martedì 14 giugno 2016

Non solo ombre - seconda parte

Il nano e i suoi compagni uscirono dalla locanda molto presto, stava albeggiando e la cittadina era ancora immersa nel silenzio più totale. Recuperarono i cavalli e, dopo aver salutato la guardia all'ingresso presero la via che portava al passo. Fatti un centinaio di metri, sopra le loro teste videro una creatura gigantesca, volteggiava come un condor sulla sua preda.
Alartes si accostò al carretto e guardando in alto indicò la maestosa creatura violacea "Mastro nano, abbiamo visite".
Khellendrox, tirò leggermente le briglie e il cavallo al traino del carretto si fermò "Alartes, è tutto a posto, lei è Beatrix paladina dei draghi purpurei, cavalca il suo drago, ha accettato di buon grado di unirsi a noi".
Il guerriero guardò nuovamente il drago che stava scendendo in picchiata verso di loro, malgrado le parole rassicuranti del nano, portò la mano destra alla spada, pronto a difendere il chierico che sembrava tranquillo.
Beatrix fece planare lentamente Kivy e posarsi nel campo alla destra della strada. Scese e dopo aver dato una carezza al muso della creatura attraversò il campo e si avvicinò al carro.
"Salve" si limitò a dire.
"Beatrix, complimenti per la tua cavalcatura, se per te non è un disturbo, ho pensato, che ci precederai sulla strada che va verso il passo, così potrai vedere cosa sta accadendo e una volta arrivata al passo e fatte le dovute perlustrazioni, tornerai a riferire".
"Come volete, mastro nano".
Alartes stava per chiedere qualcosa, ma Beatrix non gli lasciò il tempo di parlare "è fuori discussione!" fu l'unica cosa che disse prima di allontanarsi verso il drago che docile la stava aspettando.
Shin, dietro di loro scoppiò in una risata fragorosa e Alak, al suo fianco scosse la testa "quella ci mangia tutti quanti, altroché".
Il nano sorrise poi riprendendo le briglie fece muovere il cavallo "andiamo, ci aspetta parecchia strada".
Beatrix si levò in volo e poco dopo divenne un puntino nel cielo in direzione nord.
La strada che portava a nord era ben curata, segno che i mercanti la utilizzavano frequentemente per i loro commerci. Il primo villaggio, secondo la mappa di Alartes doveva essere a quasi un'ora di cammino.
Il gruppo procedette spedito per due ore buone, poi, il territorio cambiò improvvisamente, la pianura lasciò il posto a piccole colline traforate da grotte.
"Fate attenzione, quelle grotte potrebbero essere abitate" disse sottovoce Alak guardando con sospetto a sinistra e a destra e restando pronto ad un attacco improvvisato.
Khellendrox, sul carretto chinò il capo, passarono alcuni secondi e quando riemerse dalla concentrazione della preghiera indicò un punto tra la vegetazione "là abita Maddy, lei conosce le arti oscure, e ha già affrontato le Ombre, ci aiuterà sicuramente o quasi".
Alartes scese da cavallo e corse verso la vegetazione indicata dal nano "Maddy, Maddy, siamo venuti in pace, sappiamo che ci sei e pensiamo tu possa aiutarci" disse scomparendo tra le frasche.
"Devo andare anche io?" chiese Alak voglioso di sgranchirsi le gambe.
"Non occorre, penso che Alartes non troverà ostacoli a tornare con la strega".
Shin guardò verso i cespugli e dopo aver agitato le mani disse due parole, aspettò qualche istante e poi sorrise "io non ne sarei così tanto sicuro".
Poco dopo si sentì un urlo, rumore di rami spezzati e poi silenzio, ed ecco comparire Alartes che teneva ben stretta tra le braccia una ragazzina che scalciava e urlava "lasciami andare, non ho nessuna intenzione di aiutare un nano dispotico e zoticone come il Khellendrox".
"Vedo che la tua fama ti precede" disse l'elfo ridacchiando ma smise immediatamente incrociando lo sguardo furente del nano.
"Quante storie" disse quando il guerriero posò a terra la ragazza tenendola per un braccio "devi aiutarci, saprai sicuramente delle Ombre e solo tu sai come scacciarle".
Maddy sputò in terra davanti al carretto, cercò nuovamente di divincolarsi dalla stretta del guerriero, poi placò la sua verve.
Nel frattempo poco più a nord Beatrix stava volando in sella al suo drago perlustrando la strada. Fino ad ora non aveva visto nessuno e neppure alcun segno del passaggio delle Ombre. Poi, in lontananza vide del fumo alzarsi da una gola che presentava ancora alcune pecorelle di neve.
Si chinò sul capo del drago e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. La maestosa creatura accelerò improvvisamente portandosi a ridosso del fumo.
Il villaggio era stato completamente messo a ferro e fuoco, sul terreno, si contavano una decina di corpi. Beatrix fece scendere in picchiata il drago e avvertì nella sua mente, la voce possente e triste della creatura "sono tutti morti".
La paladina non disse nulla, fece fare un altro giro sul villaggio al drago poi gli fece riprender quota, e fu allora che vide due nuvole nere formarsi dal nulla e gettarsi al suo inseguimento.
Il drago, sfruttando le correnti ascensionali, prese velocità, tornando verso sud, riprese a seguire la strada che in precedenza avevano fatto per arrivar lì, poi a Beatrix venne un dubbio, non voleva portare il nemico in bocca a Khellendrox e compagni, quindi, comandò al drago di virare a ovest, ed egli scattò di lato sorvolando da prima un bosco, poi un fiume, ma le due ombre restarono dietro di loro e guadagnarono terreno.
Beatrix allora si alzò in piedi sul dorso del drago, restò in equilibrio, socchiuse gli occhi e pronunciò le parole arcane per scacciare le creature dell'oltretomba.
Le due macchie scure, quando ebbe finito di recitare la preghiera, tremolarono e una scomparve.
Era riuscita a scacciarne una, ma l'altra avrebbe dovuto affrontarla. Tornò in sella al drago e lo fece virare nuovamente, drago e nube nera si fronteggiarono rimanendo immobili nel cielo terso, poi la creatura purpurea aprì le fauci e dalla sua gola uscì da prima solo un ruggito, poi fiamme che investirono la massa nerastra.
L'ombra, raggiunta dalle fiamme del drago svaporò, Beatrix, rimase senza respirare per alcuni secondi aspettando un repentino ritorno del nemico. Sapeva che l'Ombra sarebbe tornata.
Ciò non accadde e la paladina, ordinò al drago di tornare verso Khellendrox, doveva riferire ciò che aveva visto e la potenza del nemico che li attendeva.

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