mercoledì 1 giugno 2016

Crature nel buio - Seconda parte -

Il nano percorse un altro tratto dei sotterranei, consapevole del fatto che la creatura fosse nascosta nell'ombra pronta a colpirlo.
Davanti a sé vide un muro di mattoni, alcune casse svuotate i legni delle quali giacevano sparsi ovunque.
Si guardò attorno ascoltando ogni minimo rumore, poi vide la diramazione alla sua sinistra e impugnando il martello delle anime avanzò di qualche passo.
La donna, ben nascosta continuò a seguire i movimenti del chierico, quando lo vide svoltare esattamente verso la propria direzione sorrise, si rannicchiò preparandosi a balzargli addosso appena fosse stato a tiro.
Khellendrox fece ancora un passo, poi avvertì qualcosa, forse solo un presentimento, chinò il capo e iniziò a recitare una delle preghiere rivolte al Divino, ma fu interrotto dal balzo della creatura, uscita dal proprio nascondiglio si gettò sul nano protendendo i propri artigli e allargando le fameliche fauci pronta a risucchiare l'energia vitale del visitatore inaspettato.
Il chierico, perse la concentrazione utile a terminare l'incantesimo ma riuscì anche se maldestramente a colpire la minaccia che stava incombendo su di lui.
Il balzo fu scansato a destra ma gli artigli della mano destra della creatura riuscirono a penetrare nella carne del nano.
Khellendrox cadde a carponi, il bruciore della ferita inferta, fu immenso, malgrado non volesse, dovette mollare la presa del martello e a mani nude scansò la donna facendola rotolare sul pavimento umido.
Tentò infine di riprendere l'arma caduta al suo fianco ma appena si alzò a sedere la testa prese a girare vorticosamente.
Sospirò, si puntellò con i gomiti cercando di ritrovare un po' di equilibrio, poi la creatura fu di nuovo su di lui e il morso che ne seguì fu devastante, il nano sentì defluire le forze, socchiuse gli occhi e mentalmente recitò l'unico incantesimo che poteva ancora salvarlo.
La donna, su di lui, con espressione trionfante, calò entrambe le mani sulle spalle del nano, gli artigli penetrarono la carne immobilizzandolo al suolo, poi, mentre pensava che il chierico fosse sul punto di morire, lo morse nuovamente per estirpargli le ultime energie, fu allora che qualcosa di diverso accadde. I suoi denti aguzzi raggiunsero la giugulare ed ella, avvertì un bruciore salire dallo stomaco e invaderla da dentro, staccò le fauci dalla propria preda la guardò con occhi rossi e famelici e vide il sorriso sul viso del nano, poi entrambi chiusero gli occhi restando immobili in un abbraccio mortale. (Foto di Marco Elli)

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