venerdì 3 giugno 2016

Viaggi temporali


Quel pomeriggio John, era stato chiamato dalla sede centrale e spedito in un piccolo centro urbano dove erano scoppiati dei tumulti.
Sbucato dal portale aveva camminato per le vie della periferia, senza trovare traccia di effrazioni o violenza.

"Tutto sembra normale" disse al piccolo auricolare "ma per sicurezza andrò a dare un'occhiata al centro storico, se ci sono problemi vi faccio sapere".
Guardando il sole, oramai morente dietro i palazzi, aveva calcolato che gli restavano forse solo due ore prima che le tenebre prendessero il sopravvento, e una vocina gli diceva di limitarsi a dare un'occhiata e poi tornare alla base.
L'uomo, sbucato da una delle vie laterali, si ritrovò assalito da due creature fameliche, sparati alcuni colpi con il fucile, che non sortirono l'effetto voluto, lasciò cadere l'arma a terra e prese il revolver.
I due zombi lo assalirono gettandolo a terra, egli non si perse d'animo, premette il grilletto, esplose due colpi sull'uomo che stava tentando di mordegli un braccio. Il primo dei proiettli, entrando nella bocca spalancata, uscì dalla guancia destra.
Il secondo, si perse sopra la testa dell'uomo che poco dopo tentò di bloccare un terzo sparo andando a posare il braccio sull'imboccatura dell'arma.
La donna, probabilmente la regina del gruppo, visto il copricapo zuppo di gioielli e pietre prezziose, lo assalì su un fianco, solo l'impugnatura della catana che John teneva ben legata dietro la schiena, le impedì di morderlo sul collo.
L'agente, premette nuovamente il grilletto del proprio revolver e il braccio dello zombi si sbriciolò, schegge volarono ovunque e la creatura cadde carponi. Poi, si girò su un fianco, incrociando lo sguardo famelico della donna, "dove sono gli altri?" chiese digrignando i denti", naturalmente lo zombi non rispose, al contrario spalancò la boccae tentò di immobilizzare John a terra.
Il tentativo fu goffo e l'agente riuscì a sottrarsi dalla presa della donna, divincolandosi rotolò sulla pavimentazione sconnessa della piazza e poi riponendo la pistola prese la catana.
La regina degli zombi, non paga, veloce si gettò nuovamente si di lui, mostrando la dentatura insaguinata, l'uomo chinò il capo e poi stringendo l'impugnatura della spada con entrambe le mani mosse velocemente la lama che precisa recise la testa della donna.
Il corpo dello zombi rimasto senza testa rimase in piedi ancora per qualche secondo, le braccia annasparono verso John poi ricaddero lungo i fianchi e tutto il corpo si afflosciò sul selciato.
John guardò il cielo che iniziava a tingersi di rosso "io se per voi va bene rientrerei" disse con tono sarcastico.
"Se ritieni di avere risolto, rientra" fu la risposta secca e incolore che gli giunse all'orecchio.
John infilò nuovamente la catana nel suo fodero, fece qualche passo e riprese il fucile, poi, frugandosi in tasca tirò fuori un piccolo congegno che luccicava. "Si va" furono le uniche parole che disse prima di pigiare il tasto giallo sul trasmettitore.
Una luce bianca invase la piazza e John scomparve lasciandosi dietro sé i due cadaveri e un mistero ancora da risolvere.

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