lunedì 25 aprile 2016

Le donne leopardo

Gli uomini e le donne leopardo da tempo vivevano in pace sulla collina. C'era stato un tempo che avevano dovuto combattere contro orchi e goblin ma poi erano riusciti a sconfiggerli definitivamente e non si erano più fatti vivi.Da qualche giorno il terreno sottostante le piccole casette di fango tremava, alcuni avevano dato la colpa alle divinità inquiete, altri, soprattutto i più anziani, si erano rifatti ad antiche leggende di creature mangiaterra.
Il capo villaggio aveva rassicurato tutti quanti dicendo "con l'arrivo della primavera, anche l'anno scorso è capitato che nel terreno si formassero delle piccole crepe, probabilmente colpa della fonte che passa sotto questo villaggio alla quale noi attingiamo l'acqua".
Quella mattina Cryss e altri tre guerrieri si era avventurata nel bosco per cercare nuove prede. La terra iniziò a tremare sotto i suoi piedi e alcuni alberi furono scossi.
I quattro si nascosero prontamente tra il fogliame, due di loro incoccarono le lunghe frecce, un'altro prese i du pugnali preparandosi a lanciarli contro il nemico, Cryss sfoderò la sua lunga spada annusando l'aria.
L'albero davanti a lei si piegò e dal terreno salirono le profonde radici, il terreno tremò nuovamente e questa volta avvertirono anche un brontolio sommesso giungere da sotto i loro piedi.
Una enorme creatura grigia e marrone fece la sua comparsa, pareva non avere occhi, muoveva la testa avanti e indietro come un serpente che avverte la presenza della preda molto vicina.
I due muniti di arco scoccarono le loro frecce che precise andarono a colpire il corpo molle della creatura.
Il grande verme si mosse velocemente puntando l'enorme bocca verso di loro, fu allora che la guerriera con i due pugnali, dimostrandosi molto coraggiosa saltò sulla schiena del mostro e per rimanere in sella piantò le due lame nel corpo molle del mostro.
La creatura cercò di disarcionarla continuando a ondeggiare, poi si allungò verso il primo guerriero che l'aveva colpita con l'arco e lo inghiottì.
Fu allora che Cryss prese coraggio, sbucò fuori dal suo nascondiglio dietro le frasche e facendo roteare la lunga spada colpì il mostro di poco sotto le grandi fauci.
La creatura ondeggiò nuovamente e la ragazza peopardo che stava sulla sua schiena dovette reggersi all'impugnatura di entrambi i pugnali per non perdere l'equilibrio ed essere sbalzata sul terreno.
L'unico arcere rimasto tornò ad incoccare la freccia, mirò e sicuro di sé fece partire la sua arma verso il mostro che sembrò avvertire l'arrivo della punta accuminata, scartò leggermente a destra riuscendo così a schivare quel dardo che si perse tra il fogliame.
La bocca enorme si allungò nuovamente, sembrò indecisa se aprirsi su Cryss che stava a ridosso del mostro pronta a colpire di nuovo oppure, verso l'arcere che nel frattempo stava preparandosi per colpire la creatura con una terza freccia.
Fu il secondo bersaglio ad essere inghiottito, il verme allungò il proprio corpo e veloce si fece largo tra due piante sdradicandole, l'arcere non riuscì ad indietreggiare, alzò il viso e presa la freccia con entrambe le mani tentò una strenua ultima difesa piantando quella lancia improvvisata nella carne del mostro.
Le sue urla si spensero quando venne inghiottito.
La guerriera ancora a cavalcioni del mostro prese entrambi i coltelli e iniziò a recidere le carni mentre Cryss balzò nuovamente contro la creatura aprendo al di sotto di questa uno squarcio enorme dal quale eruttò sangue e altro liquido verdastro.
La creatura spalancò nuovamente la bocca cercando di ingoiare Cryss sotto si sé ma la mossa le fu letale, infatti la guerriera, coraggiosamente alzò la spada tenendola con entrambe le mani e così recise totalmente la testa del mostro che cadde a terra senza vita.
"Abbiamo forse scoperto chi faceva tremare la terra sotto il nostro villaggio" disse Cryss aiutando l'amica a scendere dalla creatura.
"Sì, forse" disse l'altra cercando di pulirsi dal liquame espulso dal mostro.
"Ora meglio andare al villaggio ad avvertire il capo e gli anziani" e insieme andarono verso il villaggio... (Foto di
Massimiliano Tagini)

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