giovedì 14 gennaio 2016

Meadow e Bindweed le fate dei boschi

"La leggenda narra che le due fanciulle vaghino per i boschi infondendo l'una coraggio e l'altra sgomento a coloro che impunemente li attraversano senza una guida adeguata. Meadow e Bindweed questi i loro nomi, la prima ha capelli biondi una lunga veste bianca e modi gentili, riesce con la magia a rimpicciolire le proprie dimensioni fino ad esser confusa con una libellula, porta luce e speranza e in alcuni casi anche sostentamento ai viandanti, ella è custode della magia bianca della foresta comunica con flora e fauna comandandone le gesta contro i nemici giurati della natura.
Bindweed al contrario, ha capelli scuri e sguardo fiero, vestita di un corpetto nero e una lunga veste grigia riesce a portare l'oscurità e a cancellare le tracce di coloro che si trovano ad attraversare quei luoghi, la magia che infonde le viene dalle profondità della terra e si dice che abbia rapporti continui con spiriti, folletti e demoni".

"Ma voi le avete mai incontrate?" chiese lo gnomo seduto di fronte al nano.
"Solo una volta. Ero in compagnia del mago Shin e stavamo attraversando la foresta del Chenset, l'elfo aveva voluto abbandonare la via principale e attraversare quella foresta "è una scorciatoia" mi disse e io lo seguii senza alcuna remora. La vegetazione divenne così fitta che a stento il sole della bella giornata estiva riusciva ad oltrepassare quell'intricato dedalo di rami e foglie, ad un certo punto l'aria si fece fredda e tagliete e notai l'elfo guardarsi attorno preoccupato, mi affiancai a lui e mi guardai attorno e fu allora che la vidi".
"Chi era? La bruna o la bionda?" 
"Bindweed. Lei non vede d buon occhio i nani un po' come i suoi cugini alla lontana gli elfi dei boschi e probabilmente era su di me che voleva scatenare la sua collera. In quel frangente la presenza di Shin fu essenziale, i due si affrontarono da prima a parole poi utilizzando ogni sorta di potere magico".
"E voi restaste a guardare?"
"Avrei voluto intervenire ma la fata me lo impedì"
"Lei ve lo impedì?"
"Be, non proprio, al suo fianco, salì dal terreno una creatura bizzarra, sembrava composta di rocce incandescenti e si lanciò all'impazzata verso di me e così, malgrado volessi fare altro, dovetti ingaggare battaglia con quello strano mostro. I nostri rispettivi combattimenti, parlo del mio e dell'elfo che mi accompagnavo, furono piuttosto impegnativi e i nostri contendenti non sembravano mai sopraffati".
"E come ne siete usciti?" chiese curioso lo gnomo.
"Se non fosse intervenuta Meadow credo che saremmo ancora nella foresta a combattere. La creatura che mi fronteggiava, aveva modo di rimarginare le profonde ferite che gli avevo inflitto con il mio passente martello e la fata Bindweed traeva il proprio potere da tutto ciò che la circondava mentre l'elfo, ahimé, dopo le prime magie, molto potenti, sembrava stremato e pronto alla resa".
"Un brutto affare!" esclamò nuovamente lo gnomo smanioso di sentire il presto del racconto.
"Già, fino ad allora non avevo mai affrontato un nemico tanto difficile da abbattere, ma come ho già detto a risolvere la nostra brutta situazione ci pensò il fato o meglio la fata. Quando arrivò una luce intensa ci abbagliò tutti, e fummo costretti ad interrompere le ostilità. Poi guardò la sorella con sguardo scocciato, quindi le impartì un ordine in una lingua che non riuscii ad intendere. Lei parve scocciata, tentò di ribattere, ma poi fu costretta ad accettare l'ordine e la creatura rocciosa che mi fronteggiava sprofondò nuovamente nel terreno scomparendo".
Lo gnomo sembrava deluso "tutto qui?".
"Non proprio, la fata, allora si affiancò alla sorella e all'unisono parlarono all'elfo 'Devi scusarci per la poca ospitalità che abbiamo dato a te e al tuo amico'. Poi parlò solo Bindweed 'Pensavo aveste cattive intenzioni, conosco l'animo dei nani e...' stava proseguendo quando la interruppi seccato e stavo per dirle quando fosse stata impudente a volermi affrontare in quel modo e che io avrei potuto fare cose, ma non dissi nulla, lei proseguì il discorso spostando lo sguardo da me a Shin 'ora proseguite, presto sarete fuori e prima che faccia sera potrete raggiungere il paese più vicino".
Lo gnomo sorrise "il bene vince sempre sul male"
"In questo caso è andata così ma ho sentito storie dove le due sorelle hanno combattuto fianco a fianco e altre dove gli ospiti indesiderati sono stati attaccati da Meadow mentre la sorella è rimasta a guardare ghingnado".
Lo gnomo restò in silenzio, poi trangugiò il sidro restante nel boccale.
"Ora devo andare, magari domani mi racconterete voi una storia che ne dite?"
"Molto volentieri mastro Khellendrox, molto volentieri".
E i due si separarono.


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