martedì 18 agosto 2015

Recensione Ant-Man


Ant-Man: La Disney sempre più protagonista nei film Marvel e in questo film non stona neppure tanto, tra battutine ingenue e gag, viene costruito un film di "collegamento" per introdurre un nuovo personaggio nella sfera degli Avenger's.
"Tutto calcolato" direbbe qualcuno, ebbene non si può certo dire che non lo sia. Il ladruncolo Scott Lang viene rilasciato dalla prigione e tenta di ritornare alla vita normale, soprattutto per il bene che vuole alla figlia Cassie. Le cose però non vanno come lui vorrebbe e una volta perso il lavoro è costretto a tornare alle vecchie abitudini, viene coinvolto da tre suoi inquilini, in un nuovo losco affare. Una notte, si introduce nella casa di un anziano ricco uomo d'affari per aprire una cassaforte e svuotarla. Riesce abilmente a mettere fuori uso tutti i sistemi di sicurezza e raggiungere la cassaforte, con ingegno la apre e scopre, con sconcerto che contiene tutto tranne i soldi e i prezziosi sperati, ma solo una tuta strana e progetti.
E' qui che inizia l'avventura di Ant-Man. Una volta a casa, il ladruncolo, per curiosità, si infila la tuta e prova l'ebbrezza di rimpicciolirsi, poi sentendosi piuttosto spaventato da questo enorme potere che non riesce a controllare, decide di restituire la tuta al legittimo proprietario, peccato che quando esce dalla casa, viene arrestato.
Un  Michael Douglas in ottima forma, veste i panni di Hank Pym scienziato e ricco uomo d'affari, che ha lasciato lo Shield alcuni anni prima temendo che l'agenzia volesse replicare la sua formula e usarla nella maniera sbagliata.
Hank Pym, ha un solo scopo nella vita, fermare le ricerche del suo assistente, divenuto capo della sua organizzazione e pronto a vendere la tecnologia restringente all'Hydra.
Hank Pym, assolderà suo malgrado, Scott per rubare l'invenzione del suo diretto concorrente, prima che questi riesca a venderlo ai cattivi. Nelle fasi finali Ant-Man dovrà scontrarsi con Darren Cross che indossata la tuta di Calabrone, lo sfiderà in una lotta serrata a colpi di rimpicciolimenti e ingrandimenti al cardiopalma.
Effetti speciali, colpi di scena e naturalmente le dimensioni ridotte dell'eroe e del suo antagonista, trascineranno il pubblico attraverso la vicenda in maniera scorrevole e in alcuni momenti trascinante e divertente. Immancabile, nelle scene finali l'apparizione come in tutti i film di Stan Lee. Voto 6,5.




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