venerdì 1 aprile 2016

Storie piratesche


La notte era passata tranquilla, la ciurma era intenta ai soliti lavori sul ponte e sotto coperta, quando una voce squarciò il chiacchiericcio sommesso "nave a dritta".
L'equipaggio, senza attendere ordini dal capitano, dopo aver dato una breve occhiata alla nave che si stava avvicinando, iniziarono a muoversi più velocemente preparandosi alla pugna.
Passarono diversi secondi che sembrarono infiniti e finalmente la porta della cabina del capitano si aprì.
La donna, vestita di nero guardò i suoi uomini uno a uno, i quali appena incrociato quello sguardo fiero e profondo abbassavano subito gli occhi.
Salì sul secondo ponte dove il timoniere stava manovrando secondo gli ordini precedentemente impartiti.
"Gli uomini sono pronti capitano"
L'aria di tramontana scompigliò i capelli del capitano, prese il cannocchiale e guardò in direzione del mercantile che stava virando "ci devono aver visto" disse al timoniere poi tornando a guardare la nave "seguila" ordinò secca, quindi guardò le vele spiegate e prendendo fiato urlò al proprio equipaggio "oggi dovremo fare spazio nella stiva, sta per entrare nuova linfa vitale".
I pirati, sul ponte inferiore urlarono di gioia.
"Alzate quel parrocchetto volante e abbassate il belvedere".
Tre uomini si diedero da fare alle funi per eseguire gli ordini.
"Preparate i cannoni di prua"
Altri uomini scesero nello scafo inferiore per preparare i cannoni.
Le vele si gonfiarono e la nave prese velocità lasciandosi dietro sé una scia bianca. Il mercantile, dopo la manovra stava virando ancora, il capitano pensò soddisfatta "è iniziata la fase del panico" il timoniere di fianco a lei la guardò e a sua volta sorrise soddisfatto, la situazione era a loro favore, presto avrebbero avuto soddisfazioni e tesori. (Foto di
Marco Elli)

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