lunedì 6 giugno 2016

Le avventure del vampiro Jeff Khell

La notte successiva Charles mi chiamò dicendomi che ci saremmo dovuti incontrare tutti quanti e andare dal Barone. Probabilmente aveva da darci nuove istruzioni dopo l'uccisione del "Mandarino" e poi dovevamo relazionare sull'acquisto delle armi per un ipotetica banda di alleati. Mi limitai ad ascoltare, ero ancora un po' scosso dalla perdita di Olivia e volevo buttarmi alle spalle quella brutta esperienza, poi gli dissi che in un qualche modo li avrei raggiunti inventandomi una missione secondaria che dovevo svolgere prima dell'incontro.

Arrivai nella zona universitaria e seguendo le fogne arrivai nei pressi del locale. Quando entrai Mark mi fece un gesto e raggiunsi la sala dove il Barone stava già parlando.
"... con le armi possiamo finalmente avere un piccolo esercito che potrà aggiungersi a voi".
"Sì, l'acquisto è stato semplice e ho potuto aggiungere alle armi anche un mezzo" disse Charles.
Il barone scosse la testa e sul suo viso comparve un sorriso "Ottimo lavoro. Ma cambiando argomento, il milite ha scoperto un magazzino dove dovreste trovare della droga fresca, è in periferia, dovete arrivare là e una volta fatti fuori coloro che lo occupano, vedete di far sparire la roba. Soft mi raccomando, non voglio altra pubblicità".
Nessuno sollevò obiezioni e una volta usciti salimmo sulla macchina di Charles che spronò il suo ghoul che era alla guida a spicciarsi, spiegandogli la strada.
Veloce raggiungemmo la periferia e poi, lasciandoci alle spalle le ultime case, entrammo in una zona industriale visibilmente abbandonata.
Il capannone si presentò molto alto rispetto agli altri, superava i nove metri e presentava un grande portone all'ingresso che doveva essere stato l'entrata per camion che dovevano caricare e scaricare il materiale contenuto all'interno del capannone. Pochi passi a sinistra del grande portone notammo una porta più piccola e parcheggiati in fondo al cortile due scooter.
Invisibile mi mossi veloce girando attorno al capannone, notai una scala antincendio sul retro che saliva al piano superiore e un'ulteriore porta. Non vidi nessuno all'esterno e quando tornai alla macchina dissi che potevamo agire sotto la copertura del mio potere restando invisibili il più a lungo possibile.
John si dimostrò, come al solito, impaziente di entrare in azione.
"Potremmo dividerci in questo modo, io, il meccanico e il tuo ghoul" guardando il suo principale "potremmo occuparci del piano inferiore, dividendoci alle porte di accesso, voi potreste salire le scale e ispezionare il piano superiore".
Prima di dividerci diedi a Mark, il meccanico mio servitore alcuni suggerimenti, poi lo lasciai davanti alla porticina. John era già posizionato davanti al portone pronto all'azione.
Ascoltando all'interno sentì delle voci ne individuò due o tre, arrivavano a lui sommessamente, probabilmente dovevano essere molto all'interno. Tirò il portone ed entrò.
Tre uomini lo guardarono sbigottiti. Stavano trafficando nel bel mezzo di scansie occupate sulle quali, gomme di ogni tipo sembravano essere lì da tempo.
"Non voglio farvi alcun male, dovete solo dirmi cosa fate da queste parti, e chi è il vostro capo" disse il vampiro con voce calma.
Due dei tre tirarono fuori le armi l'altrosembrò indeciso sul da farsi.
John estraendo gli artigli non ripeté l'invito a collaborare e si gettò sui tre umani, loro svuotarono il caricatore sulla creatura minacciosa.
I proiettili schivarono miracolosamente il vampiro e si persero sulle gomme alle sue spalle, lui al contrario, assetato di sangue e violenza si avventò sugli umani e in breve tempo ebbe la meglio su di loro.
Due trovarono la morte sotto i suoi artigli, il terzo, ridotto piuttosto male, si arrese e vuotò il sacco "la donna che cerchi è di là".
Nel frattempo Mark il meccanico, non sentendo nulla provenire dalla stanza che dava sulla porticina, l'aprì lentamente e guardò al suo interno. Non vedendo nessuno entrò e fu allora che sentì due voci, una maschile e una femminile provenire da una stanza prospiciente.
L'uomo, quando si affacciò per vedere chi fossero i due iniziò a sparare e lui, con grande coraggio si gettò dietro ad alcune casse che gli fecero da scudo.
Uscendo dal nascondiglio guardò i due nemici, la donna, piuttosto magra e dall'età indefinita teneva in mano una pistola ma sembrava poco intenzionata ad usarla. L'uomo, al contrario si stava avvicinando con l'intenzione di scovarlo e ucciderlo.
Il mio ghoul, armato di ascia attese, contò i passi che lo dividevano dall'energumeno armato di uzi e quando questi fu abbastanza vicino balzò su di lui squartandolo.
La donna, si dimostrò molto veloce, e il meccanico, claudicante tentò invano di sfuggirle uscendo dall'ufficio ed entrando dove prima era entrato John. Sfortunatamente per lui trovò la morte appena superato l'ingresso.
Noi salimmo le scale ed entrammo al piano superiore. Il locale, piuttosto ampio ospitava casse contenente del cibo e poi, come al piano di sotto gomme. Sentimmo gli spari provenire dal basso e poi le grida. Un uomo tentò di sbarrarci il passo, sia io che Charles tentammo di fermare la sua corsa, ma entrambi non riuscimmo a centrare il bersaglio. Il mio affondo con il coltello andò a vuoto e così anche i proiettili esplosi dall'uzi mancarono il bersaglio.
Fortunatamente dietro di noi Serena riuscì ad agire veloce e uccidere l'uomo che ci sbarrava il passo verso le scale.
Quando arrivammo al piano inferiore John aveva già completato il "lavoro", ci guardò sollevando le spalle "il loro capo è una donna e dovrebbe..." si fermò un attimo pensando forse solo allora che il nemico maggiore doveva essere esattamente dove era entrato Mark.
Mentre il ghoul di Charles entrava inseguendo l'ultimo superstite e vuotando il caricatore della sua arma su di lui, noi ci avviammo verso gli uffici.
Trovammo Mark esanime all'ingresso del portone, poi entrammo nell'ufficio dove trovai l'uomo che Mark aveva scannato, della donna, probabilmente la vampira che mi aveva chiamato giorni prima, nemmeno l'ombra.
Proprio in quel momento sentimmo il rombare del motore del PickUp parcheggiato nel capannone, tornammo veloci verso la zona dove John l'aveva visto parcheggiato ma tardi, stava già sgommando verso una via secondaria.
Tornammo alla macchina parcheggiata all'esterno, il ghoul di Charles con troppa calma mise in moto e tentò di inseguire la vampira, con il risultato nefasto di perdere le sue tracce poco dopo.
A quel punto, tornammo indietro per cancellare le tracce dell'eccidio lasciato sul campo.
John si mise all'opera, ammucchiò i cadaveri e mentre Serena cercava la droga, decise che era ora di bruciare il tutto.
Poco dopo, con poco nelle nostre mani lasciammo la ex zona industriale. Il deposito di gomme stava bruciando alle nostre spalle e il fumo denso e nero stava già inondando la zona e poco dopo sulla strada in direzione opposta incrociammo pompieri e auto delle forze dell'ordine.
Quando raggiungemmo il locale del Barone, la notizia era già stata trasmessa nei notiziari radio ma nessuno avrebbe collegato l'accaduto a noi.
Il Barone si dimostrò soddisfatto, io al contrario fui molto polemico.
"Me ne vado" sbottai.
"Questo è il secondo seguace che perdo e per ora non ho avuto nulla in cambio. Penso proprio che mi toglierò dalla banda".
Il Barone tentò di farmi cambiare idea ma ero troppo arrabbiato per ascoltarlo.
"Pare proprio che non mi si ascolti!" dissi alzando il tono della voce e uscendo sbattendo la porta.
All'interno la discussione proseguì ancora, Charles prese le mie difese "il Nosferatu non ha tutti i torti, è l'unico che ha avuto perdite e anche pesanti e serve la sua presenza nel gruppo, se dovesse mollare proprio ora perderemmo un informatore prezioso".
"Vedete di convincerlo" disse il Barone "... e vedete di continuare con un profilo basso".
Io, arrabbiato, entrai in un tombino e raggiunsi il covo andando a sfogarmi con Johnatan.
"Non è possibile, il secondo ghoul che perdo e nessuno pare farci caso".
Johnatan si dimostrò molto comprensivo e preoccupato. Appoggiò la mia decisione ma non completamente "non abbandonare, fai piuttosto in modo che abbiano bisogno di te e alza la posta, così che tu ne abbia a guadagnare" fu il suo consiglio prima dell'alba...

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