martedì 31 maggio 2016

Sogni e mezze verità...


"Ho abbastanza soldi per tutti e due" disse lui. "Allora andiamo" rispose lei e prendendosi per mano si gettarono.
Guardando giù la ragazza strinse ancor più forte la mano di lui che ad un certo punto della spericolata discesa le strizzò l'occhio, il segnale convenuto, ed entrambi all'unisono tirarono la cordicella che pendeva sul fianco destro, immediatamente si aprì il paracadute e la loro discesa diminuì di scatto, vennero anzi, trasportati verso l'alto, le due mani giunte restarono così ancora per un istante poi entrambi afferrarono le due corde direzioniali e iniziarono a sorvolare lo strapiombo. L'altra sponda iniziava già ad intravedersi.
Si alzarono ancor di più sfruttando le correnti ascensionali e girandosi videro la città alle loro spalle, la città dalla quale erano fuggiti, per non restare intrappolati in quella vita oramai troppo stretta per essere chiamata vita.
Raggiunta l'altra sponda, continuarono a sorvolare la pianura, malgrado la sola luce della luna non poteva far vedere loro come fosse quella nuova terra, sapevano benissimo che avrebbero dovuto volare ancora qualche ora prima di poter rimette i piedi sulla terra e sarebbero arrivati in una terra verde, al limitare della foresta e lì, avrebbero trovato rifugio...

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