domenica 13 marzo 2016

Le maschere dei cyborg

La stanza era ingombra di oggetti metallici, fili e sulle pareti luci di svariati colori brillavano mostrando colori sgargianti. Un uomo piuttosto basso e tarchiato stava armeggiando accanto a due creature umanoidi vestite con una camicia di pelle sulla quale spiccavano piccoli ingranaggi dentati, le gambe erano fasciate da pantaloni dello stesso materiale. L'uomo in camice bianco guardò le due creature che immobili sembravano guardarlo con occhi persi nel vuoto.

"Manca solo un ultimo tocco" disse in un sussurro.
Aprì un enorme scatola di legno che aveva appoggiato delicatamente sul bancone, del fumo denso uscì e gli inondò il viso, l'odore sprigionato era pungente, un lieve bagliore si levò dall'imballo, sorrise e prese delicatamente la prima maschera.
Il metallo brunito tremolò tra le sue mani, malgrado la complessità degli ingranaggi che tenevano insieme la struttura, la maschera era leggera. Si avvicinò all'uomo e la posizionò davanti al viso appena abbozzato, aderì perfettamente e immediatamente si appicciò alla finta pelle del droide che aprì gli occhi e girò la testa a destra e a sinistra restando silenzioso.
Lo scienziato rimase davanti alla sua creatura per qualche istante poi gli mise l'indice destro sulla bocca metallica come se volesse che restasse in silenzio. Il droide obbedì iniziando a buttar fuori aria dal naso, davanti a lui si levò uno sbuffo di condensa.
L'uomo fece pochi passi tornando davanti alla scatola di legno e prelevò un'altra maschera, più piccola ma altrettanto elaborata la guardò poi girò due delle tante piccole rotelline che avrebbero messo in risalto lo zigomo sinistro dell'altro droide.
Tornò davanti al droide già mascherato fece un cenno d'assenso e poi gli volse le spalle guardando l'altra creatura ancora inanimata.
Posizionò lentamente la maschera che aveva tra le mani sul viso del droide che aveva sembianze femminili ed ella quando la maschera aderì alla pelle del suo viso aprì gli occhi.
Le due creature erano pronte per affrontare il mondo. Si scostò appena facendo due passi a ritroso e guardando le due creature nude che aveva costruito pazientemente negli ultimi mesi. Due capolavori, avevano preso vita, i due si guardarono, i numerosi e complicati ingranaggi che componevano le due maschere presero vita muovendosi e producendo piccoli scricchiolii.
Lo scienziato si accostò ad un pannello, le sue dita si mossero velocemente sulla tastiera che comparve davanti a lui, alcune luci si accesero e si spensero su un pannello. La donna si avvicinò all'uomo e alzando lentamente le braccia prese tra le mani il viso di lui, delicatamente accarezzò la parte metallica che si imbrunì.
Lo scienziato batté nuovamente velocemente i tasti trasparenti della tastiera e le due creature mossero le braccia allargandole e chiudendole, poi fecero qualche passo avvicinandosi ad una finestra dalla quale filtrava una luce giallognola.
Markus guardò il monitor davanti a sé, due figure ruotavano occupando l'interno schermo, a destra e a sinistra incolonnati, erano posizionati degli oggetti che lo scienziato iniziò a trascinare verso le due figure umanoidi. Quando fu soddisfatto battè una sequenza numerica sulla tastiera e entrambe le creature tornarono nella posizione iniziale.
"Ora passiamo alla parte più delicata" disse sempre sottovoce.
Si avvicinò ai due droidi che seguirono con lo sguardo le sue movenze. Si occupò della maschera indossata dall'uomo e quando finì l'uomo massiccio che aveva di fronte aprì la bocca, inizialmente non uscì alcun suono, poi d'un tratto una voce profonda ruppe il silenzio.
"Salve".
Markus sorrise e si avvicinò alla donna iniziando a ruotare i piccoli ingranaggi che componevano la sua maschera, poi si allontanò di alcuni passi restando in trepidante attesa.
Un suono, proveniente dalla gola riarsa del droide femminile ruppe il silenzio come già aveva fatto in precedenza quello prodotto dall'uomo.
"Eccomi" disse con voce leggermente roca e immediatamente la sua guancia destra fu rigata da una lacrima che si perse sul pavimento.
Lo scienziato sorrise soddisfatto "Ora siete pronti per affrontare il mondo". (Creazione di Dmitriy Bragin)

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