lunedì 11 aprile 2016

Libri e fantasmi

La biblioteca svettava su tutte le altre strutture di quella cittadina dimenticata dagli uomini, entrando avevo notato diverse villette a due piani visibilmente abbandonate alcune anche da molti anni. Al centro della piazza doveva esserci stata una fontana che ai bei tempi doveva aver spruzzato colori sgargianti, ora era spenta e contornata da ciuffi d'erba ingiallita. Mi concentrai sulla mia missione, dovevo cercare informazioni su fantasmi, fantasmi che da questa cittadina sembrava fossero arrivati a Dektesville.
Spinsi la spessa porta della biblioteca verso l'interno e venni investito da una corrente di aria fredda, l'ambiente che si aprì attorno a me, odorava di muffa e chiuso, guardando alcuni particolari delle pareti e del soffitto dedussi che doveva essere la struttura più antica della zona, così come l'uomo che mi venne incontro.
"Salve" si limitò a dire, poi tornò con lo sguardo ad uno scaffale alla sua destra dove un droide stava riponendo dei libri.
Tagliai corto, le presentazioni non mi erano mai piacite "Avrei bisogno di un libro particolare, ho saputo che la cittadina ha diverse case, oramai abbandonate per volere di atroci presenze, in poche parole, di fantasmi".
L'anziano si grattò la testa sulla quale erano rimasti solo alcuni capelli bianchi, poi mi voltò le spalle e si diresse verso un leggio. Lo seguii in religioso silenzio sperando che da quella postazione potesse esaudire la mia richiesta.
"Avete detto fantasmi" facendo poi una pausa e sospirando come se fosse una ricerca ardua "e naturalmente nostrani".
Non replicai e mi guardai attorno. I lettori seduti ai tavoli erano solo tre, una donna piuttosto appariscente che sfogliava prendendo appunti un libro di enormi dimensioni dal quale ad ogni pagina che sfogliava, saliva una nuvola di polvere. Al suo fianco l'aspettava la lettura di almeno altri otto, nove libri che aveva impilato uno sopra l'altro con precisione millimetrica.
Poco distante da lei, una creatura bizzarra tra l'umano e il droide stava sfogliando un libro che teneva tra quelle che sembravano chele. Di tanto in tanto emetteva dei leggeri squittii seguiti da dei rumori non ben definiti.
L'ultimo lettore, era un uomo distinto, vestito in abito scuro, teneva calato sulla testa un cappello che avevo visto solo in alcune foto scolorite risalenti a diversi secoli prima.
Finalmente l'anziano bibliotecario richiamò la mia attenzione tossendo "accomodatevi, ve lo faccio portare".
Io mi sedetti ad un tavolo vuoto e presi il palmare attendendo il libro. Il droide che al mio ingresso avevo visto di sfuggita sistemar libri su una scansia si avvicinò al mio tavolo, tenendo tra le mani un libro ordinario, copertina marrone, probabilmente in finta pelle e pagine giallastre, colorito che avevano preso col tempo, pensai.
Lo posò sul tavolo e mi guardò e disse "chiudiamo alle 18".
Guardai l'ora e constatai che avevo appena mezz'ora per consultare il tutto. Il droide rimase immobile per alcuni secondi di fronte a me e così indugiai sulla sua struttura studiandolo. Se inizialmente avevo pensato avesse tratti maschili, ora mi accorsi e ne fui quasi certo, si trattasse di una donna, qualche anno più giovane di me, capelli mori lunghi, in tutto e per tutto la mia donna ideale.
Probabilmente rimasi un po' troppo a guardarla perché lei mi diede un occhiataccia, poi si voltò incamminandosi verso il leggio dove l'anziano bibliotecario stava chino sulla tastiera.
Guardai il libro, avevo visto giusto, copertina in finta pelle marrone un po' consunta in alcuni punti. Il titolo, al centro,  era quasi del tutto scomparso, tanto che non riuscii a leggerlo.
Quando avvicinai le mani per iniziarlo a sfogliare accadde una cosa che mi fece trasalire. Al centro della copertina apparve un cerchio ben definito e al centro di esso si formarono dei centri concentrici, come se si trattasse di un pozzo pieno d'acqua, dentro il quale avessi buttato un sasso, rimasi immobile aspettando chissà cosa, ma la cosa più strana è che quel qualcosa accadde. Infatti dal centro della figura geometrica venuta in rilievo sulla copertina comparve una figura, da prima solo la testa, poi anche due mani che andarono a ghermire il bordo del pozzo quasi volesse uscire.
Non vi nascondo che rimasi per un attimo spaventato da quella apparizione, ma non ebbi il tempo di riprendermi che la copertina continuò a mutare. Il resto della copertina divenne di metallo brunito e nella parte inferiore e successivamente anche in quella superiore, sbucarono e si allargarono degli ingranaggi piuttosto complessi.
Prendendo coraggio avvicinai le mani al libro, quando stavo per toccarlo gli ingranaggi presero a girare e il libro meccanicamente si aprì, non all'inizio come mi sarei potuto aspettare ma qualche pagina dopo. Al centro del foglio ingiallito, comparvero una dopo l'altra le lettere che componevano un unica parola "Gharrye".
Fu questione di pochi istanti, penso, sbattei le palpebre e quando le riaprii, davanti a me c'era il libro come l'avevo visto inizialmente, guardai l'orologio e con mio sommo stupore vidi che stava per scattare l'ora X.
"Signori si chiude" disse il bibliotecario e immediatamente la droide si avvicinò al mio tavolo e veloce mi sotrasse il libro prima che potessi protestare.
La guardai con sguardo suplichevole e notai che aveva cambiato aspetto. Ora, al posto della ragazza che avevo visto in precedenza, il droide sembrava in tutto e per tutto un uomo piuttosto anziano con l'aria stanca e annoiata. Non dissi nulla, mi alzai e uscii dalla biblioteca con in mente solo quella parola "Gharrye" da lì sarebbero partire le mie ricerche.   (Creazione di Dmitriy Bragin-Art Creative)

Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate?