforme si confuse nuovamente con il territorio circostante diventando di pietra.
Il chierico prese il martello e si aggiustò lo scudo preparandosi alla battaglia.
La craeatura, con un verso stridulo e impetuoso, arrivò su di loro, li guardò uno a uno e tentò di calpestarli con gli zoccoli, dominava anche il guerriero che superava di gran lunga i due metri, sul capo aveva un palco di corna gigantesche gli arti anteriori, sollevati da terra si muovevano veloci pronti a colpire l'avversario così come la corta coda frustava l'aria.
Ukephe riprese le sembianze di donna e brandendo il lungo bastone dorato pronunciò alcune parole e colpì la creatura con una serie di fulmini. La maga imitò la mutaforme agitando le mani davanti a sé e dai palmi uniti scagliò sul mostro due sfere di fuoco che lo andarono a colpire alla zampa destra.
Il guerrieri, presa una breve rincorsa, si scagliò sul mostro incrociando le lame riuscì quasi a recidere una delle zampe anteriori che avevano tentato di fermare la sua corsa.
Il nano, provò a colpire la craetura ma la sua stazza non gli permise di fare molti danni all'arto preso di mira.
La cratura girando su se stessa e gridando di dolore, menò un gran fendente con l'arto anteriore ancora sano al guerriero che venne gettato a terra diversi metri distante.
Sferzò la coda cercando di colpire la mutaforme, ma la ragazza all'ultimo istante riuscì a scansarsi e a schivare la frustata.
La maga invece fu vittima delle corna del mostro riportando una ferita ad un fianco piuttosto profonda.
Al nano toccò miglior fortuna, infatti, il mostro tentò di schiacciare quel microbo, ma pur essendo veloce e danzando sul terreno non riuscì a colpire il proprio nemico che riparato dallo scudo torre riuscì ad evitare ogni impatto.
Il guerriero, un po' intontito si rialzò, furioso per via del colpo subito, corse verso il mostro e questa volta le due lame riuscirono a recidere completamente l'arto già ferito.
Vhyre tornò a concentrarsi, agitando nuovamente le mani davanti a sé fece salire dal terreno dei rovi robusti che imprigionarono gli zoccoli dei due arti inferiori, la craetura si ritrovò così imbrigliata al terreno.
Ukephe unì le mani dalle quali scaturì una piccola fiammella, poi il fuoco si propagò su tutto il suo corpo e in breve si trasformò in una sfera infuocata, prese il volo e andò a colpire la creatura sul muso accecandola.
Khellendrox, avendo capito che con le armi aveva poche possibilità di ferire quell'avversario mastodontico, si concentrò pregando il divino, il cielo sopra il mostro si rannuvolò e dalle nubi più scure scese una colonna di fuoco che investì l'aberrazione.
Il mostro si accasciò al suolo, oramai messo alle strette, richiamò a sé le ultime forze e tentò di colpire Ukephe che svolazzava davanti al suo muso molto lentamente, il fuoco di cui era formata si stava lentamente spegnendo e stava riprendendo la forma umana, presto avrebbe dovuto scendere al suolo, l'enorme palco di corna ramificate, agitandosi furiosamente, sfiorarono più volte la donna, poi si fermarono di colpo e la mutaforme riuscì a toccare il suolo e mimetizzarsi tra le rocce.
Il guerriero, si avvicinò nuovamente al mostro, l'enorme muso sbuffava verso di lui ed egli alzando entrambe le lame li trafisse più volte.
Anche la maga, malgrado fosse ferita, volò vicino alla creatura e questa volta rovesciò su di lei piccoli frammenti accuminati di ghiaccio che perforarono la sua pelliccia.
Khellendrox, ora più comodo a colpire il mostro riprese il martello e colpì violentemente il fianco dell'animale.
Il mostro esalò l'ultimo respiro, poi chiuse gli occhi sofferenti e morì.
"Cosa ne dici nano, avresti potuto affrontarlo da solo?" chiese il guerriero soddisfatto per la vittoria ottenuta.
"Forse avevate ragione, da solo non avrei potuto sconfiggere questa creatura" ammise "ora verrete con me al villaggio?".
"Ti accompagneremo fino al villaggio, dove Shin e Alartes ti aspettano.
Così il gruppo si mise in marcia, dovevano scendere dalla montagna e attraversare la valle, accamparsi per la notte e poi, probabilmente sul calare del giorno seguente, avrebbero raggiunto il villaggio.

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