sabato 2 aprile 2016

Antiche dimore

La tomba era così come l'aveva lasciata Khellendrox, spoglia e diroccata. Il nano disse alle due donne che aveva dovuto scacciare diverse creature che ancora non avevano trovato pace.
Monghish e Jeshua una volta scese dal carretto presero i loro ingombranti zaini e ne tirarono fuori degli oggetti metallici. Alartes osservò i movimenti delle due donne con interesse mentre Alak estratte le due spade si aggirò intorno alla struttura fiutando l'aria e guardando il terreno sabbioso alla ricerca di tracce.L'elfo si avvicinò al nano "sapete bene che potrebbero esserci ancora delle creature vero?".
Khellendrox alzò le spalle e guardò le due donne "temete forse per la loro incolumità?"
Shin guardò a sua volta la renger e la cartografa "probabilmente entrambe se la saprebbero cavare meglio di tutti noi messi assieme, ma questi non sono posti da prendere alla leggera".
Il nano scosse la testa "mi preparo" e detto questo si inginocchiò a terra e iniziò a recitare una breve preghiera.
Monghish prese una pergamena e uno stecco e inumidendolo con le labra iniziò a disegnare la conformazione del territorio e la mappa della tomba, nel frattempo Jeshua, legandosi i coltelli in vita si portò alle spalle del mezzosangue "trovato nulla?" chiese sottovoce.
Alak sussultò, non si era accorto dell'arrivo della donna alle sue spalle e sentendo quella voce si era beccato un bello spaghetto.
"Nulla, probabilmente siamo soli".
Khellendrox, finita la preghiera si rialzò, il viso un po' tirato non lasciava trapelare nulla di buono.
"Trovato qualcosa?" chiese il mago che era rimasto al suo fianco in silenzio.
"Già, pare che abbiamo compagnia" disse rivolgendosi all'elfo, poi alzando il tono della voce avvertì gli altri "non siamo soli, procedete con cautela".
Monghish smise di disegnare e portò istintivamente la mano destra alla lunga spada che aveva ben ancorata al suo fianco. Alak e Jeshua guardarono verso le mura sbrecciate della tomba aspettandosi chissà cosa.
Per qualche minuto non accadde nulla, poi si alzò un vento strano che fece alzare la sabbia intorno ai muri di fango, piccoli mulinelli si sollevarono di qualche metro e ad Alartes parve di vedere al loro interno delle figure "attenti ai mulinelli, nascondono insidie" urlò per sovrastare il sibilare del vento che si era fatto incessante.
Khellendrox, vista la situazione tornò a pregare, al suo fianco l'elfo recitò una filastrocca preparandosi a scagliare un incantesimo contro eventuali creature.
Il vento cessò di colpo e sei creature si mostrarono ai loro occhi, due si spostarono velocemente su Alak e Jeshua ingaggiando duello. Armati di due scimitarre si muovevano rapidi e riuscivano a parare i colpi ben assestati sia della ranger che del mezzodrow.
Altri due si accostarono a Monghish preparandosi a saltarle addosso, fortunatamente Alartes fu più veloce di loro e riuscì ad impedirglielo, la sua spada benedetta fendendo un braccio di una delle creature si illuminò e recise l'arto di netto che scomparve nella sabbia.
Monghish dopo un attimo di smarrimento prese la spada e parò il colpo che gli veniva inferto dalla sua destra.
Shin, finita la filastrocca lanciò due sfere infuocate contro le creature che stavano venendo verso di lui e Khellendrox, entrambe andarono a segno ma non fermarono l'incedere dei due non morti.
Risolutivo fu l'intervento del nano che una volta finita la preghiera allargò le braccia e urlò il nome del divino.
L'aria si fece bollente e piccole sfere bianche scesero dal cielo andando a colpire le sei creature, tre delle quali scomparvero diventando sabbia le altre guardato il nano sembrarono essere ancor più infuriate.
Jeshua fu colpita al costato dalla scimitarra della creatura che aveva di fronte, Alak, sbarazzatosi del proprio nemico accorse in suo aiuto uccidendo la creatura che aveva appena colpito la donna. La lama del mezzosangue passò da parte a parte il petto del nonmorto che divenne immediatamente polvere e si confuse con la sabbia.
Alartes e Monghish in breve tempo ebbero la meglio sulle ultime due creature rimaste e il luogo tornò silenzioso.
Jeshua svenne cadendo pesantemente al suolo, Khellendrox vedendola ferita accorse e tentò con un primo incantesimo di guarirla ma non riuscì del tutto nel suo intento, infatti la ferita si rimarginò ma intorno ad essa rimase un alone nero che in pochi secondi prese a ramificarsi su tutto l'addome della donna.
Il nano guardò Alak che era al suo fianco "dovrai guardarla spesso" lo sguardo interrogativo del mezzosangue diceva tutto e il nano precisò "credo sia infetta".
Monghish disse ad Alartes di seguirla, dovevano entrare nella tomba e cercare gli indizi necessari per trovare l'ubicazione della cittadella segnata nella mappa.
Shin decise di seguire i due mentre Alak, Khellendrox e Jeshua rimasero all'esterno.

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