domenica 10 gennaio 2016

Svirfling

Da sempre vissuto nelle profondità, di tanto in tanto il giovane svirfneblin usciva dal proprio buco e amava girovagare per la valle, non era di indole cattiva e curioso come i cugini gnomi andava spesso a far visita al vecchio Globbrund che ogni volta gli raccontava storie diverse. Che fossero storie vere, leggende o una via di mezzo a Svirfling non importava, si sedeva sul solito sgabello indicato dall'anziano e ascoltava affascinato.

Globbrund aveva combattuto tanti anni orsono al fianco dei drow, non ne andava molto fiero, ma in molti dei suoi racconti ricchi di particolari e scene raccapriccianti il nome di Khellendrox era uscito spesso.
"Ma dimmi, questo nano che tu nomini spesso com'era?"
L'anziano alzava gli occhi al cielo e dopo aver tirato su col naso sgranava gli occhi "Com'era? Faresti meglio a dire com'è! Un chierico senza scrupoli, un assassino, un conquistatore" poi l'anziano, rosso in viso, sembrava perdere il filo del discorso "... ma dimmi dove eravamo arrivati?".
Così Svirfling rammentava la scena di battaglie che l'anziano stava descrivendo e allora il racconto riprendeva.
Tornando nelle profondità il giovane aveva provato a chiedere al padre e agli anziani della propria tribù se conoscevano quel nano tanto odiato dal vecchio Globbrund ma nessuno di loro sembrava averlo mai incontrato, forse perché la maggior parte della gente che conosceva era uscita di rado da quelle caverne che si diramavano per chilometri sotto terra.
Una sera, tornato in superficie, stava gironzolando per la vecchia via carovaniera in cerca di cimeli da aggiungere alla sua collezione, quando vide passare una strana compagnia. Erano in quattro, su un carretto sedeva un nano dall'aria imbronciata al suo seguito, a cavallo c'era un elfo, un uomo e un mezzo drow.
Erano ancora distanti quando li scorse e così riuscì a nascondersi in tempo nel fosso che costeggiava l'antica via di comunicazione.
Quando arrivarono alla sua altezza riuscì a sentire di cosa stessero parlando.
"... e così la regina dei drow ebbe il ben servito" stava dicendo il nano ridacchiando.
"faceva tanto la stronzetta..." riprese Alartes "ma ora, caro Khellendrox, quelle battaglie ce le siamo lasciate alle spalle parecchio tempo fa, è tempo di dar la caccia alla creatura che infesta le colline a nord".
Sentendo quel nome Svirfling, restando sdraiato nell'erba aveva imbracciato la sua balestra e l'aveva puntata sul nano, poi, con la coda dell'occhio aveva visto l'elfo guardare nella sua direzione e fargli un gesto con l'indice sinistro. La sola occhiata gli aveva messo paura e aveva lasciato cadere l'arma, poi aveva sorriso sperando che l'elfo non avesse cattive intenzioni.
I quattro avevano proseguito il loro viaggio e il giovane svirfneblin era rientrato di corsa nel buco che portava alla sua tana.
Fu da quel giorno che il ragazzo decise di dar la caccia al nano che portava il nome di Khellendrox, l'aveva graziato quel giorno, ma non avrebbe avuto una seconda opportunità di sfuggirgli.
Svirfling

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