mercoledì 5 agosto 2015

Il pendaglio era appoggiato sul tavolo, Khellendrox lo aveva recuperato in una delle stanze della fortezza di Hotler. di lui si sapeva poco, e non era scampato all'incendio per poter rispondere alle domande che il nano avrebbe voluto fargli.
Era stato chiamato d'urgenza nella piccola cittadina di Grolla, fatti incresciosi erano successi nella notte tra venerdì e sabato, alcuni cittadini avevano visto le guardie scappare dal castello. I più temerari si erano avventurati fin sulla soglia, e avevano sentito grida disumane giungere dalle stanze ai piani superiori. Nei giorni successivi nessuno era entrato e uscito da quella struttura e il paese aveva vissuto ignaro giorni tranquilli, poi era arrivato il fuoco. Durante la notte, una sfera infuocata era apparsa in cielo, siccome la luna era persa e le stelle occultate da nubi nere e pesanti, i cittadini erano rimasti sbigottiti davanti a cotal bagliore. 
Era stato in quel momento che Mila era salita a cavallo e si era diretta verso la città del nano, forse l'unico in grado di capire quale fosse il presagio nascosto in tali fatti.
Mila aveva cavalcato tutta la notte e all'alba, presentatasi alle porte della città aveva chiesto udienza al grande sacerdote.
Le guardie l'aveva perquisita e poi l'avevano fatta accompagnare da uno dei più giovani soldati fino alla corte di Khellendrox.
Il nano, quando la ragazza giunse a bussare alla sua porta, era intento a leggere , la vide e subito la riconobbe. Facendo un cenno alle guardie la fece entrare.
"Mastro nano, la città di Grolla è in pericolo" disse tutto d'un fiato la ragazza "strani presagi solcano il cielo, per non parlare dei fatti che sono successi oramai qualche giorno fa".
Khellendrox, chiuse il libro e ascoltando le parole di Mila cambiò espressione. 
"Cosa hai visto in cielo?" domandò prendendo la carta della zona dove sorgeva la città di Grolla.
"Una sfera infuocata a solcato il cielo notturno ed è rimasta sospesa al centro della volta celeste fino alle prime luci dell'alba, poi è scomparsa".
Il nano fece chiamare uno degli astronomi per sapere se anche lui avesse visto tale evento notturno. L'elfo ascoltò il racconto della giovane donna poi scosse il capo "Nulla di tutto questo si è visto nelle notti scorse".
Khellendrox prese per un braccio Mila, "dobbiamo andare" disse senza dare altre spiegazioni.
Il loro viaggio durò tutto il giorno e quando il sole calò videre la sfera di fuoco toccare il suolo e sprigionare tutta la sua energia sulla fortezza del marchese Hotler. 
Quando arrivarono in città, naturalmente, era scoppiato il finimondo, tutti si davano da fare con secchi colmi d'acqua per spegnere le fiamme che sembravano essere coriacee a tal punto da gonfiarsi ogni qual volta l'acqua le raggiungeva.
Khellendrox, giunto davanti alla fortezza, fece spostare la gente che era affaccendata con i secchi, poi inginocchiatosi a terra, recitò una breve preghiera e unendo i palmi delle mani da essi scaturì un getto d'acqua benedetta che andò a colpire le fiamme. Queste, come se fossero creature vive, si dimenavano al contatto con l'acqua creata dal chierico, poi dopo aver a lungo lottato si esinsero.
Khellendrox entrò nella fortezza chiamando a gran voce il padrone, ma nessuna risposta giunse da ogni stanza.Il pian terreno era in cattive condizioni ma ancora accessibile, mentre fu inutile tentare di salire al piano superiore, infatti la scala che portava alle stanze del marchese e della moglie era crollata e le fiamme avevano divorato buona parte del pavimento e degli arredi.
Su un tavolo era posato un oggetto in argento, il nano, avendolo addocchiato si avvicinò senza toccarlo. Sembrava essere composto da due parti ben distinte, la prima era un anello riportanti delle rune, il secondo, perfettamente incastrato al centro dell'anello, raffigurava sicuramente un labirinto. 
Khellendrox sondò l'oggetto che emanava un aurea magica di media intensità, poi prendendolo con i guanti lo mise in un sacchetto di pelle scura "questo lo dovrò portare al gran sacerdote" disse a Mila che lo aveva raggiunto e stava al suo fianco "se vuoi venire con me, potrai riportare notizie certe in breve tempo".
La ragazza scosse il capo "no, mastro nano, meglio che io stia qui, ora Grolla non ha un capo e io in qualità di maga di corte ne farò le veci fino a quando non ne verrà nominato uno degno di sostituire Hotler.
Il nano piegò il capo "così sia, farò in modo che presto abbiate un nuovo reggente".
Tornato al tempio appoggiò il pendaglio sul tavolo e informato il gran sacerdote attese la sua decizione in merito... Oggetto di Ari.sto.kraT

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