sabato 19 marzo 2016

La regina dei drow

La caverna era buia, i quattro camminavano in fila indiana lungo un sentiero scavato nella roccia, alla loro sinistra, dalla parete frastagliata spuntavano guglie accuminate pericolose, alla loro destra, scendeva il canyon, e a circa un centinaio di metri scorreva lento magma incandescente che ribolliva.
Alak si lamentò per il troppo caldo e subito fu azzittito da Alartes che alla testa del gruppo si fermò inginocchiandosi e tastando il terreno "l'avete sentito?" chiese in un sussurro.
Nessuno disse nulla e tutti si misero in ascolto. L'unico rumore che sentirono fu il perpetuo gocciolare di piccole infiltrazioni dal soffitto e il ribollire del fiume di lava sotto di loro.
Alartes riprese a camminare e lentamente raggiunsero uno slargo. Alak alzò la propria fiaccola imitato da Alartes, Shin e Khellendrox, abituati a vedere anche al buio non dovettero ricorrere alla magia per vedere cosa nascondesse quel luogo. Il soffitto era ricurvo e una fitta ragnatela bianca ricopriva buona parte della sua superficie, agli angoli erano ammassati rocce e scheletri "siamo finiti nella tana di un qualche predatore" disse Alak abbassando la torcia e prendendo la spada corta.
Il nano si inginocchiò e iniziò a pregare il Divino, nella speranza di trovare presenze ostili, Shin reclinò il capo e dalla sua bocca uscirono parole arcane, pronto per affrontare il pericolo.
Alartes fece un passo verso quella che gli era sembrata una via d'uscita ma dovette fermarsi, scorse una figura alta e grossa che si muoveva verso di lui, alzò nuovamente la torcia e la vide.
Le sembianze della donna tradivano la sua malvagità, bellissima, sguardo fiero e ammiccante aveva otto zampe che gli spuntavano dalla schiena.
Alartes la riconobbe, la tanto temuta regina dei Drow era al loro cospetto, guardò alle sue spalle i suoi compagni che sembravano impietriti, poi, lentamente fece un passo indietro.
"Dunque siete arrivati, mastro nano, spesso ho sentito parlare di voi e delle vostre gesta, vi facevo più grosso" disse con tono beffardo.
Khellendrox si alzò e guardò negli occhi la regina "Non era mia intenzione disturbare il vostro sonno"
"Sonno" pensò Alak quasi divertito e preparandosi ad una scaramuccia verbale tra il chierico e la regina. Egli, timoroso come non gli era accaduto da tempo, restò in attesa, sapeva che non avrebbe potuto attaccare quella creatura e neppure nuocere alla sua salute in alcun modo visto che nel suo sangue scorreva una piccola percentuale del sangue della regina.
La regina alle parole del nano si fece avanti lasciando libero il passaggio dietro di sé "venite avanti, così che io vi possa vedere".
I quattro non si mossero, Shin si guardò attorno, la caverna doveva nascondere degli anfratti, infatti l'elfo sapeva che la regina era solita avere al suo seguito parecchi servi, scrutò ogni angolo buio ma non vide nulla.
La drow iniziò a giocherellare con alcuni filamenti di ragnatela formando tra le sue mani un piccolo bozzolo "sapete cosa vi aspetta vero?".
Alartes si mosse nuovamente a ritroso sperando che il mago e il chierico prendessero l'iniziativa, sapeva che se la donna avesse sputato su di loro quell'appiccicosa sostanza non sarebbero usciti vivi da quel luogo.
Il nano riprese a parlare "dunque hai intenzione di trattenerci?".
La regina sembrò non aver sentito la domanda, troppo intenta a tessere la ragnatela fissava i bianchi filamenti quasi fosse in trance.
Il gruppo si compattò, l'elfo aprì i palmi delle mani e urlate alcune parole si formarono due sfere infuocate, quindi con un rapido gesto del polso le diresse verso la creatura.
Il fuoco impattò con il corpo della donna e un odore acre si sprigionò nell'aria.
"Osate sfidarmi dunque" urlò la creatura lanciando la ragnatela ben tessuta verso di loro.
I filamenti si aprirono come una rete da pesca e andarono a colpire Alak e Alartes, i due tentarono di tagliare la tela con le spade ma tutto fu inutile e ben presto rimasero impigliati.
Il nano finì la sua preghiera e dall'alto della caverna esattamente sopra la regina si sviluppò una colonna di fuoco che andò ad investirla, il fumo denso riepì la stanza e quando si diradò la regina, per nulla intimorita stava nuovametne lavorando ad una nuova ragnatela. Il mago attinse nuovamente ai suoi poteri e questa volta cercò di aprire una voraggine sotto la creatura, il pavimento della caverna tremò come se fosse stato colpito da un violento terremoto, crepe si formarono ovunque e sotto il corpo della regina si aprì un crepaccio, ma la donna allargando le otto zampe, riuscì a rimanere in perfetto equilibrio sopra al buco. Incurante degli attacchi che vennero successivamente sia dal nano che dall'elfo, continuò a tessere la ragnatela.
Con l'ultimo attacco portato dal chierico, la donna si ritrovò sommersa da ghiaccio e fulmini, ferita, ma per nulla domata con un ultimo sforzo, lanciò la ragnatela verso gli ultimi due assalitori imprigionandoli.
"Ora che siete miei ospiti, vedrò cosa fare di voi..." e detto questo, richiamò a sé alcuni drow che iniziarono a saltellare intorno alla loro padrona per curarla.

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