giovedì 14 aprile 2016

Le tre sorelle - Primo capitolo

Pericolose e spietate, ecco cosa si diceva in giro delle tre sorelle. Khellendrox, richiamato in ufficio aveva preso il fascicolo ed era uscito di corsa.
Le notizie che si erano diffuse nella zona ovest della cittadina non erano certo confortanti, c'erano state sette vittime nelle ultime quindici ore, tutti uomini sotto i quarant'anni e la firma era inconfondibile.

Il nano aveva già visto una cosa simile qualche anno prima ed era quasi arrivato ad acciuffare Manhu la maggiore delle tre sorelle, poi, quella notte, si era recato al Catramarano e lì avva incrociato lo sguardo della Cacciatrice, i due seduti allo stesso tavolo avevano parlato a lungo, poi Manhu, forse fiutando che la trappola presto si sarebbe chiusa si di lei, si era dileguata.
Khellendrox, tornato in ufficio a mani vuote, aveva preso una bella lavata di testa dal capo, che lo aveva rimesso subito sulla strada a cercare nuovi indizi.
Naturalmente, le tre sorelle, avevano sgombrato la vecchia sede, fatto sparire le loro tracce e per parecchio tempo nessuno aveva più sentito parlare di loro.
Ieri sera, erano tornate, di questo ne era certo.
Quando entrò nel laboratorio, Siminics, stava facendo l'autopsia all'ultimo cadavere ritrovato, "presenta diversi ematomi, la causa della morte è da imputare a questi due forellini" indicando la base del collo "hai a che fare con tre vampire, ma questo già lo sapevi vero?" disse l'omone guardando dall'alto verso il basso il nano.
"Già, tre vampire, belle e spietate che quando non riescono a mordere sparano. Da quanto tempo è morto?" chiese avvicinandosi al tavolo operatorio dove era sdraiato il malcapitato.
"Potrei azzardare da una decina di ore, ma l'acqua salmastra del porto ha rovinato parecchio i tessuti".
"Andrò al porto a sentire se qualcuno ha visto..."
"Inutile, non è sicuramente morto al porto, io piuttosto cercherei in qualche locale, dalla cura delle mani, questo individuo deve essere stato un "giocattolino da compagnia" intendi vero?".
"Intendo" storcendo la bocca "come gli altri del resto. Effetti personali?".
"Solo una ricevuta strappata, probabilmente un aperitivo legalizzato".
Il nano prese il foglietto di carta avvizzito, lo guardò rigirandolo due volte "non che si legga granché".
"Passalo sotto lo scanner, leggerai qualcosa di più interessante".
Lo passo sopra al quadrante che si illuminò, il visore tracciò un disegno e alcune scritte, linee di vari colori si intersecavano tra loro "una mappa".
"Sì, pare proprio una mappa. A te la ricerca".
Il nano salutò lo scienziato e uscì dal laboratorio risalendo sull'hammer, passò i dati della mappa e lasciò che 4C08 elaborasse il tutto.
"Procedi in direzione est verso il porto" squittì una voce femminile leggermente metallica.
Khellendrox sorrise e pigiò sull'acceleratore "la caccia ha inizio".

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