sabato 19 marzo 2016

L'isola di Sandokan/2


Sancho guidava la Jeep a tutta velocità in quella stretta stradina dissestata, parlava un esperanto piuttosto claudicante tant'è che ad un certo punto Khellendrox gli chiese di parlare nella sua lingua, sicuro che l'avrebbe capito meglio."Signore, so che state cercando madame, io potrei sapere dove la potete trovare".
Il nano, che stava controllando dei documenti sussultò e guardò l'autista "allora cosa stiamo aspettando?"
L'auto curvò di colpo e la strada sterrata divenne più stretta della precedente "di qui faremo prima, si tenga stretto" avvertì l'uomo che sembrava dover domare il volante piuttosto che guidare una jeep.
"Voi siete al servizio di Sandokan da diverso tempo" chiese il nano tenendosi stretto al montante della jeep per non scivolare dal sedile.
"Da una quindicina di anni"
"E potete dirmi di che cosa si occupa?"
"Ha diverse proprietà, sparse sull'isola" poi s'interruppe, ma riprese poco dopo "e... una miniera e la fabbrica di naniti".
"Quindi ha a che fare con bioelettronica" pensò ad alta voce Khellendrox, poi prese a scorrere con l'indice sinistro il piccolo visore sul braccio destro "e ditemi, madame invece?".
"Lei è ricca, possiede i giacimenti di uranio e silicio".
Il nano non volle avventurarsi in altri discorsi, ebbe quasi l'impressione che Sancho avesse un timore reverenziale parlando sia dell'uno che dell'altra.
Ad un certo punto a Khellendrox sembrò di aver visto qualcosa nel bosco che costeggiava la strada e fece fermare la jeep.
Scese percorrendo alcuni metri a ritroso, subito dietro di lui si affannò a raggiungerlo Sancho "che vi prende?".
"Mi pare di aver visto qualcuno tra i rovi"
"Se l'avete visto, non mi pare il caso di disturbarlo"
Khellendrox si ferò e guardò l'uomo alle sue spalle, era diventato bianco e sudava "cosa succede?".
"Dico solo che non dovrebbe essere affar nostro"
Quelle parole incuriosirono ancora di più il nano che affrettò il passo verso il punto dove gli era sembrato di veder le sagome di alcune persone avvolte nell'ombra del sottobosco.
Sentì dei rumori, dei lamenti e una voce "Dunque vi ho scoperto?".
L'uomo poco più distante, gli dava le spalle, teneva nella mano destra un paletto bianco e nella sinistra una pistola puntata verso il terreno. Khellendrox dovette avvicinarsi ancora un po' verso la vegetazione per poter vedere meglio.
Seduti sull'erba c'erano due uomini che tenevano tra le braccia due donne, la scena, piuttosto strana non aveva ne capo ne coda, e il nano inizialmente non riuscì a capire come mai l'uomo in piedi minacciasse gli altri due intimandoli di fermarsi.
Avanzando ancora di un passo il ghiaietto sotto i suoi piedi scricchiolò e l'uomo armato si voltò verso di lui.
Non poteva credere ai suoi occhi, si trattava di Sandokan in persona, aveva uno sguardo strano, gli occhi arrossati sprigionavano una certa forza magnetica.
Gli altri due uomini approfittando della situazione scomparvero lasciando le due donne sdraiate sull'erba.
Sandokan, dopo aver guardato il nano tornò a volgere lo sguardo verso i quattro che in precedenza teneva sotto mira.
"Gli avete fatti scappare" urlò con veemenza "stavo per..."
Il nano oltrepassò i rovi e si affiancò a Sandokan "dovete scusarmi, non pensavo di..." cercando le parole "disturbare" finì la frase poco convinto.
"Disturbare, piuttosto aiutatemi" si chinò su una delle donne e presa una fialetta da una delle tasche del panciotto gliela mise sotto il naso iniziando ad agitarla "su, prendetene una anche voi e fate come me"
Il nano prese l'altra fiala che spuntava dal panciotto di Sandokan e dopo essersi inginocchiato vicino all'altra donna iniziò ad imitare i movimenti di Sandokan, in breve entrambe ripresero i sensi.
Nel mentre Sancho arrivò dietro di loro.
"Bene, ve le affido, portatele alla villa, io devo sbrigare alcune cose nel bosco".
A quelle parole Khellendrox pensò di protestare ma poi Sancho gli diede uno sguardo talmente tanto strano che pensò di tacere. Prese tra le braccia la donna che aveva appena svegliata e si avviò verso la jeep seguito da Sancho che aveva preso l'altra donna.
"Addio giretto" disse il nano sbuffando.
Caricate le donne sul retro dell'auto, Sancho tornò alla guida e dopo aver invertito il senso di marcia, senza aggiungere altro tornò sulla strada principale per ritornare alla villa da dove erano venuti.

Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate?