Il
nano percorse un altro tratto dei sotterranei, consapevole del fatto
che la creatura fosse nascosta nell'ombra pronta a colpirlo.
Davanti a sé vide un muro di mattoni, alcune casse svuotate i legni delle quali giacevano sparsi ovunque.
Si guardò attorno ascoltando ogni minimo rumore, poi vide la
diramazione alla sua sinistra e impugnando il martello delle anime
avanzò di qualche passo.
La donna,
ben nascosta continuò a seguire i movimenti del chierico, quando lo vide
svoltare esattamente verso la propria direzione sorrise, si rannicchiò
preparandosi a balzargli addosso appena fosse stato a tiro.
Khellendrox fece ancora un passo, poi avvertì qualcosa, forse solo un
presentimento, chinò il capo e iniziò a recitare una delle preghiere
rivolte al Divino, ma fu interrotto dal balzo della creatura, uscita dal
proprio nascondiglio si gettò sul nano protendendo i propri artigli e
allargando le fameliche fauci pronta a risucchiare l'energia vitale del
visitatore inaspettato.
Il chierico, perse la concentrazione utile a
terminare l'incantesimo ma riuscì anche se maldestramente a colpire la
minaccia che stava incombendo su di lui.
Il balzo fu scansato a destra ma gli artigli della mano destra della creatura riuscirono a penetrare nella carne del nano.
Khellendrox cadde a carponi, il bruciore della ferita inferta, fu
immenso, malgrado non volesse, dovette mollare la presa del martello e a
mani nude scansò la donna facendola rotolare sul pavimento umido.
Tentò infine di riprendere l'arma caduta al suo fianco ma appena si alzò a sedere la testa prese a girare vorticosamente.
Sospirò, si puntellò con i gomiti cercando di ritrovare un po' di
equilibrio, poi la creatura fu di nuovo su di lui e il morso che ne
seguì fu devastante, il nano sentì defluire le forze, socchiuse gli
occhi e mentalmente recitò l'unico incantesimo che poteva ancora
salvarlo.
La donna, su di lui, con espressione trionfante, calò
entrambe le mani sulle spalle del nano, gli artigli penetrarono la carne
immobilizzandolo al suolo, poi, mentre pensava che il chierico fosse
sul punto di morire, lo morse nuovamente per estirpargli le ultime
energie, fu allora che qualcosa di diverso accadde. I suoi denti aguzzi
raggiunsero la giugulare ed ella, avvertì un bruciore salire dallo
stomaco e invaderla da dentro, staccò le fauci dalla propria preda la
guardò con occhi rossi e famelici e vide il sorriso sul viso del nano,
poi entrambi chiusero gli occhi restando immobili in un abbraccio
mortale. (Foto di Marco Elli)
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