martedì 19 aprile 2016

Valery

L'intricata foresta che si estendeva oltre le colline era piena di insidie, così avevano detto a Valery prima di partire dalla capitale.
La ragazza, che non aveva voluto nessuno al suo seguito era partita all'alba a cavallo da Shimg, superate le colline e raggiunto il limitare della foresta, aveva abbandonato il cavallo e aveva iniziato a correre tra il fogliamen intricato.Il suo forte senso dell'orientamento le aveva dato il vantaggio di mantenere la giusta direzione malgrado il sole scomparisse molto spesso sopra la sua testa.
Dopo alcune ore di corsa forsennata si prese una pausa, si guardò attorno e poi sentì alcuni rumori provenire dalla sua destra. Agile salì sulla prima pianta che trovò e attese.
Due uomini, piuttosto robusti stavano perlustrando il terreno. Il primo, molto più attento, sembrava intento a cercare delle impronte, infatti spostava foglie e valutava il terreno inginocchiandosi di tanto in tanto, il secondo, molto più massiccio sfoderò una lunga scimitarra e iniziò a girarsi attorno.
"Acc. mi hanno scoperto" pensò la ragazza restando nella sua posizione privilegiata e attendendo silenziosa.
"E' passata di qui non meno di dieci minuti fa" disse il primo al secondo, che iniziò a guardare verso le cime delle enormi piante.
Valery che sapeva l'avrebbero presto scoperta, si nascose dietro al grosso tronco schiacciandosi contro di esso.
I due uomini, camminando lentamente continuarono a perlustrare il terreno e la cima delle piante.
Quando furono esattamente sotto la posizione della guerriera, Valery sfoderò le due spade e spiccando il volo piombò esattamente sopra al guerriero stendendolo a terra.
Fu questione di pochi istanti, il corpulento uomo, schiacciato sotto il peso della donna, tentò di divincolarsi ma le due lame micidiali di Valery gli strafissero il costato senza lasciargli scampo.
Il ranger, appena un po' più avanti, quando sentì il fruscio della discesa si girò verso il luogo della caduta, assistette all'uccisione del proprio compagno e restando impietrito dall'orrorre balbettò qualcosa.
Valery si rialzò, fece roteare le spade con un buon gioco di polso e digrignò denti, sicura che bastasse spaventare l'omuncolo per farlo fuggire.
Così fu, l'uomo diede un ultimo sguardo alla donna, poi posò gli occhi sul compagno morto riverso in terra e infine si diede alla fuga.
Valery decise di non inseguirlo, sicuramente l'avrebbe portata ad allungare la propria strada e poi ricordò, che doveva arrivare a Tantherny prima del tramonto. Riprese fiato, pulì le due spade e poi le rinfoderò riprendendo a correre tra il fogliame nella direzione opposta a quella presa dal ranger. (Foto di
Marco Elli)

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